Scossettine collo-orecchie

Salve dottori, vorrei richiedervi un consulto su una sensazione strana che ho da un paio di mesi. Premetto che ho sofferto di infiammazione all'ATM e acufene (che è passato); premetto anche che ho fatto una visita da un osteopata perchè avevo sempre male alla cervicale e in corso di visita ha trovato 2 vertebre cervicali leggermente spostate...ora a volte mi capita di avvertire delle scossettine elettriche lievi e intermittenti nel collo e sotto le orecchie. Inizialmente pensavo che fossero nuovi acufeni ma poi ho capito che non era rumore e che erano come scossettine appunto. NOn sono preoccupata ma è una strana sensazione. In piu sento sempre la zona cervicale e le spalle molto contratte e mi chiedo se queste scossettine non derivino proprio da quello. L'osteopata mi ha detto che potrebbe essere cosi ma avevo piacere di chiedere un altro "consulto"...
Esami precedentemente eseguiti (per l'infiammazione ATM e l'acufene): esami ORL-->tutti negativi e perfettamente nella norma
Tac massiccio facciale-->niente di rilevante a parte una modica deviazione del setto e turbinati infiammati e gonfi
RMN ATM a bocca aperta e chiusa-->niente di rilevante

Da cosa possono dipendere quelle scossettine? DOvrei fare accertamenti o, visto che capita non tanto spesso, lasciare stare? Grazie
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Utente
Utente
Volevo aggiungere (non so se c'entri) che negli ultimi 2 anni mi è capitato 3 volte di avere lo "scotoma scintillante", 2 volte a sx e una a dx..senza mal di testa nè niente ed è sparito nel giro di pochi minuti... Non ho mai fatto una visita oculistica, poichè ci vedo bene...dovrei indagare o è un fattore legato allo stress? Grazie ancora<
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Utente
Utente
Nessuno sa darmi una risposta?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Grentile Paziente, credo che la sintomatologia da lei riferita derivi dal problema all'Articolazione Temporo Mendibolare cui lei infatti accenna, di cui i dolorini all'orecchio (le scossettine), l'acufene e il problema cervicale possono essere conseguenze.
Nel campo del dolore vertebrale, nella patogenesi del quale sono spesso chiamati in causa i vizi di postura, se da un lato vengono spesso enfatizzati i ruoli di anomali atteggiamenti legati al lavoro o alle abitudini del paziente, quasi sempre viene dimenticata l’importanza della postura della mandibola.
Infatti, come la diversa lunghezza degli arti inferiori determina con meccanismo "ascendente" l'instaurarsi di curve compensatorie della colonna, in modo analogo con meccanismo "discendente" simili atteggiamenti compensatori vengono inconsciamente assunti dal paziente per anomala postura del sistema craio-mandibolare.
La postura del cranio rispetto alla colonna non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale, anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile nel cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se per le ragioni scheletriche, dentarie, iatrogene la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente atteggiamenti compensatori a livello del rachide.
E' chiaro che questi diversi atteggiamenti della colonna comportano un'attività molto accentuata e pressoché costante dei muscoli della schiena, e una malposizione degli elementi vertebrali fra loro, il che, oltre a preludere a più gravi patologie degenerative e compressive, è facilmente responsabile della sintomatologia dolorosa a livello del rachide.
Le "scossettine" da lei descritte e l'acufene probabilmente sono il segno di un conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, come può verificare introducendo il suo mignolo nel meato acustico e muovendo la mandibole, conflitto legato anche questo alla malposizione mandibolare. Se lo desidera posso invuiarle alcuni articoli scientifici su questo argomento. Cordiali saluti ed auguri. Edoardo Bernkopf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Grentile Paziente, credo che la sintomatologia da lei riferita derivi dal problema all'Articolazione Temporo Mendibolare cui lei infatti accenna, di cui i dolorini all'orecchio (le scossettine), l'acufene e il problema cervicale possono essere conseguenze.
Nel campo del dolore vertebrale, nella patogenesi del quale sono spesso chiamati in causa i vizi di postura, se da un lato vengono spesso enfatizzati i ruoli di anomali atteggiamenti legati al lavoro o alle abitudini del paziente, quasi sempre viene dimenticata l’importanza della postura della mandibola.
Infatti, come la diversa lunghezza degli arti inferiori determina con meccanismo "ascendente" l'instaurarsi di curve compensatorie della colonna, in modo analogo con meccanismo "discendente" simili atteggiamenti compensatori vengono inconsciamente assunti dal paziente per anomala postura del sistema craio-mandibolare.
La postura del cranio rispetto alla colonna non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale, anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile nel cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se per le ragioni scheletriche, dentarie, iatrogene la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente atteggiamenti compensatori a livello del rachide.
E' chiaro che questi diversi atteggiamenti della colonna comportano un'attività molto accentuata e pressoché costante dei muscoli della schiena, e una malposizione degli elementi vertebrali fra loro, il che, oltre a preludere a più gravi patologie degenerative e compressive, è facilmente responsabile della sintomatologia dolorosa a livello del rachide.
Le "scossettine" da lei descritte e l'acufene probabilmente sono il segno di un conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, come può verificare introducendo il suo mignolo nel meato acustico e muovendo la mandibole, conflitto legato anche questo alla malposizione mandibolare. Se lo desidera posso invuiarle alcuni articoli scientifici su questo argomento. Cordiali saluti ed auguri. Edoardo Bernkopf

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