Problemi neurologici
Buongiorno, ho 22 anni. Ho già scritto una volta su questo sito ma lo rifaccio perchè il caso è lo stesso ma i sintomi sembrano molto più gravi. Neanche una settimana fa durante una partita di calcio ho colpito fortemente il pallone (che viaggiava alto e ad una velocità importante) con la parte centrale della testa e non con la fronte: per intenderci è come se l'avessi colpito in verticale anzichè in orizzontale. Credo sia la prima, se non una delle rare, volta che è mi capitato, e proprio per questo la "sintomatologia" che ho vissuto durante e dopo la partita mi sta provocando più di una ansiosa preoccupazione. Come già sapevo, avendolo letto su Internet o saputo da altri, la sede dei neuroni motori è la corteccia motoria, che si trova proprio nella parte centrale alta della scatola cranica. Avendo letto, sempre su Internet, dei numerosi casi di SLA occorsi a calciatori (quasi sempre professionisti), ho potuto intuire che la degenerazione cerebrale dei motoneuroni parte, molto probabilmente, proprio dai continui impatti che avvengono tra la testa ed il pallone. Non a caso, a corredo di questa tesi, sono stati diversi gli studi che hanno provato a dimostrare quanto sia pericoloso, ben più ad esempio della Boxe, dove i traumi avvengono quasi sempre in orizzontale, giocare a calcio.
Aldilà delle spiegazioni scientifiche, le mie preoccupazioni nascono dal fatto che proprio successivamente alla partita ho avuto (e sto avendo) i seguenti problemi:
- deglutimento molto frequente, come se producessi saliva in continuazione ed appunto la deglutissi
- impacciamento verbale non grave, forse (spero) dettato più dallo stare spesso solo (e quindi non parlare con nessuno allenando poco la mente) e dalla crescente paura di balbettare nata dopo alcuni errori di linguaggio, casuali, fatti con gli amici
- sensazione di fastidio, di simil-lividura o dolore, proprio nella zona centrale del cranio dove si trova la corteccia motoria.
Per adesso i sintomi più rilevanti sono quelli che ho elencato. I quali, uniti alla concreta paura di restare paralizzato (come esordio e progresso della SLA o di qualsiasi altra malattia cerebrale degenerativa prevede), diventare stupido e quanto simile mi stanno provocando un'ansia immensa ed il rimpianto di aver fatto quel colpo di testa che sento pagherò oggi, tra 10 anni e per tutta la vita.
L'unica cosa che mi rassicura è la seguente domanda: Se mi preoccupo per un colpo di testa come quello che ho fatto, il quale comunque è molto pericoloso, allora il calcio dovrebbero abolirlo dato che questa possibilità può avvenire più e più volte durante una partita?
Scusandomi per la lunghezza del messaggio, spero possiate rispondere a questa mia domanda finale così come indicarmi se le mie preoccupazioni sono o meno fondate. Grazie davvero per l'attenzione.
Aldilà delle spiegazioni scientifiche, le mie preoccupazioni nascono dal fatto che proprio successivamente alla partita ho avuto (e sto avendo) i seguenti problemi:
- deglutimento molto frequente, come se producessi saliva in continuazione ed appunto la deglutissi
- impacciamento verbale non grave, forse (spero) dettato più dallo stare spesso solo (e quindi non parlare con nessuno allenando poco la mente) e dalla crescente paura di balbettare nata dopo alcuni errori di linguaggio, casuali, fatti con gli amici
- sensazione di fastidio, di simil-lividura o dolore, proprio nella zona centrale del cranio dove si trova la corteccia motoria.
Per adesso i sintomi più rilevanti sono quelli che ho elencato. I quali, uniti alla concreta paura di restare paralizzato (come esordio e progresso della SLA o di qualsiasi altra malattia cerebrale degenerativa prevede), diventare stupido e quanto simile mi stanno provocando un'ansia immensa ed il rimpianto di aver fatto quel colpo di testa che sento pagherò oggi, tra 10 anni e per tutta la vita.
L'unica cosa che mi rassicura è la seguente domanda: Se mi preoccupo per un colpo di testa come quello che ho fatto, il quale comunque è molto pericoloso, allora il calcio dovrebbero abolirlo dato che questa possibilità può avvenire più e più volte durante una partita?
Scusandomi per la lunghezza del messaggio, spero possiate rispondere a questa mia domanda finale così come indicarmi se le mie preoccupazioni sono o meno fondate. Grazie davvero per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
le Sue preoccupazioni sono infondate, un colpo di testa al pallone in qualsiasi direzione venga dato non provoca nessuna malattia degenerativa nemmeno in futuro. Lei ha le stesse probabilità della popolazione generale, come le potrei avere io che non gioco al calcio. Pertanto si tranquillizzi e non ci pensi più.
In relazione agli altri sintomi, alla Sua giovane età, la causa di gran lunga più frequente è l'ansia.
Cordiali saluti
le Sue preoccupazioni sono infondate, un colpo di testa al pallone in qualsiasi direzione venga dato non provoca nessuna malattia degenerativa nemmeno in futuro. Lei ha le stesse probabilità della popolazione generale, come le potrei avere io che non gioco al calcio. Pertanto si tranquillizzi e non ci pensi più.
In relazione agli altri sintomi, alla Sua giovane età, la causa di gran lunga più frequente è l'ansia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Le sue rinnovate rassicurazioni non possono che farmi piacere, ma allora le chiedo: è sicuro che il deglutimento costante e forse eccessivo sia dovuto soltanto a fattori ansiosi?? Crede davvero che abbia potuto somatizzare in 2 giorni un processo del genere soltanto per le paure che ho o meno? La paura di balbettare è cosa recentissima, mentre altre quali appunto la degenerazione cerebrale le ho iniziate ad avere poco tempo fa ma senza collegarle a concreti riscontri fisici che non ho mai avuto.
Le ribadisco il discorso perchè davvero non riesco a capacitarmi di questo deglutimento continuo, dato, inoltre, che a volte sento come una sorta di fastidiosa fitta intracranica proprio nella zona fronto-temporale "colpita". Forse sarò preso proprio da una fuorviante immaginazione ansiosa, ma non è possibile che l'impatto "verticale" col pallone abbia portato o ad un mini-trauma/ematoma interno o, peggio ancora, ad una sorta di danno a livello neuronale all'interno della corteccia motoria??
Mi scuso vivamente per questo ossessivo domandare, ma essendo l'unico portale dove poter consultarsi (per quanto possa essere dettagliato) con un esperto non posso fare altrimenti per cercare risposte e soprattutto rassicurazioni. Grazie ancora.
Le ribadisco il discorso perchè davvero non riesco a capacitarmi di questo deglutimento continuo, dato, inoltre, che a volte sento come una sorta di fastidiosa fitta intracranica proprio nella zona fronto-temporale "colpita". Forse sarò preso proprio da una fuorviante immaginazione ansiosa, ma non è possibile che l'impatto "verticale" col pallone abbia portato o ad un mini-trauma/ematoma interno o, peggio ancora, ad una sorta di danno a livello neuronale all'interno della corteccia motoria??
Mi scuso vivamente per questo ossessivo domandare, ma essendo l'unico portale dove poter consultarsi (per quanto possa essere dettagliato) con un esperto non posso fare altrimenti per cercare risposte e soprattutto rassicurazioni. Grazie ancora.
[#4]
Ex utente
Farò come mi suggerisce, però insisto soltanto nel ribadirle il sintomo del deglutimento continuo citato in precedenza ed aggiungere che le fitte, soprattutto quando tocco la zona cranica descritte, pare stiano aumentando ed in maniera via via più fastidiosa: ho come la sensazione che dentro la testa qualcosa - ipoteticamente qualche vaso sanguigno - si sia rotto o stia per rompersi, insomma una sorta di aneurisma.
