Nuova terapia immunomodulante in sm

Buongiorno Dottore,
dopo 14 anni di Betaferon – Extavia ho dovuto sospendere la cura a causa di effetti collaterali nelle sedi di iniezione.
Ho passato un anno senza farmaco e alla risonanza magnetica si sono evidenziate nuove lesioni (nei 14 anni durante la terapia non ho avuto nessuna ricaduta).
Ieri ho cominciato con Rebif 44.
La mia perplessità è la seguente: visto che Rebif è sempre un interferone come mai non mi hanno fatto ricominciare con Extavia (che a parte i problemi dermatologici non mi aveva dato alcun fastidio finora)? Cambiando terapia supponevo che avrei usato un farmaco diverso, mentre invece ancora interferone…. Ci si aspetta forse che non si presenti lo stesso problema sorto con Extavia?
Grazie mille per un suo parere e buona giornata.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile signora

Purtroppo non e' possibile esprimere nessuna considerazione in merito al cambio che sicuramente sara' motivato.Immagino che avendo notato, i colleghi, una buona risposta clinica all'interferone non se la sentano di cambiare tipologia di farmaco, preferendo passare ad un tipo diverso di interferone nella speranza di una minore incidenza di effetti collaterali cutanei (la mia e' solo un'ipotesi). Il rebif purtroppo non e' privo di reazione locali cutanee conseguenti all'iniezione. Le consiglio di usare il sistema Rebismart che riduce questo rischio.

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, e grazie per la gentile risposta.
Volevo sottolineare un particolare che inizialmente avevo omesso, ossia le modalità di iniezione osservate con Betaferon e Extavia.
Non avevo ricevuto alcuna formazione e sono stata molto pigra pertanto ho fatto 14 anni di iniezioni utilizzando praticamente sempre gli stessi 3 o 4 siti. Vedo che per Rebif sono proposti ben 36 siti diversi (e sicuramente li utilizzerò tutti quanti!!!) ma temo di aver fatto un disastro con Betaferon ed Extavia!!!! Ad esempio non avevo mai utilizzato braccia, glutei e gambe posteriori (insomma ho fatto circa 2500 iniezioni sempre nelle gambe anteriormente e nella pancia).
Inoltre non ho mai estratto dal frigorifero il farmaco prima – lo facevo sempre al momento di preparare la siringa.
Insomma… un disastro!!!!
Spero che il rispetto delle istruzioni ricevute per Rebif mi dia la possibilità di non incorrere negli effetti collaterali precedenti….
Cordialità.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gentile signora

La rotazione dei siti di iniezione e' fondamentale per non incappare in irritazioni locali. Nel caso non usasse Rebismart esca dal frigo la puntura almeno mezz'ora prima della somministrazione.
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Utente
Utente
Approfitto per un’ultima domanda.
Le siringhe preriempite di Rebif contengono una bolla d’aria e l’infermiera mi ha detto che non la devo assolutamente togliere.
Posso capire che la bolla d’aria sotto pelle non sia pericolosa, ma se per caso buco un capillare o un vaso che si è un po’ superficializzato… beh, in quel caso non esiste rischio di embolia?
Mi perdoni se ho detto una sciocchezza ma questo pensiero mi agita molto e non riesco a vivere con tranquillità il momento dell’iniezione…. Le chiedo gentilmente di farmi sapere cosa ne pensa.
Buona giornata.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32
Gent signora

Stia tranquilla e faccia serenamente la puntura Non corre rischi di questo tipo