Aura senza (e con) emicrania
Spett.li medici,
ho 42 anni e da quasi 10 passo una media di 8 ore al giorno di fronte al terminale in posizioni improprie. a ciò riconduco alcuni risentimenti che accuso nella zona lombo-sacrale e cervicale e un sospetto principio di tendinite al polso sinistro (sono mancino).
ho anche avuto un'episodio di vertigine posizionale benigna e, a seguito di questo, un certo senso di instabilità soggettiva, ma non so se da dover ricondurre a problemi ortostatici o ad ansia.
soffro da quasi 3 anni di ricorrenti episodi di emicrania con aura e, prevalentemente, di aura senza emicrania. l'emicrania è sempre, o quasi, molto blanda e il più delle volte inesistente.
ho preso nota della loro ricorrenza. una media di quasi 4 attacchi al mese, ultimamente in aumento. sono già al corrente del carattere capriccioso dell'emicrania oftalmica, ma ho notato che il recente aumento degli episodi è stato decisamente correlato a un periodo di forte stress mentale.
dai 18 anni in poi ho sofferto per alcuni anni di importanti episodi di attacchi di panico e sintomi correlati. ansia generalizzata, ansia anticipatoria, agorafobia, ipocondria, sospette paraestesie. tutti disturbi di cui credevo di essermi definitivamente liberato, fatta eccezione di una certa ipocondria di fondo con la quale tuttora convivo, dai 30 anni in poi. inutile aggiungere che negli ultimi anni sono talvolta ritornati in occorrenza degli scotomi scintillanti.
gli scotomi si presentano in modo piuttosto classico. leggero e repentino offuscamento della vista, un po' come se la luce passasse immediatamente dalla mattina al tardo pomeriggio. piccolo scotoma negativo in prossimità del centro del campo visivo. dopo poco un piccolo puntino saettante che nel giro di 30 minuti (talmente preciso che ci potrei rimettere l'orologio) assume la forma di un cosiddetto spettro di fortificazione scintillante e a forma di c che abbandona progressivamente il campo visivo. subito dopo resta una strana sensazione di accecamento come quando si guarda il sole e un certo stato di agitazione accompagnato da tachicardia.
ho già fatto le visite oculistiche di rito (pressione, fondo dell'occhio e campo visivo. tutto nella norma, fatto salvo un leggero astigmatismo, 0.25/0.5, e alcune volte sensazione di abbassamento della vista che credo di poter correlare a stanchezza oculare. aggiungo che fin da piccolo sono sempre stato leggermente fotofobico). visita neurologica (tutto ok. certificato stato d'ansia. sconsigliata risonanza magnetica). già controllato sinusite (inesistente), cervicale (principio di cervicalgia e spondiliosi di significato non patologico compatibile con l'età), analisi del sangue (leggerissimo colesterolo, ematocrito al limite ma normale), pressione cardiaca, elettrocardiogramma sotto sforzo, ecocolordopler toracico, ecocolordopler carotideo e dei rami sovra-aortici (tutto nella norma, nessun sospetto pov). ciclista e... fumatore.
che fare? terrore rischio trombotico, ictus, ischemia, lesioni cerebrali, ecc.
ho 42 anni e da quasi 10 passo una media di 8 ore al giorno di fronte al terminale in posizioni improprie. a ciò riconduco alcuni risentimenti che accuso nella zona lombo-sacrale e cervicale e un sospetto principio di tendinite al polso sinistro (sono mancino).
ho anche avuto un'episodio di vertigine posizionale benigna e, a seguito di questo, un certo senso di instabilità soggettiva, ma non so se da dover ricondurre a problemi ortostatici o ad ansia.
soffro da quasi 3 anni di ricorrenti episodi di emicrania con aura e, prevalentemente, di aura senza emicrania. l'emicrania è sempre, o quasi, molto blanda e il più delle volte inesistente.
ho preso nota della loro ricorrenza. una media di quasi 4 attacchi al mese, ultimamente in aumento. sono già al corrente del carattere capriccioso dell'emicrania oftalmica, ma ho notato che il recente aumento degli episodi è stato decisamente correlato a un periodo di forte stress mentale.