Domattina mi recherò dal medico di famiglia per chiedere ulteriore consulto ed, eventualmente, prenotare una visita neurologica. Le chiedo, però, di darmi ulteriori informazioni sulle sensazioni che le ho appena scritto per capire se una sintomatologia del genere è conforme non solo a malattie degenerative (come già mi ha detto che non è) ma anche ad aneurismi, ematomi interni o quant'altro simile. Mi perdoni se le do l'impressione di essere uno di quegli utenti che domandano ad oltranza senza darsi pace, perchè non mi comporterò così. Grazie ancora.
Domattina mi recherò dal medico di famiglia per chiedere ulteriore consulto ed, eventualmente, prenotare una visita neurologica. Le chiedo, però, di darmi ulteriori informazioni sulle sensazioni che le ho appena scritto per capire se una sintomatologia del genere è conforme non solo a malattie degenerative (come già mi ha detto che non è) ma anche ad aneurismi, ematomi interni o quant'altro simile. Mi perdoni se le do l'impressione di essere uno di quegli utenti che domandano ad oltranza senza darsi pace, perchè non mi comporterò così. Grazie ancora.
[#5]
Gentile Utente,
le fitte dolorose alla testa che aumentano con la pressione esterna non sono preoccupanti e possono indicare anche una banale cefalea trafittiva. Per il resto non è possibile dare delle valutazioni a distanza. Se vuole può farmi sapere cosa Le dirà il Suo medico curante.
Cordialità
le fitte dolorose alla testa che aumentano con la pressione esterna non sono preoccupanti e possono indicare anche una banale cefalea trafittiva. Per il resto non è possibile dare delle valutazioni a distanza. Se vuole può farmi sapere cosa Le dirà il Suo medico curante.
Cordialità
[#6]
Ex utente
Gentile Dottore,
le riscrivo dopo essermi consultato, stamattina, con il medico di famiglia.
Al termine di una breve serie di semplici esercizi quali lo stringere e l'aprire gli occhi, toccare (stando seduto) il ginocchio sinistro con il tallone del piede destro e viceversa e non ricordo cosa più, dopo avergli riferito i sintomi/le sensazioni che ho elencato anche a lei qui sopra mi è stata prescritta una risonanza magnetica da non compiere subito ma tra circa una settimana per capire se si possa trattare di stillicidio o comunque vedere se la situazione peggiora. Non escludendo, il medico, un'ipotetica questione d'ansietà, domani lo rivedrò per certificare il tutto e provvedere poi io all'effettuazione della risonanza.
Intanto i sintomi, ed appunto le sensazioni, restano più o meno sempre le stesse e mi causano le già citate preoccupazioni. Quando mi sveglio al mattino sembra tutto scomparso, poi se capita, ad esempio, che alzo il tono della voce per rabbia o premo col dito nella zona interessata sento davvero come una sorta di rottura interna, alla stessa maniera di un uovo che si sta rompendo ma ancora deve schiudersi. Purtroppo sembreranno sensazioni banali, certamente non per lei che le affronta per mestiere ma per me che sono sempre stato integrissimo in tutto il corpo, ma con tutta l'incompetenza del caso ho davvero paura che si possa (o ci sia già) qualche complicazione a livello vascolare e che la situazione possa peggiorare gravemente da un momento all'altro. Spero lei possa provare a capire la mia situazione a distanza e a ridirmi, anche per l'ennesima volta, che le mie sensazioni sono soprattutto frutto di una semplice cefalea e che di aneurismi o quant'altro che ho citato non se ne possa parlare quantomeno adesso (le ricordo che l'impatto citato nel primo messaggio è avvenuto 2 settimane fa e paradossalmente ho rigiocato di nuovo a calcio lunedì scorso, ma i sintomi sono rimasti gli stessi prima e dopo). Grazie per la risposta.
le riscrivo dopo essermi consultato, stamattina, con il medico di famiglia.
Al termine di una breve serie di semplici esercizi quali lo stringere e l'aprire gli occhi, toccare (stando seduto) il ginocchio sinistro con il tallone del piede destro e viceversa e non ricordo cosa più, dopo avergli riferito i sintomi/le sensazioni che ho elencato anche a lei qui sopra mi è stata prescritta una risonanza magnetica da non compiere subito ma tra circa una settimana per capire se si possa trattare di stillicidio o comunque vedere se la situazione peggiora. Non escludendo, il medico, un'ipotetica questione d'ansietà, domani lo rivedrò per certificare il tutto e provvedere poi io all'effettuazione della risonanza.
Intanto i sintomi, ed appunto le sensazioni, restano più o meno sempre le stesse e mi causano le già citate preoccupazioni. Quando mi sveglio al mattino sembra tutto scomparso, poi se capita, ad esempio, che alzo il tono della voce per rabbia o premo col dito nella zona interessata sento davvero come una sorta di rottura interna, alla stessa maniera di un uovo che si sta rompendo ma ancora deve schiudersi. Purtroppo sembreranno sensazioni banali, certamente non per lei che le affronta per mestiere ma per me che sono sempre stato integrissimo in tutto il corpo, ma con tutta l'incompetenza del caso ho davvero paura che si possa (o ci sia già) qualche complicazione a livello vascolare e che la situazione possa peggiorare gravemente da un momento all'altro. Spero lei possa provare a capire la mia situazione a distanza e a ridirmi, anche per l'ennesima volta, che le mie sensazioni sono soprattutto frutto di una semplice cefalea e che di aneurismi o quant'altro che ho citato non se ne possa parlare quantomeno adesso (le ricordo che l'impatto citato nel primo messaggio è avvenuto 2 settimane fa e paradossalmente ho rigiocato di nuovo a calcio lunedì scorso, ma i sintomi sono rimasti gli stessi prima e dopo). Grazie per la risposta.
[#8]
Ex utente
Gentile Dottore,
oggi ho incontrato, come previsto, il dottore e mi ha prescritto una risonanza magnetica all'encefalo, consigliandomi di aspettare ancora 3-4 giorni prima di andare ad effettuarla.
Essendo, con più di un rimpianto per la "situazione" attuale, totalmente avaro di conoscenze ospedaliere e quant'altro, sa dirmi dove posso andare ad effettuarla? O meglio, potrebbe dirmi le differenze che ci sono (soprattutto economiche) tra l'effettuarla da un privato o all'ASL? Il Dottore mi ha parlato di un privato, ma non conoscendo il prezzo medio per una visita del genere attendo ancora a contattarlo.
Grazie
oggi ho incontrato, come previsto, il dottore e mi ha prescritto una risonanza magnetica all'encefalo, consigliandomi di aspettare ancora 3-4 giorni prima di andare ad effettuarla.
Essendo, con più di un rimpianto per la "situazione" attuale, totalmente avaro di conoscenze ospedaliere e quant'altro, sa dirmi dove posso andare ad effettuarla? O meglio, potrebbe dirmi le differenze che ci sono (soprattutto economiche) tra l'effettuarla da un privato o all'ASL? Il Dottore mi ha parlato di un privato, ma non conoscendo il prezzo medio per una visita del genere attendo ancora a contattarlo.
Grazie
[#9]
Gentile Utente,
all'ASL pagherebbe solo il ticket o nulla se è esente. Dal privato, se convenzionato ha lo stesso trattamento dell'ASL, se non convenzionato paga l'esame interamente ed il costo è variabile tra i vari ambulatori.
Questo in linea generale, infatti possono esserci delle varianti regionali che non conosco.
Cordialmente
all'ASL pagherebbe solo il ticket o nulla se è esente. Dal privato, se convenzionato ha lo stesso trattamento dell'ASL, se non convenzionato paga l'esame interamente ed il costo è variabile tra i vari ambulatori.
