Palmitoiletanolammide
Gentili dottori,
ri-posto questi dubbi che ho riportato anche in sezione medicina di base.
Innanzi tutto ringrazio per questo servizio molto utile.
Torno a scrivere dopo qualche tempo e vicissitudine.
Il papà, prima malato di cancro, ora è venuto a mancare da poche settimane...
Da qualche anno lamento sintomi molto invalidanti che sono stati trattati con numerosi farmaci che, oltre a non dare l'effetto sperato, mi hanno portato tanti effetti collaterali (gabapentin, lyrica, laroxil, escitalopram, antiinfiammatori).
Tali sintomi sono di causa a tuttoggi sconosciuta: solo inizialmente, orecchio dx ovattato, poi compressione al lato destro della testa, come fosse dentro ad una morsa (no dolore), dolori pungenti e forte rigidità appena sotto il collo, senso di vertigine, di sbandamento e di instabilità. Tali sintomi per un anno e mezzo mi hanno impedito una vita normale. Bastava che cambiassi scarpe e non riuscivo più a tenere l'equilibrio.
Mesi fa, dopo aver provato senza successo di tutto, un neurologo mi prescrisse Normast, da 600 mg x 2/die cui aggiungo la sera Nicetile che già prendevo da tempo. Da quando ho iniziato ad assumerlo quattro mesi fa, anche se con scarsissima convinzione iniziale, ho notato un notevole miglioramento dei sintomi, anche se non scompaiono. Ma se smetto di prenderlo la situazione in pochi giorni torna uguale a quella di partenza, e questo mi preoccupa perchè vorrei cercare un lavoro ora che sto benino, ma se smetto Normast la situazione precipita molto in fretta.
Mi chiedo: può essere che Normast sia un semplice placebo?
Perchè allora tutte le decine di farmaci iniziati prima non hanno svolto azione placebo?
Come agisce? Le spiegazioni trovate in rete sono abbastanza complesse.
Lo potrò assumere sempre? Potrebbe dare a lungo termine effetti collaterali, o, poichè sembra legarsi ai recettori dei cannabinoidi, assuefazione?
Potrebbe essere cancerogeno sul lungo termine?
Alcuni medici sono convinti dell'assoluta insignificanza a livello clinico di questo farmaco, altri non lo conoscono, ma il neurologo dal quale sono stata, lo sta addirittura somministrando come coadiuvante nella sclerosi multipla e nel dolore neuropatico.
Ringrazio anticipatamente per eventuali delucidazioni.
ri-posto questi dubbi che ho riportato anche in sezione medicina di base.
Innanzi tutto ringrazio per questo servizio molto utile.
Torno a scrivere dopo qualche tempo e vicissitudine.
Il papà, prima malato di cancro, ora è venuto a mancare da poche settimane...
Da qualche anno lamento sintomi molto invalidanti che sono stati trattati con numerosi farmaci che, oltre a non dare l'effetto sperato, mi hanno portato tanti effetti collaterali (gabapentin, lyrica, laroxil, escitalopram, antiinfiammatori).
Tali sintomi sono di causa a tuttoggi sconosciuta: solo inizialmente, orecchio dx ovattato, poi compressione al lato destro della testa, come fosse dentro ad una morsa (no dolore), dolori pungenti e forte rigidità appena sotto il collo, senso di vertigine, di sbandamento e di instabilità. Tali sintomi per un anno e mezzo mi hanno impedito una vita normale. Bastava che cambiassi scarpe e non riuscivo più a tenere l'equilibrio.
Mesi fa, dopo aver provato senza successo di tutto, un neurologo mi prescrisse Normast, da 600 mg x 2/die cui aggiungo la sera Nicetile che già prendevo da tempo. Da quando ho iniziato ad assumerlo quattro mesi fa, anche se con scarsissima convinzione iniziale, ho notato un notevole miglioramento dei sintomi, anche se non scompaiono. Ma se smetto di prenderlo la situazione in pochi giorni torna uguale a quella di partenza, e questo mi preoccupa perchè vorrei cercare un lavoro ora che sto benino, ma se smetto Normast la situazione precipita molto in fretta.