dai 18 anni in poi ho sofferto per alcuni anni di importanti episodi di attacchi di panico e sintomi correlati. ansia generalizzata, ansia anticipatoria, agorafobia, ipocondria, sospette paraestesie. tutti disturbi di cui credevo di essermi definitivamente liberato, fatta eccezione di una certa ipocondria di fondo con la quale tuttora convivo, dai 30 anni in poi. inutile aggiungere che negli ultimi anni sono talvolta ritornati in occorrenza degli scotomi scintillanti.
gli scotomi si presentano in modo piuttosto classico. leggero e repentino offuscamento della vista, un po' come se la luce passasse immediatamente dalla mattina al tardo pomeriggio. piccolo scotoma negativo in prossimità del centro del campo visivo. dopo poco un piccolo puntino saettante che nel giro di 30 minuti (talmente preciso che ci potrei rimettere l'orologio) assume la forma di un cosiddetto spettro di fortificazione scintillante e a forma di c che abbandona progressivamente il campo visivo. subito dopo resta una strana sensazione di accecamento come quando si guarda il sole e un certo stato di agitazione accompagnato da tachicardia.
ho già fatto le visite oculistiche di rito (pressione, fondo dell'occhio e campo visivo. tutto nella norma, fatto salvo un leggero astigmatismo, 0.25/0.5, e alcune volte sensazione di abbassamento della vista che credo di poter correlare a stanchezza oculare. aggiungo che fin da piccolo sono sempre stato leggermente fotofobico). visita neurologica (tutto ok. certificato stato d'ansia. sconsigliata risonanza magnetica). già controllato sinusite (inesistente), cervicale (principio di cervicalgia e spondiliosi di significato non patologico compatibile con l'età), analisi del sangue (leggerissimo colesterolo, ematocrito al limite ma normale), pressione cardiaca, elettrocardiogramma sotto sforzo, ecocolordopler toracico, ecocolordopler carotideo e dei rami sovra-aortici (tutto nella norma, nessun sospetto pov). ciclista e... fumatore.
che fare? terrore rischio trombotico, ictus, ischemia, lesioni cerebrali, ecc.
[#1]
Gentile Utente,
considerata la frequenza degli attacchi sarebbe consigliabile una terapia di prevenzione anche se l'emicrania non è importante e spesso non si manifesta neppure. Le dico subito che in questi casi la prevenzione è molto più efficace sull'emicrania che sull'aura ma ci sono molti soggetti che rispondono bene anche all'aura soprattutto con determinate molecole.
Ne parli col neurologo.
Cordiali saluti
considerata la frequenza degli attacchi sarebbe consigliabile una terapia di prevenzione anche se l'emicrania non è importante e spesso non si manifesta neppure. Le dico subito che in questi casi la prevenzione è molto più efficace sull'emicrania che sull'aura ma ci sono molti soggetti che rispondono bene anche all'aura soprattutto con determinate molecole.
Ne parli col neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
grazie della pronta risposta, ma quanto ai rischi di lesioni cerebrali legate alla ricorrenza dell'aura che cosa può dirmi? e ancora, compatibilmente con i limiti di un consulto a distanza, ritiene anche lei come il mio neurologo inutile risonanza cerebrale? ultima domanda, alternative "naturali" alle classiche molecole? la ringrazio ancora
grazie della pronta risposta, ma quanto ai rischi di lesioni cerebrali legate alla ricorrenza dell'aura che cosa può dirmi? e ancora, compatibilmente con i limiti di un consulto a distanza, ritiene anche lei come il mio neurologo inutile risonanza cerebrale? ultima domanda, alternative "naturali" alle classiche molecole? la ringrazio ancora
[#3]
Gentile Utente,
il rischio cerebrovascolare ischemico sembrerebbe aumentato nei soggetti con emicrania con aura, in misura maggiore però nelle giovani donne, particolarmente tra quelle che utilizzano contraccettivi orali e fumano.
Buona norma è tenere sotto controllo alcuni fattori di rischio modificabili come glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa ed effettuare attività fisica costante.
Sull'opportunità di una RM encefalica sarei favorevole.