Questo in linea generale, infatti possono esserci delle varianti regionali che non conosco.
Cordialmente
[#10]
Ex utente
La ringrazio per l'informazione, ho chiesto anche alla madre di un amico che lavora in uno studio medico e mi ha fornito diversi nomi che contatterò in questi giorni.
Nel frattempo l'ansia non si placa. Girovagando, come solito, su internet, cercando di trovare la sintomatologia più vicina ai "disturbi" che provo, ho finito per convincermi (in senso metaforico, in attesa ovviamente della visita) che quello che può essermi successo è un ematoma subdurale cronico. Non avendo avuto alcuna sintomatologia grave ma soltanto frequenti (ora quasi del tutto affievolitesi) fitte alla testa alla maniera di una cefalea, deglutimento continuo e rare difficoltà di linguaggio verbale, la mia vera preoccupazione sta nel non essere andato subito (la sera stessa della partita) a farmi una TAC ed aver consentito quindi lo sviluppo/attuale mantenimento dell'ematoma interno che può aver compresso il cervello per troppo tempo (sono passate quasi 2 settimane) e dato inizio a qualche forma di demenza irreversibile. Non mi prenda per pazzo o imparanoiato, le chiedo soltanto di darmi anche stavolta ulteriori informazioni a riguardo. Grazie mille
Nel frattempo l'ansia non si placa. Girovagando, come solito, su internet, cercando di trovare la sintomatologia più vicina ai "disturbi" che provo, ho finito per convincermi (in senso metaforico, in attesa ovviamente della visita) che quello che può essermi successo è un ematoma subdurale cronico. Non avendo avuto alcuna sintomatologia grave ma soltanto frequenti (ora quasi del tutto affievolitesi) fitte alla testa alla maniera di una cefalea, deglutimento continuo e rare difficoltà di linguaggio verbale, la mia vera preoccupazione sta nel non essere andato subito (la sera stessa della partita) a farmi una TAC ed aver consentito quindi lo sviluppo/attuale mantenimento dell'ematoma interno che può aver compresso il cervello per troppo tempo (sono passate quasi 2 settimane) e dato inizio a qualche forma di demenza irreversibile. Non mi prenda per pazzo o imparanoiato, le chiedo soltanto di darmi anche stavolta ulteriori informazioni a riguardo. Grazie mille
[#11]
Gentile Utente,
non pensi a queste situazioni e stia sereno.
Inoltre le rassicurazioni lo tranquillizzano per qualche ora o qualche giorno, poi ritornano le paure. Se questa situazione dovesse protrarsi sarebbe opportuno che consultasse uno psicologo o uno psichiatra.
Cordialità
non pensi a queste situazioni e stia sereno.
Inoltre le rassicurazioni lo tranquillizzano per qualche ora o qualche giorno, poi ritornano le paure. Se questa situazione dovesse protrarsi sarebbe opportuno che consultasse uno psicologo o uno psichiatra.
Cordialità
[#12]
Ex utente
E' vero che me l'ha già spiegato che qualsiasi colpo (ed in qualsiasi direzione) sia sottoposto il capo non vi è possibilità di malattie degenerative. Le ho chiesto di nuovo se si possa includere tra le ipotesi quella dell'ematoma subdurale cronico perchè oggettivamente mi sembra quella più vicina alla mia situazione.
Vorrei soltanto capire (e mi creda che se me lo ribadisce lo farò diventare principio fino al giorno della visita) se può essersi configurato o si possa configurare un quadro clinico tra tutti quelli che le ho citato nei vari messaggi oppure sono da escludere tutti categoricamente. Posso totalmente stare sereno che non vi è/sarà alcun minimo principio di demenza o malattie degenerative a causa di questo evento? Quando leggo di demenza causata da complicazioni vascolari, non potrebbe essere realmente accaduto che la "botta" che ho preso alla testa possa aver provocato conseguenze quali quelle descritte nel mio penultimo messaggio?
Mi perdoni se insisto, è normale che dopo l'accaduto ogni minima "assenza" fisica o verbale mi provochi ansie e paure, però se le ripeto stavolta (per l'ultima volta) queste domande lo faccio anche per conoscenza personale dato che io, come tanti altri utenti, a quanto pare ci buttiamo in pasto a informazioni virtuali che assecondiamo facilmente.
La ringrazio sentitamente per la pazienza.
Vorrei soltanto capire (e mi creda che se me lo ribadisce lo farò diventare principio fino al giorno della visita) se può essersi configurato o si possa configurare un quadro clinico tra tutti quelli che le ho citato nei vari messaggi oppure sono da escludere tutti categoricamente. Posso totalmente stare sereno che non vi è/sarà alcun minimo principio di demenza o malattie degenerative a causa di questo evento? Quando leggo di demenza causata da complicazioni vascolari, non potrebbe essere realmente accaduto che la "botta" che ho preso alla testa possa aver provocato conseguenze quali quelle descritte nel mio penultimo messaggio?
Mi perdoni se insisto, è normale che dopo l'accaduto ogni minima "assenza" fisica o verbale mi provochi ansie e paure, però se le ripeto stavolta (per l'ultima volta) queste domande lo faccio anche per conoscenza personale dato che io, come tanti altri utenti, a quanto pare ci buttiamo in pasto a informazioni virtuali che assecondiamo facilmente.
La ringrazio sentitamente per la pazienza.
[#14]
Ex utente
In attesa di questa fatidica visita, cercherò maturamente di fare quanto più possibile tesoro delle sue rassicurazioni. Purtroppo per la giovane età che ho e la mia facile caduta nei rimpianti (causa scarsa attenzione nella vita in generale) tutto ciò che prima dell'accaduto non "subivo", e che ora mi sta provocando degli inaccettabili fastidi come questo deglutimento frequente, non fa altro che continuare a farmi pensare al peggio. Ringraziandola ancora per la pazienza e le risposte, la rimando all'esito dell'incontro che cercherò di effettuare lunedì.
[#16]
Ex utente
So che sembrerà ripetitivo ed anche un pò ridicolo farlo, ma non riesco a non condividerle le sensazioni che sto provando in questo momento nonostante debba ancora fare la visita. Il ricordo di quell'impatto mi sta tormentando: ogni errore di linguaggio verbale, ogni strano movimento fisico ed ogni strana sensazione che provo dentro la testa lo rapporto inevitabilmente a quello. L'idea di aver colpito, con la zona frontale/parietale, quasi a peso morto un pallone di 4-500 grammi che, venendo dall'alto e ad una certa velocità, pesava almeno il doppio al momento dell'impatto, continua a farmi venire pianti e rimpianti. Le sue rassicurazioni voglio e devo ascoltarle, ma ripensando alle ultime due settimane (partendo dalla sera dell'evento) mi sembra stia succedendo proprio qualcuno di quei decorsi degenerativi tipo demenza-vascolare che ansiosamente ho letto (e assecondato) girovagando su Internet. E, preso dal panico, non riesco proprio a credere che sia soltanto un fatto ansioso-mentale (la mente può arrivare a riprodurre tanto secondo lei?). Questa preoccupata convinzione, dettata ovviamente ancora da paure che riscontri reali, si insinua nella mente ripensando all'ordine cronologico dei "sintomi" che ho avuto e che le riassumo (ostinatamente) di seguito, richiedendole soltanto se davvero lei è convinto che alla base di tutto possa esserci l'ansia o, perchè no, possa ipoteticamente esserci invece qualche problema intracranico:
Impatto col pallone -> nessun problema riscontrato durante e post-partita, soltanto ricordo della botta presa a fine gara -> La sera stessa uscita con gli amici e nessun problema (o almeno così ricordo) fisico, di linguaggio o altro avvertito.
