sospensione farmaco keppra
Buongiorno dottore le spiego la mia situazione,poco più di un anno fa sono stato ricoverato per un malore e a seguito di esami mi è stato diagnosticato lo scoppio di un aneurisma cerebrale dovuto a rottura di una malformazione arterio venosa congenita.Pare proprio che l'avessi dalla nascita sebbene non ho mai accusato sintomi o malesseri.Operato d'urgenza chirurgicamente mi è stato asportato l'angioma ed assorbita l' emorragia.La mia domanda è questa assumo da un anno e più keppra 2000 mg al giorno ed eseguendo appositamente una vita regolare e tranquilla seppure in giovane età (parlo di vita movimentata e frenetica ed uso di alcolici che ho completamente eliminato da un anno) non mi si sono mai presentate crisi epilettiche o perlomeno non evidenti(parlo di quelle che spesso si manifestano nel sonno alle persone)ne credo parziali.Andando dunque a visita di controllo e mostrando i vari e scrupolosi esami che ho fatto in questi mesi, il professore che mi ha operato ha deciso di ridurmi il dosaggio per poi gradualmente sospenderlo del tutto in un paio di mesi spiegandomi che anche avevndo subito un intervento delicatissimo non ho alcuna lesione cerebrale.La domanda è questa se tutto va bene e lo spero di cuore e dovessi realmente sospendere del tutto il farmaco che assumo dopo quanto dalla completa sospensione posso ritenermi fuori pericolo da crisi? Anche se è ovvio che forse non eista un tempo preciso però mi sarebbe di grande aiuto capire in generale dopo quanto se non si manifestano crisi si può dire di esser fuori pericolo questo le spiego per lavorare e vivere serenamente.E poi dopo quanto dalla completa sospensione potrò riprendere a bere alcolici e a guidare?In ultimo e mi scusi se abuso della sua gentilezza magari saranno domande ridicole però voglio capirci meglio, il rischio crisi lo porterò a vita con me? C'è sempre seppur basso un minimo rischio che in un futuro anche lontano tra 10 o 20 anni mi arrivi oppure se non ne ho mai avute no ? Grazie mille anticipate dottore e di qualsiasi altra informazione ha bisogno da me sono qui.Cordiali saluti.
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Gentile Utente,
ha detto bene, non è possibile stabilire dopo quanto tempo dalla sospensione del farmaco ci si possa considerare esente da possibili crisi, forse mai si può avere la certezza ma è chiaro che col tempo le probabilità diminuiscano sempre di più. Dopo l'intervento chirurgico non ha mai avuto crisi? E' seguito da un epilettologo? Ha fatto di recente un EEG?
Cordiali saluti
ha detto bene, non è possibile stabilire dopo quanto tempo dalla sospensione del farmaco ci si possa considerare esente da possibili crisi, forse mai si può avere la certezza ma è chiaro che col tempo le probabilità diminuiscano sempre di più. Dopo l'intervento chirurgico non ha mai avuto crisi? E' seguito da un epilettologo? Ha fatto di recente un EEG?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
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Utente
Grazie per la risposta anzitutto, comunque come le ho detto precedentemente crisi penso di non averne mai avute o meglio se le ho avute nel sonno o sono state parziali e non me ne sono accorto non lo so ma non credo.Non sono mai stato seguito da un epilettologo e sino ad adesso ho fatto 2 EEG a distanza l' un l'altro di quasi un anno e in entrambi che sono sostanzialmente invariati vi è un attività leggermente lenta dovuta all'esito cicatriziale post-operatorio che come mi hanno confermato è del tutto normale.Dottore e invece per la domanda su quando potrò riprendere a guidare e a bere qualcosina di nuovo da dopo che avrò sospeso del tutto? Grazie e spero di esserle stato utile nel mio piccolo.
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Gentile Utente,
quindi mi pare di capire che la terapia è stata prescritta solo come prevenzione e che non ha mai avuto crisi epilettiche, almeno evidenti. In questi casi è difficile dire dopo quanto, dalla sospensione del farmaco possa guidare. In linea di massima sarebbe corretto fare passare del tempo (per la Sua incolumità e per quella degli altri), almeno sei mesi-un anno dopo la sospensione totale della terapia. Altrettanto per un uso moderato di alcolici, ai pasti.
