Ictus ischemico

Gentili Dottori,
nella situazione in cui mi trovo si vorrebbero avere sempre più informazioni, più dettagli forse per non rassegnarsi ad attendere nel silenzio. E' per questo che , nonostante io abbia incontrato medici disponibili e cortesi, mi trovo a scrivere anche a voi.
Ormai tre giorni fa mia mamma, una signra di 75 anni, è stata colpita da un ictus ischemico. Mio padre dopo essere stato fuori due ore è rinetrato in casa e l'ha trovata in terra. Ha chiamato subito il 118 e la mamma è stata ricoverata in terapia intensiva. Al prontosoccorso aveva gli occhi aperti e mi sorrideva pur senza parlare e senza muovere braccio e gamba destri. Quella stessa sera vedendomi vicina al suo letto ha sollevato la mano sinistra e mi ha accarezzato il volto. Da allora però i suoi occhi sono rimasti chiusi e non reagisce più ai nostri richiami. Pare sempre che alterni momenti molto lunghi di sonno a risvegli in cui mostra solo irriquietudine (sposta il lenzuolo, si tocca il volto, cerca di togliersi le "ventose" che ha sul torace). Una seconda TAC eseguita a distanza di 48 ore dall'infarto ha mostrato un danno molto esteso che interessa la quasi totalità dell'emisfero destro. I medici dicono che il danno è grave, che la mamma è sempre in pericolo di vita e che sinceramente non sanno cosa augurarle e augurarci. Io vi sarei grata se, in base alla vostra esperienza, voi poteste dirmi quali potrobbero essere gli esiti di questa situazione. I movimenti di cui parlavo prima a me, nonostante quello che dicono i medici, mi sembrano intenzionati e finalizzati. Mi rendo conto che questa mia richiesta di consulto potrà apparirvi intuile, ma ringrazio in anticipo chi voglia dirmi qualcosa in più.
Debora
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.2k 2.3k 21
Gentile Utente,

nessuna richiesta di questo tipo è inutile, non si crei questi problemi, ci mancherebbe.
Basandosi esclusivamente su quanto ha scritto, la lesione ischemica è abbastanza estesa. Il decorso clinico è in funzione dell'entità dei danni riportati e delle strutture coinvolte. Inoltre è essenziale, per dare un parere attendibile, almeno fare una valutazione neurologica diretta.
Pertanto, a distanza, non è possibile prevedere il decorso clinico e l'evoluzione del caso.

Le invio sinceri auguri e La saluto cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Gentile Dottor Ferraloro, la ringrazio per l'attenzione e per avermi risposto.
Cordiali saluti
Infarto

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