Formicolio e dolore alle mani
Salve,
ho 26 anni e da un anno ho dei problemi alle dita di entrambe le mani. Premetto che non svolgo lavori di fatica, bensì svolgo un lavoro d'ufficio.
Il tutto iniziò a giugno con una sensazione di forte formicolio che compariva di notte alle prime due/tre dita della mano sinistra, il formicolio compariva al risveglio, durava circa un minuto e poi scompariva. Questo fenomeno si è ripetuto per qualche notte e poi al formicolio sono subentrate delle fitte dolorose alle dita, fitte che si protraevano per tutto il giorno e che gradualmente mi hanno fatto perdere la mobilità. Nel giro di due settimane le fitte scomparvero e i tendini si infiammarono, con conseguente dattilite.
L'anno scorso sono stata visitata da un reumatologo, che pensava si trattasse di artrite psoriasica, ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili ma tutti i valori sono normali, eccetto per la tenosinovite del terzo dito della mano che appariva dalla risonanza magnetica. Visto che tutti gli esami erano negativi, il reumatologo ha poi ipotizzato potesse trattarsi di sclerodermia, visto il fenomeno di raynaud che colpisce tutte le dita delle mani, ma anche in questo caso gli esami sono tutti negativi. La sua risposta è stata che non era possibile porre una diagnosi.
Dopo 6 mesi la tenosinovite si è risolta da sola, avendo io poi smesso di prendere antidolorifici in quanto non ne traevo alcun beneficio. Solo il cortisone faceva effetto. Ora gli stessi sintomi stanno comparendo alla mano destra, e temo che ben presto perderò la mobilità alle dita e la capacità di scrivere.
Con gli stessi identici sintomi (formicolio notturno-parestesia-fitte dolorose-tendinite) si sono infiammati, nel corso degli ultimi 7 anni, il sovraspinato della spalla destra (dove ora c'è una tendinosi vista con RMN) per due volte, con perdita dell'uso dell'intero arto per un mese, e l'articolazione della mandibola per tre volte, causando un blocco nell'apertura.
In tutti i casi l'uso di antidolorifici era praticamente inutile. A cosa possono essere dovute tali recidive? da quale specialista dovrei farmi visitare? ...non si tratta di convivere con dei "doloretti", ma quando un tendine si infiamma perdo l'uso dell'articolazione e dell'arto colpito, quindi vorrei andare a fondo del problema.
La ringrazio.
ho 26 anni e da un anno ho dei problemi alle dita di entrambe le mani. Premetto che non svolgo lavori di fatica, bensì svolgo un lavoro d'ufficio.
Il tutto iniziò a giugno con una sensazione di forte formicolio che compariva di notte alle prime due/tre dita della mano sinistra, il formicolio compariva al risveglio, durava circa un minuto e poi scompariva. Questo fenomeno si è ripetuto per qualche notte e poi al formicolio sono subentrate delle fitte dolorose alle dita, fitte che si protraevano per tutto il giorno e che gradualmente mi hanno fatto perdere la mobilità. Nel giro di due settimane le fitte scomparvero e i tendini si infiammarono, con conseguente dattilite.
L'anno scorso sono stata visitata da un reumatologo, che pensava si trattasse di artrite psoriasica, ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili ma tutti i valori sono normali, eccetto per la tenosinovite del terzo dito della mano che appariva dalla risonanza magnetica. Visto che tutti gli esami erano negativi, il reumatologo ha poi ipotizzato potesse trattarsi di sclerodermia, visto il fenomeno di raynaud che colpisce tutte le dita delle mani, ma anche in questo caso gli esami sono tutti negativi. La sua risposta è stata che non era possibile porre una diagnosi.
Dopo 6 mesi la tenosinovite si è risolta da sola, avendo io poi smesso di prendere antidolorifici in quanto non ne traevo alcun beneficio. Solo il cortisone faceva effetto. Ora gli stessi sintomi stanno comparendo alla mano destra, e temo che ben presto perderò la mobilità alle dita e la capacità di scrivere.
Con gli stessi identici sintomi (formicolio notturno-parestesia-fitte dolorose-tendinite) si sono infiammati, nel corso degli ultimi 7 anni, il sovraspinato della spalla destra (dove ora c'è una tendinosi vista con RMN) per due volte, con perdita dell'uso dell'intero arto per un mese, e l'articolazione della mandibola per tre volte, causando un blocco nell'apertura.
In tutti i casi l'uso di antidolorifici era praticamente inutile. A cosa possono essere dovute tali recidive? da quale specialista dovrei farmi visitare? ...non si tratta di convivere con dei "doloretti", ma quando un tendine si infiamma perdo l'uso dell'articolazione e dell'arto colpito, quindi vorrei andare a fondo del problema.
La ringrazio.
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Cara paziente,
il formicolio alle prime dita delle mani soprattutto notturno è il sintomo più frequente della sindrome del tunnel carpale, patologia molto comune nel sesso femminile. Le chiedo: lei ha mai fatto una velocità di conduzione del nervo mediano al carpo? se no si faccia visitare da un collega specialista ortopedico che sicuramente gliela consiglierà. In caso di responso negativo orienterei le mie indagini verso una patologia del rachide cervicale.
Saluti
il formicolio alle prime dita delle mani soprattutto notturno è il sintomo più frequente della sindrome del tunnel carpale, patologia molto comune nel sesso femminile. Le chiedo: lei ha mai fatto una velocità di conduzione del nervo mediano al carpo? se no si faccia visitare da un collega specialista ortopedico che sicuramente gliela consiglierà. In caso di responso negativo orienterei le mie indagini verso una patologia del rachide cervicale.
Saluti
Dr. Leonardo Donati
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.7k visite dal 09/01/2012.
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