Personalmente, prima di sospendere la terapia, chiederei un parere ad un epilettologo che, a tal riguardo, ha molta esperienza in materia.
Cordialmente
quindi mi pare di capire che la terapia è stata prescritta solo come prevenzione e che non ha mai avuto crisi epilettiche, almeno evidenti. In questi casi è difficile dire dopo quanto, dalla sospensione del farmaco possa guidare. In linea di massima sarebbe corretto fare passare del tempo (per la Sua incolumità e per quella degli altri), almeno sei mesi-un anno dopo la sospensione totale della terapia. Altrettanto per un uso moderato di alcolici, ai pasti.
Personalmente, prima di sospendere la terapia, chiederei un parere ad un epilettologo che, a tal riguardo, ha molta esperienza in materia.
Cordialmente
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Utente
Grazie dottore comunque come ha detto lei no ho mai avuto crisi che io sappia almeno evidenti e per giunta mi è stata prescritta tale terapia proprio per prevenzione e per cura delle cicatrice interna che ho.Comunque non è che abbia mai fatto un uso eccessivo di alcolici anzi ma era giusto per capire dopo quanto dalla sospensione avrei potuto riprendere a ''farlo'' normalmente o meglio come prima che accadesse tutto ciò.Speriamo vada tutto per il meglio, per ora la ringrazio e cordialmente la saluto.
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Utente
Gentile dottore mi scusi ancora se la disturbo ma ci sono delle novità riguardo la mia sospensione.In pratica come le avevo accennato in tre mesi e mezzo ho sospeso totalmente il farmaco Keppra poichè non ho avuto ne problemi ne crisi durante quest' arco di tempo e pian piano l' ho eliminato del tutto.Purtroppo però a distanza di un altro mese e mezzo dalla totale sospensione mi sono sentito male,il problema è che non so se si sia trattata di una crisi epilettica o di un semplice svenimento dovuto al caldo.Mi spiego meglio, mi trovavo a lavoro e ad un certo punto mentre ero dinanzi al computer quasi a non fare niente ho avvertito un senso di estrema debolezza,poi mi si è annebbiata la vista e mi sono sentito mancare così sono uscito per recarmi al distributore per bere qualcosa visto il gran caldo di questi giorni e visto che ero sudato.Il tempo di acquistare un succo e neppure di riuscirlo a stappare che sono svenuto e ho perso conoscenza.I colleghi che mi hanno soccorso a loro dire mi hanno trovato per terra privo di conoscenza e leggermente irrigidito negli arti ma pare che in poco tempo anche se io stesso non me ne rendessi conto abbia ripreso conoscenza e rispondevo e conversavo normalmente con loro.Chiamata un ambulanza e non sapendo la mia storia mi hanno sottoposto a TAC di routine (ma io già ero a conoscenza del mio intervento e quindi della relativa craniotomia) ed elettrocardiogramma (regolare) quindi essendo tutto nella norma salvo la pressione che era bassa 100/60 mi hanno dimesso.L' indomani per mio scrupolo ho eseguito un EEG dove non compare alcun minimo riferimento ad una crisi o ad un focolaio epilettogeno ma anzi rispetto ai precedenti che facevo prima della sospensione del farmaco risulta bensì un attività addirittura rallentata con onde a basse frequenze rispetto alla mia età di 23 anni.Ovviamente il mio neurochirurgo come misura preventiva ha deciso di ridarmi nuovamente il mio dosaggio iniziale di Keppra ed io lo sto già assumendo da qualche settimana che mi è successo quest' episodio però sinceramente ho dei dubbi che si sia trattata di una crisi epilettica in primis perchè non ne ho mai avute ne post intervento ne durante la graduale sospensione cioè nei 3 e più mesi,secondo non ho alcuna lesione cerebrale e neppure nell' ultimo EEG eseguito entro le 48h dall'ipotizzabile crisi vi è alcuna traccia di crisi,terzo per quel che so la crisi epilettica non da sintomi prima che accada come nel mio caso.In ultimo non c' era alcuna traccia di urina,bava