Passano 2-3 giorni -> parlando con un amico commetto errori di linguaggio, come fossero improvvisi episodi di balbuzie. Probabilmente (spero) la preoccupazione, collegata al ricordo ossessivo del colpo di testa, riproduce la paura di balbettare in maniera progressiva -> Inizio deglutimento frequente: aumento del timore psicologico dato che, qualsiasi paura abbia mai avuto nella vita, mai ho avuto fastidi fisici simili.
Passano altri 2-3 giorni -> Ancora deglutimento continuo e inizio fitte alla testa, alla maniera di una vetrina colpita violentemente ma che non si è rotta: quando parlo, urlo o sforzo sento proprio delle sensazioni simili (pressione sul cuoio capelluto incluso).
Trascorrono altri giorni ed alle sensazione elencate sopra, si aggiungono sporadici episodi di improvvisa debolezza muscolare, stanchezza mentale (dovuta sempre ai fastidi avvertiti nel parlare). Intanto la preoccupazione resta e le difficoltà verbali sembrano aumentare, nel parlare mi sembra che si muova il cervello o comunque che vi sia dell'aria al suo interno: non è facile spiegarlo ma è come se vibrasse la testa quando parlo e quindi preferisco stare zitto, come faccio tutt'ora nell'ansia generale. Così si arriva ai giorni recenti, dove si aggiunge anche la sensazione di "microesplosioni" craniche, come se si stesse rompendo qualcosa all'interno.
Ribadisco che tutto questo sembrerà ridicolo, ma preferisco confidarle almeno a lei (ed al dottore cui parlerò domani) quello che sto vivendo che tenermele dentro, perchè alle preoccupazioni sopracitate si aggiunge il fatto che a mia madre non ho detto niente di tutto ciò e non vorrei che si tratti di qualche grave malattia: non me lo perdonerei mai dato che mi ha sempre avvertito sullo stare attento giocando a calcio ed è per questo che adesso sto così male.
Impatto col pallone -> nessun problema riscontrato durante e post-partita, soltanto ricordo della botta presa a fine gara -> La sera stessa uscita con gli amici e nessun problema (o almeno così ricordo) fisico, di linguaggio o altro avvertito.
Passano 2-3 giorni -> parlando con un amico commetto errori di linguaggio, come fossero improvvisi episodi di balbuzie. Probabilmente (spero) la preoccupazione, collegata al ricordo ossessivo del colpo di testa, riproduce la paura di balbettare in maniera progressiva -> Inizio deglutimento frequente: aumento del timore psicologico dato che, qualsiasi paura abbia mai avuto nella vita, mai ho avuto fastidi fisici simili.
Passano altri 2-3 giorni -> Ancora deglutimento continuo e inizio fitte alla testa, alla maniera di una vetrina colpita violentemente ma che non si è rotta: quando parlo, urlo o sforzo sento proprio delle sensazioni simili (pressione sul cuoio capelluto incluso).
Trascorrono altri giorni ed alle sensazione elencate sopra, si aggiungono sporadici episodi di improvvisa debolezza muscolare, stanchezza mentale (dovuta sempre ai fastidi avvertiti nel parlare). Intanto la preoccupazione resta e le difficoltà verbali sembrano aumentare, nel parlare mi sembra che si muova il cervello o comunque che vi sia dell'aria al suo interno: non è facile spiegarlo ma è come se vibrasse la testa quando parlo e quindi preferisco stare zitto, come faccio tutt'ora nell'ansia generale. Così si arriva ai giorni recenti, dove si aggiunge anche la sensazione di "microesplosioni" craniche, come se si stesse rompendo qualcosa all'interno.
Ribadisco che tutto questo sembrerà ridicolo, ma preferisco confidarle almeno a lei (ed al dottore cui parlerò domani) quello che sto vivendo che tenermele dentro, perchè alle preoccupazioni sopracitate si aggiunge il fatto che a mia madre non ho detto niente di tutto ciò e non vorrei che si tratti di qualche grave malattia: non me lo perdonerei mai dato che mi ha sempre avvertito sullo stare attento giocando a calcio ed è per questo che adesso sto così male.
[#17]
Gentile Utente,
Nessuna demenza vascolare può insorgere in seguito ad un colpo di testa col pallone.
Non so se Lei segue il calcio di Serie A. Qualche anno fa Chivu, giocatore dell'Inter, in seguito a forte trauma cranico (non col pallone) ma con un giocatore, con perdita di coscienza, ha riportato una frattura cranica importante ed è stato operato. Ora gioca nuovamente a livello agonistico e professionistico e non ha nessuna malattia degenerativa. Quindi stia sereno.
Buona serata
Nessuna demenza vascolare può insorgere in seguito ad un colpo di testa col pallone.
Non so se Lei segue il calcio di Serie A. Qualche anno fa Chivu, giocatore dell'Inter, in seguito a forte trauma cranico (non col pallone) ma con un giocatore, con perdita di coscienza, ha riportato una frattura cranica importante ed è stato operato. Ora gioca nuovamente a livello agonistico e professionistico e non ha nessuna malattia degenerativa. Quindi stia sereno.
Buona serata
[#18]
Ex utente
Gentile Dottore, oggi non sono andato ad effettuare la risonanza magnetica prescritta dal mio medico di fiducia ma, spinto soprattutto dall'inesperienza, ho provato ad andare direttamente al Pronto Soccorso per vedere se mi facevano una TAC. Spiegate brevemente le sensazioni agli operatori di turno, mi è stato detto che non mostrando io segni di squilibrio posturale, linguistico e quant'altro non era necessario che mi sottoponessi ad un esame del genere ("dove i raggi sono molto forti e alla tua età puoi farne a meno") ma mi rivolgessi direttamente ad un neurologo.
Preso atto del consiglio, sono tornato a casa cosciente che domattina (dopo un esame universitario) andrò all'ASL e chiederò direttamente consulto lì al reparto di Neurologia. Per la RM, invece, mi regolerò (e cercherò di effettuarla) immediatamente o il giorno dopo l'incontro all'ASL.
Riguardo al discorso di Chivu sono d'accordo con quello che dice ed infatti in questo momento di ansia perenne rappresenta per me motivo di fiducia e allo stesso tempo altra preoccupazione. Aldilà dell'impatto gravissimo, va detto che a Chivu fu subito effettuata una TAC per escludere/operare le lesioni subite, tra cui proprio la caduta di frammenti di ossa sul cervello. Io, invece, sempre in un ipotetica diagnosi di trauma cranico, ho lasciato andare le cose senza fare alcun controllo e nel frattempo ho avvertito/sono maturati sintomi che non avevo mai avuto prima in vita mia quali appunto le fitte e i fastidi alla testa nella zona colpita, il deglutimento continuo, gli sporadici impacci verbali ed ora la paura di non riuscire a tenere ferme le braccia e una sensazione di tensione alle braccia stesse. Le preoccupazioni stanno aumentando a dismisura, cerco di pensare positivo ma delle sole rassicurazioni verbali non riesco a farne un principio da imporre alle paure stesse: a maggior ragione se leggo di casi di Parkinson anche a 23 anni. Se non la infastidisce, mi chiarisca soltanto se l'ansia può davvero "simulare" anche tensioni, tremori alle braccia e quant'altro di già citato, perchè se cosi fosse davvero inizierei a ridurre i timori: quello che mi basterebbe davvero sapere è se questi miei problemi sono dettati da danni neurologici o soltanto psicologici, perchè nel secondo caso sicuramente mi metterei (prima o poi) l'anima in pace. Grazie mille.
Preso atto del consiglio, sono tornato a casa cosciente che domattina (dopo un esame universitario) andrò all'ASL e chiederò direttamente consulto lì al reparto di Neurologia. Per la RM, invece, mi regolerò (e cercherò di effettuarla) immediatamente o il giorno dopo l'incontro all'ASL.
