Fistola carotido cavernosa, vertigini
Gentili dottori,
Sono un uomo di 46 anni in buon condizioni fisiche generali attestate anche ultimamente da un congruo numero di esami e accertamenti eseguiti; a parte reflusso gastroesofageo e leggera gastrite/duodenite di probabile origine ansiosa.
Circa 7 mesi fa mi è stata trattata con successo un fistola carotido-cavernosa DX mediante il posizionamento di spirali di platino. Successivamente all’operazione ho iniziato saltuariamente ad avvertire sensazioni di capogiro o “testa leggera”, della durata di alcuni secondi e senza nausea.
In particolare in ambienti chiusi (casa, ufficio, centri commerciali, alberghi, ecc) che si ripetono da diversi mesi (solo durante una cura con Levopraid per MRGE i sintomi erano regrediti)
2 premesse importanti:
1 L’occhio dx è parzialmente deficitario per una paralisi del VI nervo cranico non ancora del tutto
risolta
2 In seguito all’intervento ho manifestato un’importante sindrome ansioso/depressiva con
disturbo di panico tuttora presente per cui sono in cura con Elopram 12Gt/die
Da cosa possono dipendere queste sensazioni di leggera vertigine/capogiro ?
- da una modificata circolazione a livello cerebrale ? (ad esempio dopo 40 anni di emicranie e
cefalee ora sono praticamente sparite !!)
- da una scorretta sincronizzazione degli occhi ?
- possono essere correlate al problema di reflusso gastroesofageo e duodenite che
ho da diversi mesi in seguito alla condizione ansiosa ?
- Possono essere invece direttamente correlate all’ansia/depressione ?
- C’è qualche rimedio che potrebbe migliorare la sintomatologia ?
Molte grazie per l’attenzione e un saluto cordiale.
Sono un uomo di 46 anni in buon condizioni fisiche generali attestate anche ultimamente da un congruo numero di esami e accertamenti eseguiti; a parte reflusso gastroesofageo e leggera gastrite/duodenite di probabile origine ansiosa.
Circa 7 mesi fa mi è stata trattata con successo un fistola carotido-cavernosa DX mediante il posizionamento di spirali di platino. Successivamente all’operazione ho iniziato saltuariamente ad avvertire sensazioni di capogiro o “testa leggera”, della durata di alcuni secondi e senza nausea.
In particolare in ambienti chiusi (casa, ufficio, centri commerciali, alberghi, ecc) che si ripetono da diversi mesi (solo durante una cura con Levopraid per MRGE i sintomi erano regrediti)
2 premesse importanti:
1 L’occhio dx è parzialmente deficitario per una paralisi del VI nervo cranico non ancora del tutto
risolta
2 In seguito all’intervento ho manifestato un’importante sindrome ansioso/depressiva con
disturbo di panico tuttora presente per cui sono in cura con Elopram 12Gt/die
Da cosa possono dipendere queste sensazioni di leggera vertigine/capogiro ?
- da una modificata circolazione a livello cerebrale ? (ad esempio dopo 40 anni di emicranie e
cefalee ora sono praticamente sparite !!)
- da una scorretta sincronizzazione degli occhi ?
- possono essere correlate al problema di reflusso gastroesofageo e duodenite che
ho da diversi mesi in seguito alla condizione ansiosa ?
- Possono essere invece direttamente correlate all’ansia/depressione ?
- C’è qualche rimedio che potrebbe migliorare la sintomatologia ?
Molte grazie per l’attenzione e un saluto cordiale.
[#1]
Gentile utente,
Ansia e depressione possono provocare una sintomatologia di lieve entità definita "pseudovertigine".
Il miglioramento del disturbo con il Levopraid si può spiegare con il fatto che tale farmaco risulta efficace nella terapia delle sindromi vertiginose e dei disturbi somatoformi.
Tuttavia in considerazione del recente intervento espletato consiglierei di rivalutare il problema richiedendo una visita neurologica ed eventuali esami di neuroimaging.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
Ansia e depressione possono provocare una sintomatologia di lieve entità definita "pseudovertigine".
Il miglioramento del disturbo con il Levopraid si può spiegare con il fatto che tale farmaco risulta efficace nella terapia delle sindromi vertiginose e dei disturbi somatoformi.
Tuttavia in considerazione del recente intervento espletato consiglierei di rivalutare il problema richiedendo una visita neurologica ed eventuali esami di neuroimaging.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
Caro dottore, la ringrazio per la risposta.
In effetti son in cura farmacologica per l'ansia da un neurologo
che mi ha visitato e non ha rilevato segnali di patologie.
In cosa consiste il neuroimaging ?
Come dicevo, dopo essere stato cefalalgico per circa 40 anni, ora
gli episodi dolorosi sono pressochè spariti.
c'è una possibilità che il dolore emicranico sia stato "sostituito"
dalla sensazione di instabilità ?
Come potrei eventualmente accertarlo ?
Grazie per l'attenzione e un saluto cordiale.
In effetti son in cura farmacologica per l'ansia da un neurologo
che mi ha visitato e non ha rilevato segnali di patologie.
In cosa consiste il neuroimaging ?
Come dicevo, dopo essere stato cefalalgico per circa 40 anni, ora
gli episodi dolorosi sono pressochè spariti.
c'è una possibilità che il dolore emicranico sia stato "sostituito"
dalla sensazione di instabilità ?
Come potrei eventualmente accertarlo ?
Grazie per l'attenzione e un saluto cordiale.
[#3]
Gentile utente,
gli esami di neuroimaging sono TAC cranio, RMN encefalo, ecc. da effettuare solo su specifica indicazione del suo neurologo.
E' possibile che una sindrome vertiginosa sia correlata con l'emicrania e in qualche caso possa "sostituire" gli attacchi di cefalea. A tale riguardo consiglierei un interessante libro divulgativo del noto neurologo e scrittore americano Oliver Sacks dal titolo "Emicrania" che descrive in modo dettagliato questi problemi.
Tanti cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
gli esami di neuroimaging sono TAC cranio, RMN encefalo, ecc. da effettuare solo su specifica indicazione del suo neurologo.
E' possibile che una sindrome vertiginosa sia correlata con l'emicrania e in qualche caso possa "sostituire" gli attacchi di cefalea. A tale riguardo consiglierei un interessante libro divulgativo del noto neurologo e scrittore americano Oliver Sacks dal titolo "Emicrania" che descrive in modo dettagliato questi problemi.
Tanti cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 11/01/2008.
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