ne morsicatura di lingua.Ho solo vomitato per intero il caffè che avevo preso pochi minuti prima di tutto, avevo anche mangiato dei crackers ancor prima ma ho vomitato solo il caffè.Le chiedo gentilmente un suo parere, perchè è logico pensare visto il mio passato clinico che ogni cosa che mi accada sia legata al mio cervello ma potrebbe anche essersi trattato semplicemente di svenimento da caldo o di una sincope.Quella mattina tra l' altro non avevo fatto colazione e solo verso le undici ho mangiato crackers e più tardi poco prima di star male quel caffè che ho vomitato basta.Scusi la mia preoccupazione e scarsa conoscenza in materia infatti ho anche ripreso la terapia per sicurezza e c'è tutta la buona volontà ma devo e voglio sapere se si tratta del mio primo episodio epilettico o se di altro perchè giustamente il mio neuro per cautelarsi e per cautelarmi in via preventiva mi ha ridato i farmaci ma per quanto io sia ignorante penso che una crisi epilettica non abbia sintomatologia precrisi ne sia invisibile ad un EEG fatto entro le 48h. Di qualsiasi informazione necessiti dottore sono a sua completa disposizione. Grazie anticipate per il suo aiuto e scusi ancora la mia agitazione ma non è stato bello come mi sono sentito e soprattutto rivedermi di nuovo sedato dai farmaci dopo mesi e mesi di sacrifici per sospenderli.A presto, cordialmente.
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Gentile Utente,
come Lei certamente capisce non è possibile stabilire se la "crisi" sia stata di natura epilettica o di altro tipo. Possiamo soltanto ipotizzare in base al Suo dettagliato racconto.
Innanzitutto Le do il mio parere che comunque non ha alcun valore perchè basato solo sull'intuito, propenderei sulla natura non epilettica in base ad alcuni sintomi come l'offuscamento della vista che addirittura Le da anche il tempo di uscire per andare a bere qualcosa e poi il "crollo", dovuto probabilmente alla posizione eretta assunta dopo l'"avviso" dell'offuscamento. Anche la pressione arteriosa bassa rilevata dopo, al P.S., farebbe pensare ad una sincope, per es. da caldo. Spesso il paziente con sincope, una volta a terra, presenta un certo grado di rigidità che non necessariamente è di origine epilettica.
Le Sue ipotesi invece sarebbero confutabili perchè <<neppure nell' ultimo EEG eseguito entro le 48h dall'ipotizzabile crisi vi è alcuna traccia di crisi>> questo succede spesso anche nelle epilessie "certe".
<<per quel che so la crisi epilettica non da sintomi prima che accada>> alcune crisi epilettiche hanno dei sintomi premonitori (aura epilettica) che comunque generalmente non sono simili ai Suoi.
<< non c' era alcuna traccia di urina,bava ne morsicatura di lingua>> non tutte le crisi epilettiche hanno questa sintomatologia ma solo la maggior parte di quelle generalizzate o secondariamente generalizzate. La sintomatologia epilettica è estremamente variabile e multiforme.
Comunque a parte queste considerazioni intuitivamente sarei portato a crede ad una lipotimia o sincope di origine non epilettica (ipotensione arteriosa? caldo? altro?).
Cordiali saluti
come Lei certamente capisce non è possibile stabilire se la "crisi" sia stata di natura epilettica o di altro tipo. Possiamo soltanto ipotizzare in base al Suo dettagliato racconto.
Innanzitutto Le do il mio parere che comunque non ha alcun valore perchè basato solo sull'intuito, propenderei sulla natura non epilettica in base ad alcuni sintomi come l'offuscamento della vista che addirittura Le da anche il tempo di uscire per andare a bere qualcosa e poi il "crollo", dovuto probabilmente alla posizione eretta assunta dopo l'"avviso" dell'offuscamento. Anche la pressione arteriosa bassa rilevata dopo, al P.S., farebbe pensare ad una sincope, per es. da caldo. Spesso il paziente con sincope, una volta a terra, presenta un certo grado di rigidità che non necessariamente è di origine epilettica.
