Progressiva perdita di memoria e concentrazione
Salve, da oltre un anno sto notando una progressiva perdita di memoria, di concentrazione e di capacità di ragionamento.
Ho 26 anni, dall'estate dell'anno scorso sto assumendo il laroxyl (5 gocce alla mattina, 15 gocce alla sera) per alleviare il forte mal di testa che accusavo in prossimità del lobo frontale sinistro (problema che ho avuto per anni e che si intensificato in modo consistente in quel periodo).
Sono stato seguito sia da un neurologo (che non ha riscontrato alcuna anomalia imputando il tutto ad una situazione di stress) che da uno psicologo (medesime considerazioni). Attualmente non mi posso definire stressato, anzi cerco di avere giornate "piuttosto" leggere in termini di carico di lavoro / studio tuttavia a partire da gennaio ho notato una ricaduta simile a quella dell'anno scorso a cui però non sto reagendo con negatività (l'anno scorso questo improvviso calo di capacità mentali era sfociato in una forte depressione).
Vorrei capire quale sia la causa di questa ulteriore perdita di capacità di memoria, di concentrazione e di analisi: ho smesso di essere frustrato perché è evidente che non dipende dalla mia volontà! Mi capitano episodi piuttosto preoccupanti: ho risposto un oggetto in un posto e qualche secondo dopo, se necessito di quell'oggetto, istintivamente corro a riprenderlo dalla posizione precedente (mi capita spesso con le chiavi della macchina, a volte credo di non averle staccate!); quando leggo un testo tendo ad avere una lettura quasi sempre passiva, non mi concentro su possibili collegamenti; fatico a ricordare quello che accade nel corso della giornata (ho ricordi sbiaditi di quello che è successo già la mattina ad esempio); ho perso l'abitudine di leggere articoli di approfondimento perché ricordo pochi dettagli.
Non ho mai avuto una memoria di ferro ma ho sempre compensato con un elevato grado di attenzione che mi aiutava a ricordare molto di quello che vedevo / facevo. Adesso mi sento privo di energie, vivo tutto in modo piuttosto passivo e, anche se non gradisco la situazione, non mi sento responsabile di quello che sta accadendo perché appunto questo è il mio stato fisico attuale! Se cerco di "pretendere" di più da me stesso subentra l'ansia e gli errori aumentano invece che diminuire!
Ho intenzione di sottopormi ad una nuova visita neurologica anche perché non sto rendendo più come prima nè nello studio nè sul lavoro: questo è stato notato anche dai miei colleghi, familiari e amici. Vorrei un consiglio su come affrontare questo momento, desidero trovare una soluzione per cui accantono le ipotesi più negative.
Ringraziando per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
Ho 26 anni, dall'estate dell'anno scorso sto assumendo il laroxyl (5 gocce alla mattina, 15 gocce alla sera) per alleviare il forte mal di testa che accusavo in prossimità del lobo frontale sinistro (problema che ho avuto per anni e che si intensificato in modo consistente in quel periodo).
Sono stato seguito sia da un neurologo (che non ha riscontrato alcuna anomalia imputando il tutto ad una situazione di stress) che da uno psicologo (medesime considerazioni). Attualmente non mi posso definire stressato, anzi cerco di avere giornate "piuttosto" leggere in termini di carico di lavoro / studio tuttavia a partire da gennaio ho notato una ricaduta simile a quella dell'anno scorso a cui però non sto reagendo con negatività (l'anno scorso questo improvviso calo di capacità mentali era sfociato in una forte depressione).
Vorrei capire quale sia la causa di questa ulteriore perdita di capacità di memoria, di concentrazione e di analisi: ho smesso di essere frustrato perché è evidente che non dipende dalla mia volontà! Mi capitano episodi piuttosto preoccupanti: ho risposto un oggetto in un posto e qualche secondo dopo, se necessito di quell'oggetto, istintivamente corro a riprenderlo dalla posizione precedente (mi capita spesso con le chiavi della macchina, a volte credo di non averle staccate!); quando leggo un testo tendo ad avere una lettura quasi sempre passiva, non mi concentro su possibili collegamenti; fatico a ricordare quello che accade nel corso della giornata (ho ricordi sbiaditi di quello che è successo già la mattina ad esempio); ho perso l'abitudine di leggere articoli di approfondimento perché ricordo pochi dettagli.
Non ho mai avuto una memoria di ferro ma ho sempre compensato con un elevato grado di attenzione che mi aiutava a ricordare molto di quello che vedevo / facevo. Adesso mi sento privo di energie, vivo tutto in modo piuttosto passivo e, anche se non gradisco la situazione, non mi sento responsabile di quello che sta accadendo perché appunto questo è il mio stato fisico attuale! Se cerco di "pretendere" di più da me stesso subentra l'ansia e gli errori aumentano invece che diminuire!
Ho intenzione di sottopormi ad una nuova visita neurologica anche perché non sto rendendo più come prima nè nello studio nè sul lavoro: questo è stato notato anche dai miei colleghi, familiari e amici. Vorrei un consiglio su come affrontare questo momento, desidero trovare una soluzione per cui accantono le ipotesi più negative.
Ringraziando per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
alla Sua età questi problemi sono legati generalmente a stress, ansia o stati depressivi.
Considerato che ha già sofferto in passato di depressione dell'umore, Le consiglio di affidarsi ad uno specialista in psichiatria per avere una diagnosi corretta ed un'adeguata terapia.
Cordiali saluti
alla Sua età questi problemi sono legati generalmente a stress, ansia o stati depressivi.
Considerato che ha già sofferto in passato di depressione dell'umore, Le consiglio di affidarsi ad uno specialista in psichiatria per avere una diagnosi corretta ed un'adeguata terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.7k visite dal 13/02/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.