Riguardo al discorso di Chivu sono d'accordo con quello che dice ed infatti in questo momento di ansia perenne rappresenta per me motivo di fiducia e allo stesso tempo altra preoccupazione. Aldilà dell'impatto gravissimo, va detto che a Chivu fu subito effettuata una TAC per escludere/operare le lesioni subite, tra cui proprio la caduta di frammenti di ossa sul cervello. Io, invece, sempre in un ipotetica diagnosi di trauma cranico, ho lasciato andare le cose senza fare alcun controllo e nel frattempo ho avvertito/sono maturati sintomi che non avevo mai avuto prima in vita mia quali appunto le fitte e i fastidi alla testa nella zona colpita, il deglutimento continuo, gli sporadici impacci verbali ed ora la paura di non riuscire a tenere ferme le braccia e una sensazione di tensione alle braccia stesse. Le preoccupazioni stanno aumentando a dismisura, cerco di pensare positivo ma delle sole rassicurazioni verbali non riesco a farne un principio da imporre alle paure stesse: a maggior ragione se leggo di casi di Parkinson anche a 23 anni. Se non la infastidisce, mi chiarisca soltanto se l'ansia può davvero "simulare" anche tensioni, tremori alle braccia e quant'altro di già citato, perchè se cosi fosse davvero inizierei a ridurre i timori: quello che mi basterebbe davvero sapere è se questi miei problemi sono dettati da danni neurologici o soltanto psicologici, perchè nel secondo caso sicuramente mi metterei (prima o poi) l'anima in pace. Grazie mille.
[#20]
Ex utente
E allora che le devo dire, RM dall'esito positivo permettendo prima o poi avrò la maturità di non interpretare ogni attuale sensazione strana come sintomo di chissà quale grave malattia post-colpo di testa. Probabilmente se avessi fatto un colpo di testa simile da piccolo non avrei pensato minimamente a nulla, nella totale e giusta incoscienza del caso: tra l'altro a ripensarci io di colpi alla testa molto forti ne ho avuti diversi, sempre da piccolo, sia alla nuca che alla fronte ma non ci ho mai messo il pensiero. E probabilmente, nella eventuale spiegazione di certe sensazioni, forse qualcosa si potrebbe ricondurre anche a questo.
Comunque domani spero di riuscire a consultarmi con chi di dovere e, se ritenuto necessario anche da loro, effettuare questa RM encefalo. Una cosa è certa: qualora si trattasse davvero unicamente di ansia non prenderò la minima medicina per curarne i sintomi, dato che ne sono totalmente restio e non le ho mai prese in vita mia. Grazie ancora per la pazienza, le scrivo appena ho novità.
Comunque domani spero di riuscire a consultarmi con chi di dovere e, se ritenuto necessario anche da loro, effettuare questa RM encefalo. Una cosa è certa: qualora si trattasse davvero unicamente di ansia non prenderò la minima medicina per curarne i sintomi, dato che ne sono totalmente restio e non le ho mai prese in vita mia. Grazie ancora per la pazienza, le scrivo appena ho novità.
[#21]
Ex utente
Dottore, aldilà del mio ultimo messaggio e della RM encefalica che ancora devo fare, rileggevo i vari messaggi scambiati. Lei mi ha detto che qualsiasi colpo di testa venga dato ed in qualsiasi direzione non provoca nessuna malattia degenerativa: è stato sincero o l'ha fatto soltanto per rassicurarmi? Mi creda l'autodiagnosi mi sto rendendo conto che è una delle cose più pericolose che una persona preoccupata possa fare, ma non posso placare le mie ansie mentendomi sul fatto che questo trauma cranico (dopo il quale, oggi, ho riavuto fitte forti alla zona colpita e sensazione di tensione all'apparato dentale) non avrà la minima conseguenza. E' un incubo pensare che abbia preso 1kg di pallone proprio sulla zona dei motoneuroni: come posso affrontare tranquillamente il futuro se potrei appunto degenerare (cosa che le chiedo di smentirmi o meno con davvero il massimo della sincerità) motoriamente nei prossimi 2, 5, 10 o 15 anni?? Le chiedo cortesemente di rispondermi, perchè voglio anche credere fortemente che adesso la mia sia una forte cefalea causata da ansia e via dicendo, ma domani? Grazie
[#22]
Le confermo che un colpo di testa al pallone non ha mai provocato malattie degenerative cerebrali.
Cosa sarà di noi tra 5-10-15 anni nessuno lo può sapere, Lei ha le stesse probabilità che ha la popolazione generale di contrarre malattie in senso generale.
Buonanotte
Cosa sarà di noi tra 5-10-15 anni nessuno lo può sapere, Lei ha le stesse probabilità che ha la popolazione generale di contrarre malattie in senso generale.
Buonanotte
[#23]
Ex utente
E' duro ed allo stesso tempo doveroso crederLe, potrei dimenticare tutto già da domani ma questo tarlo del collegamento "trauma cranico zona corteccia-SLA" non riesco a togliermelo. Non riesco a togliermelo perchè Lei, sicuramente molto più di me, avrà letto le voci, gli studi, gli approfondimenti fatti proprio sulla relazione tra colpi di testa e SLA nel mondo del calcio. Non è stata ancora definita una tesi scientifica a riguardo, ma non basta molto per intuire che se viene meno tutto il sistema motorio (e spesso nei calciatori) è perchè viene sollecitata continuamente la corteccia cerebrale a traumi cranici quasi sempre di lieve entità: si tratta comunque di 500gr-1kg sfera rotonda in testa, che si distribuisce quindi su tutto il cervello. Per questo non mi dò pace, perchè è normale che adesso non mi possa accadere niente, non sono passate neanche 3 settimane, ma il problema è che non riesco a fissarmi quell'idea che mi placherebbe completamente: ovvero che questo trauma cranico non contribuirà assolutamente in un eventuale sviluppo della patologia. Questo è il motivo per cui le ho posto per la 18a volta (e mi scuso) la domanda.. Lei da Neurologo mi sta quindi dicendo di dimenticare assolutamente questo episodio e di legare sia questi timori per il futuro che i dolori attuali ad un'ansia (ossessiva) da dover curare con uno psichiatria/psicologo, giusto?? Mandato quest'altro messaggio, non ne invierò altri e la rimando (sperando che prima risponda) alle novità sulla RM. Grazie mille e buonanotte.
[#24]
Gentile Utente,
io mi riferisco ad un singolo colpo di testa, non ad anni di microtraumi (comunque i calciatori, e sono migliaia, questi problemi non se li pongono).
Fatta la RM encefalo, se negativa, come penso e spero, dovrebbe curare il lato psichico del problema.
Buon pomeriggio
io mi riferisco ad un singolo colpo di testa, non ad anni di microtraumi (comunque i calciatori, e sono migliaia, questi problemi non se li pongono).
Fatta la RM encefalo, se negativa, come penso e spero, dovrebbe curare il lato psichico del problema.