Le Sue ipotesi invece sarebbero confutabili perchè <<neppure nell' ultimo EEG eseguito entro le 48h dall'ipotizzabile crisi vi è alcuna traccia di crisi>> questo succede spesso anche nelle epilessie "certe".
<<per quel che so la crisi epilettica non da sintomi prima che accada>> alcune crisi epilettiche hanno dei sintomi premonitori (aura epilettica) che comunque generalmente non sono simili ai Suoi.
<< non c' era alcuna traccia di urina,bava ne morsicatura di lingua>> non tutte le crisi epilettiche hanno questa sintomatologia ma solo la maggior parte di quelle generalizzate o secondariamente generalizzate. La sintomatologia epilettica è estremamente variabile e multiforme.
Comunque a parte queste considerazioni intuitivamente sarei portato a crede ad una lipotimia o sincope di origine non epilettica (ipotensione arteriosa? caldo? altro?).
Cordiali saluti
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Utente
Le allego per esser ancora più preciso il referto intero dell' EEG eseguito entro le 48h successive alla presunta crisi.
Tracciato registrato in condizioni di veglia, ad occhi chiusi, paziente collaborante.
Non registrate crisi cliniche.
Attività di fondo rappresentata da alfa lento (circa 7 c/sec.) instabile,frammisto ad attività più lenta (banda theta/delta) prevalente sulle aree posteriori di destra.
Prove attivatrici (SLI ed Hp) senza effetti di rilievo.
Commento: tracciato con ritmo di fondo rallentato per l'età e rispetto al controllo precedente. Non evidente attività parossistica.
Per esser precisi prima di questo tracciato l' ultimo risale a 4 mesi fa quando assumevo Keppra già da più di un anno e non avevo ancora interrotto. Grazie ancora.
Tracciato registrato in condizioni di veglia, ad occhi chiusi, paziente collaborante.
Non registrate crisi cliniche.
Attività di fondo rappresentata da alfa lento (circa 7 c/sec.) instabile,frammisto ad attività più lenta (banda theta/delta) prevalente sulle aree posteriori di destra.
Prove attivatrici (SLI ed Hp) senza effetti di rilievo.
Commento: tracciato con ritmo di fondo rallentato per l'età e rispetto al controllo precedente. Non evidente attività parossistica.
Per esser precisi prima di questo tracciato l' ultimo risale a 4 mesi fa quando assumevo Keppra già da più di un anno e non avevo ancora interrotto. Grazie ancora.
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Gentile Utente,
questo tipo di tracciato è frequente a riscontrarsi in soggetti non epilettici ma anche nei periodi intercritici di soggetti epilettici, pertanto non assume paricolare valore diagnostico di esclusione.
A mio avviso è più importante la fenomenologia del disturbo che non indicherebbe per crisi epilettica.
Le ricordo però che siamo sempre nell'ambito di ipotesi.
Cordialmente
questo tipo di tracciato è frequente a riscontrarsi in soggetti non epilettici ma anche nei periodi intercritici di soggetti epilettici, pertanto non assume paricolare valore diagnostico di esclusione.
A mio avviso è più importante la fenomenologia del disturbo che non indicherebbe per crisi epilettica.
Le ricordo però che siamo sempre nell'ambito di ipotesi.