Oltre i farmaci classici potrebbe essere utile anche il magnesio.
Cordialmente
il rischio cerebrovascolare ischemico sembrerebbe aumentato nei soggetti con emicrania con aura, in misura maggiore però nelle giovani donne, particolarmente tra quelle che utilizzano contraccettivi orali e fumano.
Buona norma è tenere sotto controllo alcuni fattori di rischio modificabili come glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa ed effettuare attività fisica costante.
Sull'opportunità di una RM encefalica sarei favorevole.
Oltre i farmaci classici potrebbe essere utile anche il magnesio.
Cordialmente
[#6]
Ex utente
gentile dottore,
se posso ancora abusare della sua disponibilità, vorrei porle alcune ultimissima questione, ben sapendo di non poter certo ottenere una risposta ultimativa.
mi pare di aver capito che per quanto riguarda l'eziopatogenesi dell'aura oftalmica, essa è pressoché sconosciuta, ma che sono in campo due diverse ipotesi esplicative: una vascolare, secondo la quale sarebbe il prodotto di spasmi a carico dei vasi cerebrali, e una più recente, di tipo neurochimico, che la riconduce a dei disturbi nel rilascio della serotonina. dopodiché ci sarebbe anche chi pensa che questi disturbi nel rilascio della serotonina, prima ancora dei vari ed eventuali triggers che possono scatenare l'emicrania, potrebbero essere all'origine di tali spasmi vascolari. è corretto?
vengo alla domanda. da uno dei neurologi da cui sono stato visitato mi è stato detto che con ecocolordopler carotideo e sovra-ortico normale è largamente improbabile che possa avere dei problemi vascolari a livello encefalico (certo una rm potrebbe fugare ogni dubbio...). con la mia storia personale di ansia e dap è possibile ipotizzare che l'aura sia l'ennesima somatizzazione? mi pare di aver capito che ci sarebbero delle evidenze statistiche che correlano emicrania oftalmica e disturbi d'ansia.
e, in ogni caso, la patologia di cui sono affetto è da valutarsi come grave, severa, ecc? grazie ancora
se posso ancora abusare della sua disponibilità, vorrei porle alcune ultimissima questione, ben sapendo di non poter certo ottenere una risposta ultimativa.
mi pare di aver capito che per quanto riguarda l'eziopatogenesi dell'aura oftalmica, essa è pressoché sconosciuta, ma che sono in campo due diverse ipotesi esplicative: una vascolare, secondo la quale sarebbe il prodotto di spasmi a carico dei vasi cerebrali, e una più recente, di tipo neurochimico, che la riconduce a dei disturbi nel rilascio della serotonina. dopodiché ci sarebbe anche chi pensa che questi disturbi nel rilascio della serotonina, prima ancora dei vari ed eventuali triggers che possono scatenare l'emicrania, potrebbero essere all'origine di tali spasmi vascolari. è corretto?
vengo alla domanda. da uno dei neurologi da cui sono stato visitato mi è stato detto che con ecocolordopler carotideo e sovra-ortico normale è largamente improbabile che possa avere dei problemi vascolari a livello encefalico (certo una rm potrebbe fugare ogni dubbio...). con la mia storia personale di ansia e dap è possibile ipotizzare che l'aura sia l'ennesima somatizzazione? mi pare di aver capito che ci sarebbero delle evidenze statistiche che correlano emicrania oftalmica e disturbi d'ansia.
e, in ogni caso, la patologia di cui sono affetto è da valutarsi come grave, severa, ecc? grazie ancora
[#7]
Gentile Utente,
escluderei che l'aura emicranica sia correlata a somatizzazione, è possibile però che lo stress e l'ansia la possano scatenare.
La Sua non è certamente una forma severa se ci fosse una stadiazione ufficiale che comunque per questo problema non è prevista.
Stia sereno.
Cordiali saluti
escluderei che l'aura emicranica sia correlata a somatizzazione, è possibile però che lo stress e l'ansia la possano scatenare.
La Sua non è certamente una forma severa se ci fosse una stadiazione ufficiale che comunque per questo problema non è prevista.
Stia sereno.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.6k visite dal 15/12/2011.
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Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.