Buon pomeriggio
[#25]
Ex utente
Gentile Dottore, le riscrivo senza ancora avere effettuato la RM perchè, essendo totalmente inesperto a riguardo, stavo vedendo su Internet il prezzo medio di una visita. Credendo potessi cavarmela (non so se già gliel'ho detto, ma della mia situazione non ho riferito nulla ai genitori) con 60-70 euro, leggo che un privato ne prende sui 250-300 mentre con il ticket se ne pagano solo 37. Potrebbe spiegarmi cos'è il ticket (più o meno ho capito che si tratta di una tassa che pagano i cittadini come contributo al Sistema Sanitario Nazionale) e cosa devo fare per ottenerlo?? Spero riesca a rispondermi entro stasera perchè noto, magari sempre per cause ansiose, che le difficoltà di linguaggio, di ragionamento ed in generale discorsive stanno apparendo più frequentemente (probabilmente, spero, dovute al fatto che lo sbaglio verbale mi provoca paura e quindi cerco di trovare spesso la frase perfetta). Grazie mille
[#27]
Ex utente
Si questo lo sapevo (intendo solo il dover esser munito di ricetta del medico), tant'è che ho ancora la ricetta del medico risalente a giovedì scorso. Vorrei capire soltanto come regolarmi: che vuol dire convenzionata? Ovvero, per esempio, se accetta le ricette del mio dottore? E nel caso pagherei quindi la quota "Ticket"?? Mi scusi per le paure, prima, e per le domande, adesso, abbastanza stupide, noto sorridentemente che ormai mi saluta ad ogni messaggio che le mando. Grazie per la risposta
[#29]
Ex utente
Guardando il foglio (bianco-rosso) della ricetta posso intuire sia appunto questo il "Ticket" convenzionato. Comunque chiederò stesso domattina, telefonicamente, al Centro di turno al quale mi rivolgerò per la visita. Grazie per la pazienza, sono un (ancora ipotetico) paziente alle prime armi. A risentirla
[#30]
Ex utente
Gentile Dottore, stamattina ho telefonato al Centro dove andrò ad effettuare la visita e la data disponibile più vicina era quella del 10 Gennaio 2012, che ho prenotato. Il costo della visita, previa illustrazione del ticket sanitario, ammonterà sui 60 euro. Nel frattempo ho sentito lo psicoterapeuta con cui mi sto confrontando, ovviamente per altri motivi, da un mese a questa parte, col quale parlerò anche di quest'ansia che sono sicuro dovrò tenere a bada per il resto della vita, dato che il vero trauma che sto riscontrando è soprattutto psicologico: ho già capito, anche sentendo lei, che o mi metto l'anima in pace (accettando il fatto abbastanza scontato, ma non per me che sono già ansioso/ipocondriaco di mio, che non vi sia il minimo riscontro tra UN colpo di testa e l'eventuale sviluppo di malattie degenerative in futuro) o mi metto l'anima in pace (accentando pure, qualora possa essere certificato come un fattore tra tanti come letto su Internet, che può darsi che prima o poi mi ammalerò gravemente e quindi comunque è inevitabile la cosa perchè rimedi non esistono).
L'unica cosa che volevo riferirle, prima di congedarla (a meno di ulteriori preoccupanti sensazioni fisiche) per gli auguri, è uno strano formicolio che da ieri sera sento al mignolo sinistro, come se il sangue stesse pulsando un pò più forte. Per il resto la mia vera, attuale, preoccupazione è sempre (l'apparente?) difficoltà di eloquio, ovvero il commettere errori di linguaggio o discorso spero dettati sempre dall'ansia e dalla ricerca del perfezionismo verbale per tenere spente le paure di deficit cognitivi o quant'altro. Aspettando sue risposte (ironicamente spero lunghe) e ringraziandola per la pazienza ed il servizio offerto, le auguro un Buon Natale ed un felice Anno Nuovo. A presto
L'unica cosa che volevo riferirle, prima di congedarla (a meno di ulteriori preoccupanti sensazioni fisiche) per gli auguri, è uno strano formicolio che da ieri sera sento al mignolo sinistro, come se il sangue stesse pulsando un pò più forte. Per il resto la mia vera, attuale, preoccupazione è sempre (l'apparente?) difficoltà di eloquio, ovvero il commettere errori di linguaggio o discorso spero dettati sempre dall'ansia e dalla ricerca del perfezionismo verbale per tenere spente le paure di deficit cognitivi o quant'altro. Aspettando sue risposte (ironicamente spero lunghe) e ringraziandola per la pazienza ed il servizio offerto, le auguro un Buon Natale ed un felice Anno Nuovo. A presto
[#32]
Ex utente
Gentile Dottore, premessi i rinnovati auguri di buon anno nuovo, Le scrivo per aggiornarla della mia situazione. Rispetto ai primi giorni (ed ai primi messaggi) in cui tutto mi sembrava infantilmente già avvenuto ed irreversibile, non presento nessuna sintomatologia ricollegabile a questa o quella malattia citata. Ho potuto constatare personalmente che i presumibili problemi legati al linguaggio, al tremolio del mignolo sinistro e quant'altro erano/restano (se e quando ricapitano) di passaggio, legati all'ansia ed in generale a motivi psicologici.
Appurato questo positivo stato delle cose, vorrei disdire la RM encefalo prescritta dal mio medico di famiglia tempo addietro: non per un improvviso eccesso di sicurezza ma per evitare, data l'urgenza inesistente, di sottopormi a una visita abbastanza impegnativa fisicamente e oltre. Lei che mi consiglia? Tengo a ribadirle che non presento, innanzitutto apparentemente, problemi motori, verbali, cerebrali e quant'altro: credo soltanto di essere molto ansioso in generale. Grazie per la risposta
Appurato questo positivo stato delle cose, vorrei disdire la RM encefalo prescritta dal mio medico di famiglia tempo addietro: non per un improvviso eccesso di sicurezza ma per evitare, data l'urgenza inesistente, di sottopormi a una visita abbastanza impegnativa fisicamente e oltre. Lei che mi consiglia? Tengo a ribadirle che non presento, innanzitutto apparentemente, problemi motori, verbali, cerebrali e quant'altro: credo soltanto di essere molto ansioso in generale. Grazie per la risposta
[#33]
Gentile Utente,
che il Suo problema fosse di tipo psicologico si era già intuito.
Per quanto riguarda la RM encefalica, a distanza non posso darLe un consiglio preciso essendo stata prescritta dal Suo medico curante. E' una domanda da fare a lui.
Mi fa comunque molto piacere che si sia notevolmente tranquillizzato.
Buon anno anche a Lei
che il Suo problema fosse di tipo psicologico si era già intuito.
Per quanto riguarda la RM encefalica, a distanza non posso darLe un consiglio preciso essendo stata prescritta dal Suo medico curante. E' una domanda da fare a lui.
Mi fa comunque molto piacere che si sia notevolmente tranquillizzato.
Buon anno anche a Lei
[#34]
Ex utente
Gentile Dottore,
alla fine ho annullato la RM encefalo senza il preavviso o consulto del medico di famiglia. Continuo a ribadirle la apparente (e spero concreta) assenza di deficit motori e cerebrali nonostante casuali vuoti di memoria o errori di linguaggio legati ancora ad ansia e paure varie. Il motivo per cui le scrivo, però, è una sorta di spasmo che mi viene molto raramente mentre sono nella dormiveglia notturna: ad un certo punto è come se avessi un istantaneo e brevissimo attacco epilettico per poi tornare nella normalità, una sorta di spasmo appunto. A cosa può essere dovuto? Non credo minimamente sia a causa del freddo o fattori esterni, sono una persona abbastanza irrequieta e mai come nell'ultimo periodo post-pseudotrauma ho avuto la paura di instabilità motoria, Parkinson e via dicendo. Attendo sue delucidazioni in merito, grazie.
alla fine ho annullato la RM encefalo senza il preavviso o consulto del medico di famiglia. Continuo a ribadirle la apparente (e spero concreta) assenza di deficit motori e cerebrali nonostante casuali vuoti di memoria o errori di linguaggio legati ancora ad ansia e paure varie. Il motivo per cui le scrivo, però, è una sorta di spasmo che mi viene molto raramente mentre sono nella dormiveglia notturna: ad un certo punto è come se avessi un istantaneo e brevissimo attacco epilettico per poi tornare nella normalità, una sorta di spasmo appunto. A cosa può essere dovuto? Non credo minimamente sia a causa del freddo o fattori esterni, sono una persona abbastanza irrequieta e mai come nell'ultimo periodo post-pseudotrauma ho avuto la paura di instabilità motoria, Parkinson e via dicendo. Attendo sue delucidazioni in merito, grazie.
