Ischemia cerebrale
Buonasera. Mio zio ha 59 anni e qualche giorno fà si è sentito male, a causa di una ischemia cerebrale. Per fortuna è stata lieve. A tal proposito ho alcune domande:
- E' possibile che tale malore si ripresenti?
- Come prevenire?
- Quanti attacchi si possono avere?
- Si può vivere a lungo o in un certo senso si è 'segnati'?
Ringrazio anticipatamente. Buona serata.
- E' possibile che tale malore si ripresenti?
- Come prevenire?
- Quanti attacchi si possono avere?
- Si può vivere a lungo o in un certo senso si è 'segnati'?
Ringrazio anticipatamente. Buona serata.
Gentile Utente,
Le rispondo in ordine di domanda
1) Sì
2) Tenendo sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo, glicemia, trigliceridi. Praticando attività fisica costante e, secondo il parere del neurologo, anche con farmaci.
3) Non c'è un limite preciso.
4) Si può vivere a lungo ma questo dipende da tante variabili.
Allo stato attuale lo zio si è ripreso bene? Sono rimasti esiti?
Cordiali saluti ed auguri
Le rispondo in ordine di domanda
1) Sì
2) Tenendo sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo, glicemia, trigliceridi. Praticando attività fisica costante e, secondo il parere del neurologo, anche con farmaci.
3) Non c'è un limite preciso.
4) Si può vivere a lungo ma questo dipende da tante variabili.
Allo stato attuale lo zio si è ripreso bene? Sono rimasti esiti?
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro

Ex utente
Innanzittutto grazie per la risposta. Si, si è ripreso bene, ma lui lamenta già da tempo leggere difficoltà respiratorie. Tra l'altro sarà anche dovuto all'ereditarietà? Anche mia nonna (sua madre) è morta dopo 4 ischemie cerebrali, ma era più anziana.
Cordili saluti.
Cordili saluti.
Gentile Utente,
è opportuno che lo zio sia seguito da un neurologo e se c'è una familiarità per malattie cerebrovascolari è utile anche una terapia farmacologica, se non ci sono controindicazioni al suo impiego. Il fatto che l'ictus sia stato lieve ed il paziente non abbia riportato esiti è un fatto molto positivo.
Cordialmente
è opportuno che lo zio sia seguito da un neurologo e se c'è una familiarità per malattie cerebrovascolari è utile anche una terapia farmacologica, se non ci sono controindicazioni al suo impiego. Il fatto che l'ictus sia stato lieve ed il paziente non abbia riportato esiti è un fatto molto positivo.
Cordialmente

Ex utente
La ringrazio per tutte le preziose informazioni, e soprattutto per avermi fatto capire che mio zio non è senza speranze come pensavo.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Gentile Utente,
Suo zio, se non sopravvengono complicazioni o ischemie importanti, può avere un'aspettativa di vita simile alla popolazione generale.
Cordialità
Suo zio, se non sopravvengono complicazioni o ischemie importanti, può avere un'aspettativa di vita simile alla popolazione generale.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 15/03/2012.
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