Demenza vascolare
Salve a tutti,vorrei un parere circa le condizioni di salute di mio padre,ex fumatore,74 anni,leggermente iperteso,affetto da circa 7 anni da una forma di demenza vascolare. Tutto è iniziato con un vistoso calo di peso (premetto che mio padre è sempre stato di corporatura esile) a cui è seguita una certa apatia,da noi attribuita forse anche erroneamente,all'entrata in pensione. In seguito ad accertamenti si è scoperto che mio padre soffriva di diabete mellito di tipo II che da quel momento ha subito iniziato a curare. Col passare del tempo però la situazione è continuata a peggiorare. Alla depressione si era agginta una tipica deambulazione a "piccoli passi" (nel frattempo mio padre ha subito anche un'operazione di angioplastica per una stenosi all'arteria iliaca alla gamba destra) a cui hanno fatto seguito col tempo un evidente rallentamento nell'articolazione delle parole (la voce era diventata flebile,quasi monotona),difficoltà nel vestirsi,incontinenza sfinterica,disfagia,leggero calo della memoria. Nel complesso però il ragionamento era buono. Preoccupati dalla situazione abbiamo fatto subito un RM encefalo dalla quale è uscito come esito questo: "l'esame RM eseguito nelle sezioni assiali,sagittali e coronali nelle sequenze pesate in T1,T2 e DP ha mostrato quadro di encefalopatia senile con ampliamento degli spazi liquorali per fenomeni di atrofia corticale. Multiple aree di gliosi,su base vascolare ipossico-cronica,confluenti,alcune delle quali ad evoluzione micro-lacunare,pressochè omogeneamente distribuite a livello degli emisferi cerebrali e del tronco encefalico. Sistema ventricolare in asse". La diagnosi del nostro neurologo e del nostro geriatra è stata di cerebrovasculopatia cronica con parkinsonismo vascolare. La terapia suggerita è stata: sinemet 3 volte al giorno per i sintoni parkinsoniani,sertralina per la depressione,repaglinide per il diabete,e poi cardirene bisoprololo e simestat. La situazione è rimasta stabile per un pò di tempo sino a quest'estate quando è all'improssivo comparsa una monoparesi alla gamba destra ed è peggiorata in seguito ad una caduta dalla quale mio padre ha riportato la frattura del femore destro. Dopo l'intervento sono comparsi nuovi sintomi come una continua agitazione psicomotoria e un continuo affaccendamento,alterazione del ritmo sonno-veglia, tendenza a serrare i pugni,maggiore amnesia e aprassia,attenzione fluttuante e purtroppo l'impossibilità a mantenere la stazione eretta per cui ora è costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Secondo il vostro parere come mai sono comparsi questi sintomi nonostante le cure sembravano aver rallentato o almeno stabilizzato la malattia?Inoltre la terapia vi sembra adeguata o dovrebbe essere aggiustata?Ma soprattutto la diagnosi di parkinsonismo vascolare vi sembra corretta o è possibile anche la presenza di alzheimer (escluso agli esordi della malattia)?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
dal quadro descritto la diagnosi di vasculopatia cerebrale con demenza vascolare è concreta, in ogni caso due specialisti l'hanno confermata. Per quanto riguarda il parkinsonsmo vascolare, questo è caratterizzato soprattutto da rallentamento dei movimenti (bradicinesia) e rigidità. A questi due sintomi poi se ne possono associare tanti altri. Comunque l'associazione dei suddetti sintomi col quadro vascolare risultato alla RM fa generalmente fare diagnosi agevolmente. Il fatto che il quadro clinico sia stato stabile per diverso tempo e ora si sia aggravato è tipico di queste forme in cui, soprattutto in una prima fase, le terapie possono stabilizzare il processo che però, essendo progressivo, finirà per aggravarsi inevitabilmente in quanto ad oggi non esiste una terapia che possa modificare il decorso della malattia. Anche test neuropsicologici vengono effettuati per completezza diagnostica.
Cordiali saluti ed auguri
dal quadro descritto la diagnosi di vasculopatia cerebrale con demenza vascolare è concreta, in ogni caso due specialisti l'hanno confermata. Per quanto riguarda il parkinsonsmo vascolare, questo è caratterizzato soprattutto da rallentamento dei movimenti (bradicinesia) e rigidità. A questi due sintomi poi se ne possono associare tanti altri. Comunque l'associazione dei suddetti sintomi col quadro vascolare risultato alla RM fa generalmente fare diagnosi agevolmente. Il fatto che il quadro clinico sia stato stabile per diverso tempo e ora si sia aggravato è tipico di queste forme in cui, soprattutto in una prima fase, le terapie possono stabilizzare il processo che però, essendo progressivo, finirà per aggravarsi inevitabilmente in quanto ad oggi non esiste una terapia che possa modificare il decorso della malattia. Anche test neuropsicologici vengono effettuati per completezza diagnostica.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Gentile Dr. Ferraloro la ringrazio per la risposta. Vorrei chiederLe se comunque ritiene appropriata la terapia seguita da mio padre oppure se eventualmente andrebbe modificata (forse con l'aggiunta di qualcosa in grado di alleviare i sintomi comparsi dopo la caduta, in particolare l'agitazione psicomotoria). Inoltre Lei ritiene "grave" il quadro attuale della malattia oppure si tratta di una situazione che può stabilizzarsi anche per un lungo periodo di tempo? E farmaci utilizzati nell'Alzheimer possono portare giovamento in queste patologie vascolari?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
l'entità attuale del problema non è possibile stabilirlo senza una visita medica diretta. La terapia di base è corretta, poi di volta in volta possono essere utilizzati farmaci sintomatici, per es. nel caso di Suo padre dei farmaci per l'agitazione psicomotoria, di questo ne deve parlare col medico che lo segue.
I farmaci usati nelle demenze tipo Alzheimer, anche se qualche collega li utilizza anche in questi casi ma senza benefici, non trovano indicazione nelle demenze vascolari.
Cordialmente
l'entità attuale del problema non è possibile stabilirlo senza una visita medica diretta. La terapia di base è corretta, poi di volta in volta possono essere utilizzati farmaci sintomatici, per es. nel caso di Suo padre dei farmaci per l'agitazione psicomotoria, di questo ne deve parlare col medico che lo segue.
I farmaci usati nelle demenze tipo Alzheimer, anche se qualche collega li utilizza anche in questi casi ma senza benefici, non trovano indicazione nelle demenze vascolari.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.1k visite dal 16/02/2012.
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