Emicrania con aura e forame ovale
Gentili medici,
ho 44 anni, soffro di emicranie con aura da circa 15 anni, con attacchi inizialmente ogni 2-3 anni, poi sempre più ravvicinati 7-8 all’anno fino ad arrivare a quest’autunno con attacchi 3-4 volte al mese e in più si sono aggiunti disturbi periodici della vista (macchia lampeggiante nera a lato esterno del campo visivo che dura parecchie ore, giorni) dovuti, come ha detto l’oculista a sofferenza della retina, sempre legata all’emicrania oftalmica, mentre negli ultimi 3 mesi ho avuto 1 solo attacco con aura, ma si sono intensificati gli episodi di emicrania senza aura. In gennaio il neurologo dopo la visita mi ha fatto eseguire una serie di esami :
esami ematochimici nella norma:
fibrinogeno, APTT, antitrombina III, funzionalità epatica, renale, colesterolo tot, HDL, Proteina C, Proteina S, omocisteina-
Ecodoppler transcranico:
Lo studio, condotto attraverso piano di scansione assiale, tramite finestra acustica temporale ha permesso di visualizzare ed insonorizzare le seguenti arterie (scarsamente visualizzabili):
cerebrale media, cerebrali posteriori, cerebrale anteriore, sifoni carotidei. Tali vasi presentano normale morfologia, flussi nomo direzionali, valori di velocità media, indici di pulsalità nei limiti della norma.
L’iniezione in vena anticubitale di mezzo di contrasto gassoso (9 cc di soluz. Fisiologica miscelata a 1 cc di aria atmosferica) ha evidenziato a riposo il passaggio di n 15 microemboli gassosi e durante la manovra di Valsalva di numerosi microemboli gassosi (>30) lungo l’arteria cerebrale media sinistra. Tale reperto è compatibile con shunt cardiopolmonare destro-sinistro-
Rm encefalo senza contrasto:
anomalia di sviluppo venoso in regione fronto-parietale destra. Millimetriche areole di gliosi.
Ecocardiogramma transesofageo:
condotto con sonda multipiana ha mostrato membrana del forame ovale di normale morfologia, scarsamente mobile. Non evidenziabili shunt interatriali sin-dx al color doppler. Durante iniezione di Mdc (sol. Fisiol 8 cc+ sangue della paziente 1 cc + aria 1 cc), evidenza di piccolo shunt intratriale dx-sin al rilascio della manovra di Valsalva, come da pervietà del forame ovale.
Conclusioni del neurologo:
si consiglia al momento terapia con triptani al bisogno.
Il medico generico mi consiglia invece un check-up in un centro cardiologico, per valutare se vi è indicazione per l’intervento chirurgico. Nel caso non fosse indicato, terapia anticoagulante a vita per rischio di attacco ischemico transitorio.
L’oculista consiglia l’intervento chirurgico anche per i piccoli forami.
Avendo indicazioni contrastanti chiedo il vostro parere rivolgendomi al neurologo, cardiologo e oculista.
Ringrazio di “cuore”
ho 44 anni, soffro di emicranie con aura da circa 15 anni, con attacchi inizialmente ogni 2-3 anni, poi sempre più ravvicinati 7-8 all’anno fino ad arrivare a quest’autunno con attacchi 3-4 volte al mese e in più si sono aggiunti disturbi periodici della vista (macchia lampeggiante nera a lato esterno del campo visivo che dura parecchie ore, giorni) dovuti, come ha detto l’oculista a sofferenza della retina, sempre legata all’emicrania oftalmica, mentre negli ultimi 3 mesi ho avuto 1 solo attacco con aura, ma si sono intensificati gli episodi di emicrania senza aura. In gennaio il neurologo dopo la visita mi ha fatto eseguire una serie di esami :
esami ematochimici nella norma:
fibrinogeno, APTT, antitrombina III, funzionalità epatica, renale, colesterolo tot, HDL, Proteina C, Proteina S, omocisteina-
Ecodoppler transcranico:
Lo studio, condotto attraverso piano di scansione assiale, tramite finestra acustica temporale ha permesso di visualizzare ed insonorizzare le seguenti arterie (scarsamente visualizzabili):
cerebrale media, cerebrali posteriori, cerebrale anteriore, sifoni carotidei. Tali vasi presentano normale morfologia, flussi nomo direzionali, valori di velocità media, indici di pulsalità nei limiti della norma.
L’iniezione in vena anticubitale di mezzo di contrasto gassoso (9 cc di soluz. Fisiologica miscelata a 1 cc di aria atmosferica) ha evidenziato a riposo il passaggio di n 15 microemboli gassosi e durante la manovra di Valsalva di numerosi microemboli gassosi (>30) lungo l’arteria cerebrale media sinistra. Tale reperto è compatibile con shunt cardiopolmonare destro-sinistro-
Rm encefalo senza contrasto:
anomalia di sviluppo venoso in regione fronto-parietale destra. Millimetriche areole di gliosi.
Ecocardiogramma transesofageo:
condotto con sonda multipiana ha mostrato membrana del forame ovale di normale morfologia, scarsamente mobile. Non evidenziabili shunt interatriali sin-dx al color doppler. Durante iniezione di Mdc (sol. Fisiol 8 cc+ sangue della paziente 1 cc + aria 1 cc), evidenza di piccolo shunt intratriale dx-sin al rilascio della manovra di Valsalva, come da pervietà del forame ovale.
Conclusioni del neurologo:
si consiglia al momento terapia con triptani al bisogno.
Il medico generico mi consiglia invece un check-up in un centro cardiologico, per valutare se vi è indicazione per l’intervento chirurgico. Nel caso non fosse indicato, terapia anticoagulante a vita per rischio di attacco ischemico transitorio.
L’oculista consiglia l’intervento chirurgico anche per i piccoli forami.
Avendo indicazioni contrastanti chiedo il vostro parere rivolgendomi al neurologo, cardiologo e oculista.
Ringrazio di “cuore”
[#1]
Gentile Utente,
dalla Sua descrizione distinguerei due aspetti, quello neurologico e quello cardiologico.
Per l'aspetto neurologico concordo col Suo neurologo sull'utilizzo dei triptani in fase di attacco cefalalgico, al massimo, se gli episodi di emicrania senz'aura sono superiori a 2-3 al mese prenderei in considerazione anche una terapia di prevenzione qualora non ci fossero controindicazioni a tal riguardo.
Per l'aspetto cardiologico seguirei il consiglio del Suo medico curante, cioè quello di effettuare un check-up in un centro cardiologico e farsi consigliare dai cardiologi sull'opportunità o meno dell'intervento.
Cordiali saluti
dalla Sua descrizione distinguerei due aspetti, quello neurologico e quello cardiologico.
Per l'aspetto neurologico concordo col Suo neurologo sull'utilizzo dei triptani in fase di attacco cefalalgico, al massimo, se gli episodi di emicrania senz'aura sono superiori a 2-3 al mese prenderei in considerazione anche una terapia di prevenzione qualora non ci fossero controindicazioni a tal riguardo.
Per l'aspetto cardiologico seguirei il consiglio del Suo medico curante, cioè quello di effettuare un check-up in un centro cardiologico e farsi consigliare dai cardiologi sull'opportunità o meno dell'intervento.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 15/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ictus
Come riconoscere l'ictus? Ischemico o emorragico: scopri le cause, i fattori di rischio e i sintomi. Cure e guarigione: terapie possibili e complicanze.