Perdita sensibilità lato sinistro del piede sinistro

Buona Sera tutti. Anticipo che non se se ho scelto la sezione giusta.
Sono un ragazzo di 20 anni , che gioca a calcio e fa movimento. Ieri sera casualmente mi sono accorto di avere la parte esterna del piede sinistro (al di sotto del malleolo) come anestetizzata e onestamente sono un po' preoccupato. La cosa particolare è che se io pizzico la zona sento il dolore dovuto al pizzico e se pongo quella zona del piede a contatto con una sorgente calda/fredda bene o male riesco a percepire sia il calore che il freddo. Ora ho notato anche che, se faccio pressione nella parte bassa del polpaccio sento una scossa arrivare alla zona del piede addormentata.
Premetto di avere problemi di appoggio e infatti, su alcune scarpe, ho dei plantari. Non so dire di preciso quando sia iniziato tutto e onestamente non ricordo nemmeno se ho avuto traumi su quella zona. Ora io capisco la difficoltà nel fare una diagnosi online e domani comunque mi recherò dal medico di base però ho "paura" che possa essere qualcosa di serio. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie anticipatamente per le risposte.
PS: la mobilità del dito mignolo del piede è presente
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile utente

E' necessaria una valutazione neurologica per valutare se il disturbo possa essere legata ad un disturbo della radice S1.

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie mille della risposta. Colgo l'occasione per chiederle un parere. Oggi sono andato dal mio medico di base. Mi ha fatto spingere con entrambi i piedi sulle sue mani (dicendomi che avevo la stessa forza), mi ha detto che il riflesso tibiale è presente in entrambi gli arti inferiori e infine ha eseguito una manovra che consiste (partendo da una posizione supina) di spingere la gamba verso l'alto (spero di essere stato abbastanza chiaro) e ha constatato che ho un'apertura di circa 90 gradi aggiungendo che è più che buona. Mi ha prescritto un'elettromiografia degli arti inferiori e un rx della zona lombosacrale in 2 proiezioni. Secondo lei devo preoccuparmi per questa situazione e sempre secondo la sua esperienza è il percorso giusto da seguire oppure c'è la necessità di fare altri esami diagnostici? Grazie mille in anticipo per la nuova risposta. Arrivederci
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile utente

L'elettromiografia e la radiografia lombo-sacrale sono 2 esami da eseguire. Credo pero' sia giusto farli precedere da una visita neurologica.
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Innanzi tutto grazie mille per la risposta Dottore.
Allora le riporto i referti di entrambi le prove strumentali:
EMG:
sono stati esaminati i seguenti muscoli:
m. tibiale anteriore sx e dx
m. peroneo lungo sx e dx
m. gastrocnemio (capo mediale) sx e dx

Fibrillazione assente nei muscoli esaminati
Reclutamento proporzionato allo sforzo eseguito
Durata, ampiezza e morfologia nella norma nei muscoli esaminati.

Nervo Peroneo Dx tratto: retinacolo-pedidio velocità: 3,4 ms Ampiezza 7mV morfologia: Bi-Trifascia
Nervo Peroneo Sx tratto : retinacolo-pedidio velocità : 3,7 ms Ampiezza 9 mV morfologia: Bi-Trifascia

Conclusioni Referto: L'esame EMG eseguito nei muscoli ad innervazione metamerica L4-S1 destra e sinistra non ha evidenziato segni di sofferenza neurogena periferica nei muscoli esaminati.
Nella norma la neurografia dei nervi esaminati.
Reperti elettrofisiologici nella norma.


RX Lombosacrale in 2 proiezioni :
riduzione della fisiologica lordosi lombare.
Iniziale riduzione dell'ampiezza dello spazio discale L5-S1
Sostanzialmente conservata l'ampiezza dei restanti spazi discali in esame.
Normoallineati i muri posteriori.
Regolare la morfologia dei corpi vertebrali in esame.

Essendo stato il medico di base a prescrivermi questi esami sono andato a fargli leggere le risposte. Mi ha detto che devo fare della ginnastica posturale e mettermi in contatto con un fisiatra.
Mi ha inoltre detto che la sensazione di torpore adesso ha una causa nota ovvero la riduzione dell'ampiezza dello spazio discale L5-S1.
Secondo lei può bastare cosi o c'è la necessità di fare esami strumentali più approfonditi?
Grazie mille per la nuova Risposta.
Cordiali Saluti. M
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
gentile utenti

I due esami di cui riporta i referti non sembrano mostrare alterazioni. Accusando, però', Lei un disturbo della sensibilità cutanea e' consigliabile discutere con un neurologo il disturbo e il risultato degli esami. Se dalla valutazione clinica non si evidenzia altri punti da approfondire potrà seguire la strada della terapia posturale o della piscina.