Mi chiedo: può essere che Normast sia un semplice placebo?
Perchè allora tutte le decine di farmaci iniziati prima non hanno svolto azione placebo?
Come agisce? Le spiegazioni trovate in rete sono abbastanza complesse.
Lo potrò assumere sempre? Potrebbe dare a lungo termine effetti collaterali, o, poichè sembra legarsi ai recettori dei cannabinoidi, assuefazione?
Potrebbe essere cancerogeno sul lungo termine?
Alcuni medici sono convinti dell'assoluta insignificanza a livello clinico di questo farmaco, altri non lo conoscono, ma il neurologo dal quale sono stata, lo sta addirittura somministrando come coadiuvante nella sclerosi multipla e nel dolore neuropatico.
Ringrazio anticipatamente per eventuali delucidazioni.
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Gentile utente
La palmitoiletanolammide è una sostanza di cui non si conosce a fondo il meccanismo d'azione. Sembrerebbe agire come modulatore della degranulazione di cellule chiamate mastociti coinvolte in meccanismi allergici e infiammatori e come modulatore della trasmissione del dolore attraverso l'interazione con specifici recettori posti sui neuroni spinali coinvolti nella trasissione del dolore. Viene utilizzato prevalentemente come coadiuvante nel dolore neuropatico. Nella mia esperienza può avere qualche utilità nel dolore neuropatico e non ho riscontrato dipendenza. Non sono a conoscenza di dati sulla cancerogenicita'.
Relativamente al suo disturbo posso esprimere un giudizio approfondito non conoscendo la diagnosi clinica e quindi la motivazione dell'utilizzo del farmaco.
La palmitoiletanolammide è una sostanza di cui non si conosce a fondo il meccanismo d'azione. Sembrerebbe agire come modulatore della degranulazione di cellule chiamate mastociti coinvolte in meccanismi allergici e infiammatori e come modulatore della trasmissione del dolore attraverso l'interazione con specifici recettori posti sui neuroni spinali coinvolti nella trasissione del dolore. Viene utilizzato prevalentemente come coadiuvante nel dolore neuropatico. Nella mia esperienza può avere qualche utilità nel dolore neuropatico e non ho riscontrato dipendenza. Non sono a conoscenza di dati sulla cancerogenicita'.
Relativamente al suo disturbo posso esprimere un giudizio approfondito non conoscendo la diagnosi clinica e quindi la motivazione dell'utilizzo del farmaco.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
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Gentile utente
La palmitoiletanolammide è una sostanza di cui non si conosce a fondo il meccanismo d'azione. Sembrerebbe agire come modulatore della degranulazione di cellule chiamate mastociti coinvolte in meccanismi allergici e infiammatori e come modulatore della trasmissione del dolore attraverso l'interazione con specifici recettori posti sui neuroni spinali coinvolti nella trasissione del dolore. Viene utilizzato prevalentemente come coadiuvante nel dolore neuropatico. Nella mia esperienza può avere qualche utilità nel dolore neuropatico e non ho riscontrato dipendenza. Non sono a conoscenza di dati sulla cancerogenicita'.
Relativamente al suo disturbo posso esprimere un giudizio approfondito non conoscendo la diagnosi clinica e quindi la motivazione dell'utilizzo del farmaco.
La palmitoiletanolammide è una sostanza di cui non si conosce a fondo il meccanismo d'azione. Sembrerebbe agire come modulatore della degranulazione di cellule chiamate mastociti coinvolte in meccanismi allergici e infiammatori e come modulatore della trasmissione del dolore attraverso l'interazione con specifici recettori posti sui neuroni spinali coinvolti nella trasissione del dolore. Viene utilizzato prevalentemente come coadiuvante nel dolore neuropatico. Nella mia esperienza può avere qualche utilità nel dolore neuropatico e non ho riscontrato dipendenza. Non sono a conoscenza di dati sulla cancerogenicita'.
Relativamente al suo disturbo posso esprimere un giudizio approfondito non conoscendo la diagnosi clinica e quindi la motivazione dell'utilizzo del farmaco.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 30.9k visite dal 22/11/2011.
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