Cordialmente
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Utente
Buonasera dottore, le scrivo a distanza di quasi un anno per avere una sua ulteriore opinione. Al momento come descritto nei messaggi precedenti a seguito di un' ipotetica crisi, assumo Keppra regolarmente e sono seguito dopo suo consiglio da un epilettologo. Secondo il dottore che mi segue da quasi un anno (dopo quella presunta crisi) non essendosi trattata di epilessia ma probabilmente di una semplice sincope come mi diceva anche lei, già un anno fa mi prospettò di provare a sospendere di nuovo ma non me la sono sentita all' epoca dei fatti. Ho aspettatto fino ad ora e quindi da un anno sono sotto terapia. Ora che vorrei riprovarci e che mi è tornato il coraggio dopo un anno, dovrei tornare da lui a visita dopo aver effettuato un nuovo EEG e se tutto ok riprovarci. La mia domanda su cui vorrei anche un suo parere è la seguente, l' ultima volta che ho provato a sospendere ho impiegato in totale 3 mesi e mezzo per eliminare il farmaco e poi lo svenimento. Secondo lei sarebbe meglio allungare i tempi della graduale sospensione ai fini delle possibili crisi o sono adeguati come tempi i tre mesi ? Inoltre mi conviene rimandare a dopo l' estate per il caldo che incombe o non vi è differenza? La informo inoltre che ormai sono passati oltre 2 anni dall' intervento e che salvo qualche mese di sospensione sono ugualmente 2 anni che sono in terapia. Le ragioni che mi spingono tra le tante, sono la paura di andare in farmacodipendenza e di non poter smettere in futuro e che tra poco tornerò disoccupato e per questa ragione anche volevo cogliere il momento. Attendo gentilmente anche una sua opinione per poi decidere definitivamente, la ringrazio in anticipo come sempre per ogni suo prezioso consiglio. Saluti
[#10]
Gentile Utente,
è difficile poterLe dare un parere a distanza non conoscendo bene la situazione.
I tempi di riduzione del farmaco fino alla sospensione sono variabili da soggetto a soggetto. Non c'è una stagione preferibile per iniziare la riduzione.
Comunque il keppra non crea dipendenza ma è chiaro che, se non ci sono le indicazioni, è preferibile sospenderlo.
In ogni caso questa è una decisione che deve prendere l'epilettologo che La segue.
Si fidi di lui.
Cordiali saluti
è difficile poterLe dare un parere a distanza non conoscendo bene la situazione.
I tempi di riduzione del farmaco fino alla sospensione sono variabili da soggetto a soggetto. Non c'è una stagione preferibile per iniziare la riduzione.
Comunque il keppra non crea dipendenza ma è chiaro che, se non ci sono le indicazioni, è preferibile sospenderlo.
In ogni caso questa è una decisione che deve prendere l'epilettologo che La segue.
Si fidi di lui.
Cordiali saluti
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Utente
Intanto la ringrazio comunque per la sua risposta e per la sua disponibilità. E' chiaro che non può darmi un suo parere non avendomi mai visitato o valutato la mia situazione clinica e quindi capisco perfettamente però nei tanti messaggi e consulti neurologici che le ho postato suppongo che seppur minimamente lei sia comunque a conoscenza di cosa mi sia capitato, di che tipo di intervento abbia subito e di che terapia assumo. Quindi ripeto è logica la sua risposta e le sono grato però anche ''a grandi linee'' ritengo che la mia situazione sia riassumibile e rientrante nelle sue sicure conoscenze e glielo dico con stima vera. Mi affiderò sicuramente al mio epilettologo ma ritengo che un parere in più non faccia che bene. Vorrei inoltre se possibile avere dei chiarimenti in cosa i tempi di riduzione del farmaco fino alla sospensione però sono variabili da soggetto a soggetto. Grazie anticipate, saluti.
[#12]
Gentile Utente,
per i tempi di sospensione di un farmaco antiepilettico non esistono regole valide per tutti, infatti, come Le dicevo, sono molto variabili in funzione di detrminati elementi come tracciato EEG, tempo intercorso dall'ultima crisi, dosaggio del farmaco, ecc.
Per il resto mi pare di averle dato il mio parere, con tutti i limiti del consulto a distanza.
Cordialmente
per i tempi di sospensione di un farmaco antiepilettico non esistono regole valide per tutti, infatti, come Le dicevo, sono molto variabili in funzione di detrminati elementi come tracciato EEG, tempo intercorso dall'ultima crisi, dosaggio del farmaco, ecc.
Per il resto mi pare di averle dato il mio parere, con tutti i limiti del consulto a distanza.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 45.8k visite dal 18/03/2012.
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