[#37]
Ex utente
Mi scusi se le rispondo soltanto adesso, cerco di spiegarmi meglio. Lo spasmo che intendo è una sorta di movimento improvviso, immediato, proprio come fosse un attacco epilettico di un secondo. Immagini come se avesse un semplice brivido di freddo che la fa tremare: ecco, quello che intendo è più o meno quello ma alla maniera di uno spasmo vero e proprio. Non so se possa essere dovuto all'ansia, non è certo la prima volta (prima e dopo il trauma discusso) che mi capita una cosa del genere, però mi sono sempre domandato come mai avvenga seppur raramente.
[#39]
Ex utente
Gentile Dottore, torno a scriverle a distanza di mesi per ricercare nuove risposte (prima tecniche ed eventualmente rassicurative) sul mio attuale status psicofisico. Ripartendo dal primo messaggio (includendo anche un successivo trauma ad un ginocchio: https://www.medicitalia.it/consulti/ortopedia/258818-preoccupazione-menisco.html ) da me scritto in questa lunga discussione, aggiungo che proprio a distanza di 5 mesi dall'accaduto - e specie nell'ultimo periodo, caratterizzato dalla improvvisa e stressante perdita di mia madre - sono ritornate certe preoccupanti sensazioni. Data l'età (23 anni) voglio e confido sia dovuto principalmente ad una ragione ansiosa, ora più di prima soprattutto psicosomatica, eppure ultimamente faccio difficoltà a compiere i movimenti più semplici incluso il camminare. Specifico, per difficoltà non intendo impossibilità (inclusiva di eventuale dolore) ma una sorta di standardizzato pregiudizio psicologico ogni qualvolta sto per parlare, compiere un movimento e via dicendo: pensare (troppo, appunto ansiosamente) prima di agire. Dopo la morte di mia madre il pensiero della SLA, di demenza senile ed in generale di malattie a sfondo motorio-degenerativo, è ripreso imponente nella mente causandomi, spero solo per ragioni psicologiche, ipercontrollo del movimento e del pre-movimento. Ribadisco che non voglio credere che stia già sviluppando malattie neurodegenerative, mi sembra davvero troppo presto e cerco di autorassicurarmi appena impaurisco o sento strano. Eppure queste sensazioni spariscono e poi si ripresentano quotidianamente, ogni tanto sento anche come dei fuggevoli dolori in varie zone del corpo. Ho spesso una sensazione di stanchezza, come se stessi appunto neurodegenerando riuscendo sempre meno a muovermi. Potrei aggiungere altre considerazioni, ma per ora, sperando che lei riesca ad intuire il mio quadro sintomatologico, non aggiungo altro nell'impaziente attesa di sue risposte. Grazie
[#40]
Gentile Utente,
innanzitutto Le sono molto vicino per la scomparsa della Sua cara mamma.
Poi, in base alla Sua descrizione, mi sentirei di rassicurarLa circa eventuali malattie neurodegenerative. Infatti dal contenuto dell'ultimo post, l'origine ansiosa del problema sembrerebbe evidente. Le consiglierei un consulto presso uno psichiatra per avere un parere al riguardo.
Cordiali saluti
innanzitutto Le sono molto vicino per la scomparsa della Sua cara mamma.
Poi, in base alla Sua descrizione, mi sentirei di rassicurarLa circa eventuali malattie neurodegenerative. Infatti dal contenuto dell'ultimo post, l'origine ansiosa del problema sembrerebbe evidente. Le consiglierei un consulto presso uno psichiatra per avere un parere al riguardo.
Cordiali saluti
[#41]
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio innanzitutto per la risposta. Nei prossimi giorni mi affretterò a consultare il mio medico di famiglia, del quale conservo ancora (vuoi per scaramanzia, vuoi per paura) la prescrizione, risalente al Dicembre 2011, della RM encefalo che decisi di non andare più ad effettuare. RM che, data la situazione, forse andrò a effettuare quanto prima. Quotidianamente mi auguro che la recente natura della mia psicofisica sintomatologia sia legata al ripresentarsi, in maniera più netta rispetto agli scorsi mesi, dell'assurdo (somaticamente parlando, ovvero per quelle risposte fisiche da simil-malattie conseguenza solo ed esclusivamente della mente) meccanismo ansioso. Le ribadisco che ciò che veramente mi ha portato a ripreoccuparmi è questa sorta di ipercontrollo/giudizio dei movimenti, ovvero il sempre più forte pregiudizio che ho ogni qualvolta devo compiere movimenti o dire qualcosa: ad esempio sono nel letto e devo alzarmi e già inizio a pensare 30 volte di fila al movimento che dovrò far compiere alle gambe, poi lo effettuo ma mi sembra (sempre all'apparenza e non nel concreto) di averlo fatto con difficoltà e quindi dopo mi preoccupo e giudico tutti i movimenti che, alla fine, riesco a fare puntualmente. Eppure dati i due traumi (di cui uno sicuro, volendosi basare sul dolore, al ginocchio sinistro, che non ho approfondito e sul quale ho anche giocato sopra pochi giorni dopo l'essere avvenuto) al ginocchio sinistro e alla testa, continuo a pensare che forse l'oscillazione che ha avuto il mio sistema nervoso nel famoso impatto col pallone può avere provocato:
1) un per me ipotetico quanto improbabile, secondo lei, ematoma subdurale, ovvero una rottura tra dura madre e cervello avvenuta al colpo di testa che magari ha portato una leggere fuoriuscita di sangue che si è accumulato man mano ed ora, dopo 5 mesi, sta comprimendo anche il cervello causando disturbi neurologici.
2) il lento, molto lento, avviamento di un processo di degenerazione (non cognitiva, perchè il mio pensiero astratto, e non, è pari pari a quello che avevo prima dell'impatto ed infatti su questo lato mi sento più sicuro) a livello dei neuroni motori, nello specifico l'indebolimento delle trasmissioni a livello della corteccia motoria. Questa, come le altre mie ipotesi abbastanza banali, perchè non mi spiego come possa essere soltanto dovuta "al pensiero" (dettato dalla paura, dall'angoscia e altre negatività) la diminuzione di spontaneità nel comportamento motorio.
Ipotetiche cause che mi stanno nuovamente dannando l'anima ed il corpo nonchè facendo immaginare una vita breve e sofferente.
Spero che lei riesca, essendo un neurologo, ad intuire ancora meglio (seppur a distanza) la mia situazione come se le stessi parlando da vicino. Purtroppo, come detto anche altre volte in questa discussione, è probabile che sia solo e soltanto un ulteriore, forte, ricaduta psicofisica nel ricordare l'evento e tutte le mie preoccupazioni di contorno che ne sono alla base. La ringrazio anticipatamente per la risposta e la pazienza.
1) un per me ipotetico quanto improbabile, secondo lei, ematoma subdurale, ovvero una rottura tra dura madre e cervello avvenuta al colpo di testa che magari ha portato una leggere fuoriuscita di sangue che si è accumulato man mano ed ora, dopo 5 mesi, sta comprimendo anche il cervello causando disturbi neurologici.
2) il lento, molto lento, avviamento di un processo di degenerazione (non cognitiva, perchè il mio pensiero astratto, e non, è pari pari a quello che avevo prima dell'impatto ed infatti su questo lato mi sento più sicuro) a livello dei neuroni motori, nello specifico l'indebolimento delle trasmissioni a livello della corteccia motoria. Questa, come le altre mie ipotesi abbastanza banali, perchè non mi spiego come possa essere soltanto dovuta "al pensiero" (dettato dalla paura, dall'angoscia e altre negatività) la diminuzione di spontaneità nel comportamento motorio.
Ipotetiche cause che mi stanno nuovamente dannando l'anima ed il corpo nonchè facendo immaginare una vita breve e sofferente.
Spero che lei riesca, essendo un neurologo, ad intuire ancora meglio (seppur a distanza) la mia situazione come se le stessi parlando da vicino. Purtroppo, come detto anche altre volte in questa discussione, è probabile che sia solo e soltanto un ulteriore, forte, ricaduta psicofisica nel ricordare l'evento e tutte le mie preoccupazioni di contorno che ne sono alla base. La ringrazio anticipatamente per la risposta e la pazienza.
[#43]
Ex utente
Gentile Dottore,
sorrido nel leggere la sua risposta chiaramente attonita rispetto alle mie ipotesi, eppure mi creda che non è facile convivere con certe sensazioni. Inoltre, ribadisco, le mie sono soprattutto preoccupazioni, forti angosce legate allo sviluppo di malattie future e alla correlazione che potrebbe esserci con i traumi recenti: per questo spesso non mi do pace psicologicamente, non vorrei comunque mai aver fatto "quel" colpo di testa o aver preso "quella" violenta botta al ginocchio. E per questo viaggio tra mille improbabilissime ipotesi, non per altri motivi e non in maniera volontariamente ossessiva come potrebbe sembrarle. Comunque nei prossimi giorni mi rivolgerò dapprima al mio medico di famiglia e, successivamente, al mio psicologo. Sono cosciente di tutte le paure e le ansie che vivo interiormente, eppure non riesco proprio a cavarne una rassicurazione definitiva che sia una e mi faccia vivere con serenità. La terrò aggiornata sull'evolversi della mia situazione psicofisica, intanto la ringrazio nuovamente per la grande pazienza e le risposte. A presto
sorrido nel leggere la sua risposta chiaramente attonita rispetto alle mie ipotesi, eppure mi creda che non è facile convivere con certe sensazioni. Inoltre, ribadisco, le mie sono soprattutto preoccupazioni, forti angosce legate allo sviluppo di malattie future e alla correlazione che potrebbe esserci con i traumi recenti: per questo spesso non mi do pace psicologicamente, non vorrei comunque mai aver fatto "quel" colpo di testa o aver preso "quella" violenta botta al ginocchio. E per questo viaggio tra mille improbabilissime ipotesi, non per altri motivi e non in maniera volontariamente ossessiva come potrebbe sembrarle. Comunque nei prossimi giorni mi rivolgerò dapprima al mio medico di famiglia e, successivamente, al mio psicologo. Sono cosciente di tutte le paure e le ansie che vivo interiormente, eppure non riesco proprio a cavarne una rassicurazione definitiva che sia una e mi faccia vivere con serenità. La terrò aggiornata sull'evolversi della mia situazione psicofisica, intanto la ringrazio nuovamente per la grande pazienza e le risposte. A presto
[#44]
Gentile Utente,
<<non in maniera volontariamente ossessiva>> i pensieri ossessivi non sono mai volontari ma intrusivi e contro la volontà del paziente.
Non so se nel Suo caso la psicoterapia da sola sia sufficiente, ho il sospetto che forse potrebbe essere necessaria anche una terapia farmacologica ma su questo deciderà lo psichiatra di fiducia.
Cordialità
<<non in maniera volontariamente ossessiva>> i pensieri ossessivi non sono mai volontari ma intrusivi e contro la volontà del paziente.
Non so se nel Suo caso la psicoterapia da sola sia sufficiente, ho il sospetto che forse potrebbe essere necessaria anche una terapia farmacologica ma su questo deciderà lo psichiatra di fiducia.
Cordialità
[#45]
Ex utente
Gentile Dottore,
confido davvero che i miei problemi siano esclusivamente di natura psicologica. Lei mi parla di anche e forse necessaria terapia farmacologica: perchè esclude a priori l'ipotesi di una patologia fisica?? L'altro ieri sera mentre bevevo, davanti ad una pizza, lo sconsigliato fondo di una birra, ho temuto che mi potesse poi provocare danni al cervelletto col quale caddi violentemente quand'ero piccolo. Le assicuro che un paio d'ore dopo, tornato a casa, ho cominciato ad accusare come un'improvvisa cefalea proprio alla nuca, cefalea che è continuata-fortificata anche negli ultimi due giorni e che si sta accompagnando alla paura (e forse anche la reale possibilità) di perdere l'equilibro, in quell'apparente difficoltà motoria di cui le ho parlato e brevissimi (roba di secondi) stimoli di vomito. Sono andato a farmi prescrivere nuovamente un RM encefalo che per forza di cose andrò ad effettuare coraggiosamente nonchè quanto prima: aldilà del fondo di birra che non conterà nulla, vista la descrizione si sentirebbe di escludere anche un ipotetico tumore al cervello?? O, come vorrei sapere sinceramente da lei, l'ansia e lo stress (specie sul giudizio di se stessi) possono provocare una sintomatologia del genere?? Mai come questa volta mi sento davvero preoccupato...
confido davvero che i miei problemi siano esclusivamente di natura psicologica. Lei mi parla di anche e forse necessaria terapia farmacologica: perchè esclude a priori l'ipotesi di una patologia fisica?? L'altro ieri sera mentre bevevo, davanti ad una pizza, lo sconsigliato fondo di una birra, ho temuto che mi potesse poi provocare danni al cervelletto col quale caddi violentemente quand'ero piccolo. Le assicuro che un paio d'ore dopo, tornato a casa, ho cominciato ad accusare come un'improvvisa cefalea proprio alla nuca, cefalea che è continuata-fortificata anche negli ultimi due giorni e che si sta accompagnando alla paura (e forse anche la reale possibilità) di perdere l'equilibro, in quell'apparente difficoltà motoria di cui le ho parlato e brevissimi (roba di secondi) stimoli di vomito. Sono andato a farmi prescrivere nuovamente un RM encefalo che per forza di cose andrò ad effettuare coraggiosamente nonchè quanto prima: aldilà del fondo di birra che non conterà nulla, vista la descrizione si sentirebbe di escludere anche un ipotetico tumore al cervello?? O, come vorrei sapere sinceramente da lei, l'ansia e lo stress (specie sul giudizio di se stessi) possono provocare una sintomatologia del genere?? Mai come questa volta mi sento davvero preoccupato...
[#47]
Ex utente
La aggiornerò sicuramente dell'esito della RM encefalica, però vorrei che ora rispondesse alla mia domanda riguardo l'ansia: a prescindere dall'ipotesi tumorale, uno status pesantemente ansioso, stressante ed angosciato può provocare (la coincidenza di) sintomi quali fitte pulsanti intracraniche in zona nuca, paura e/o sensazione di poter perdere l'equilibro e stimoli di vomito? Se escludiamo subito questa possibilità, allora la sensazione di stare iniziando a maturare un tumore al cervello si fa concreta...
[#48]
Gentile Utente,
l'ansia può causare molteplici sintomi tra i quali anche quelli che Lei menziona, sta poi al medico riscontrare l'origine ansiosa o organica dei sintomi in questione mediante un'accurata visita medica ed eventuali esami diagnostici, se ritenuti opportuni.
Cordialmente
l'ansia può causare molteplici sintomi tra i quali anche quelli che Lei menziona, sta poi al medico riscontrare l'origine ansiosa o organica dei sintomi in questione mediante un'accurata visita medica ed eventuali esami diagnostici, se ritenuti opportuni.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 48 risposte e 8.9k visite dal 11/12/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.