Dolori articolari atipici

da alcuni mesi soffro non quotidianamente ma spesso di dolori alle articolazioni molto simili a quelli che si avvertono quando sta iniziando una forma influenzale, quei dolori interni alle ossa non localizzati esattamente in un punto del corpo, mi controllo di solito spesso e faccio anche molta prevenzione ma non so a cosa attribuire questo "fastidio". Il mio medico mi ha consigliato riposo e fra poco analisi. Le ultime fatte meno di un anno fa sono risultate perfette, fatta anche ecografia al fegato e controllo angiologico. Tutto OK!
Mi e' venuto un dubbio: non sono un'alcolista ma spesso (di sera per rilassarmi) bevo del vino, certamente la mia eta' il lavoro e le preoccupazioni della vita mi portano ad essere piuttosto stressata e bere un po' diventa un ottimo sonnifero.
Negli ultimi tempi ho ridotto molto questa assunzione di vino (sono anche una fumatrice incallita quindi non vorrei ritrovarmi con troppi "vizi") ed ho notato che quando non bevo vino la sera il giorno dopo ho un gran male e nei giorni successivi dolori sempre piu' intensi, come se mi stessi ammalando. Se la sera dopo bevo: il dolore sparisce ed anche il giorno dopo sto bene.
So benissimo quanto la psiche possa influire sulle reazioni dell'organismo: non e' che il mio fisico reagisce alla mancanza di alcol con questi dolori perche' il realta' la testa "vuole" bere??
Non e' invece che sto mascherando una patologia piu' seria??
Insomma: puo' la mancanza di alcol (quando ne bevo posso anche finire la bottiglia ma solo di sera e non durante il giorno e per il resto bevo sempre 2-3 litri di acqua al giorno) provocare dolori di questo genere o sono io che me li sto creando o puo' essere sintomo di qualcosa di piu' grave (depressione anche) che si maschera quando l'alcol mi rende piu' rilassata??
Spero di essere stata abbastanza chiara e ringrazio chi vorra' rispondermi
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
spero che qualche collega, qui iscritto, più qualificato di me per tali problemi Le risponda esaurientemente.
Credo però che il Suo problema non sia da prendere troppo <sotto gamba> e meriti un consulto diretto con un neurologo o, meglio ancora, con uno psicoterapeuta.
Intanto La saluto cordialmente e le faccio i migliori auguri per tutto

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
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Utente
Utente
Gen.mo dr. Migliaccio, la ringrazio per la cortese e sollecita risposta, unica finora!! senz'altro seguiro' il suo consiglio. Non so se sentirmi sollevata o meno dalle sue parole perche' sinceramente, se il pensiero dietro ad esse e' quello di un problema piu' psichico che fisico, mi tolgo una preoccupazione sottile ma insistente! Forse sara' presunzione ma credo di poter gestire al meglio una situazione di "malattia" della psiche (sia rivolgendomi ad uno specialista sia facendomi forza), mentre avrei piu' paura di una sindrome di carattere patologico riguardante il sistema nervoso centrale. E' questo quello che temo in realta'.
I piu' cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Si, signora. Tenga presente che sintomi, diciamo così, fisici possono manifestarsi in situazioni di disagio psichico rischiando di creare un pericoloso circolo vizioso tra la necessità di assumere alcol o farmaci e assenza della sintomatologia,
Questa necessità può inoltre portare ad aggravare disturbi già instaurati e a crearne di nuovi- L'alcol per esempio è deleterio per il cervello.
Si affidi quindi allo specialista del caso perchè , mi pare, è ancora in tempo ad evitare una dipendenza alcolica e quindi danni psichici e organici più gravi.

Cordialmente e ancora auguri

Dr.G.Migliaccio
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Utente
Utente
La ringrazio di nuovo, quello che mi scrive non mi e' estraneo e tanto meno nuovo. La mia preoccupazione comunque rimane non tanto quella di cadere in una "dipendenza", dalla quale sono sicura di potermi salvare, mi sento e sono sufficientemente consapevole ed attrezzata (faccio tra l'altro da molti anni un lavoro che mi tiene costantemente aggiornata sui danni indotti da agenti potenzialmente pericolosi, siano essi endogeni o esogeni, e conosco quindi bene i danni provocati a livello cellulare e quindi fisiologico da alcol, farmaci, fumo ed inquinanti ambientali). Tutto puo' essere dannoso ma tutto (o quasi) si puo' eliminare o perlomeno moderare a livelli accettabili per il nostro organismo.... se si tratta solo di somatizzazione mi metto tranquilla!!

Vorrei pero' davvero sapere se questa sintomatologia non sarebbe da indagare a livello esclusivamente "fisico", secondo me ci sono parecchie patologie (anche molto gravi) che potrebbero essere giustificate dai sintomi che ho raccontato.
Ancora grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile Signora,
Lei non ha una particolare sintomatologia per la quale si potrebbe sospettare una malattia organica specifica.
Dolori diffusi, descritti genericamente in assenza di dati di laboratorio alterati, non inducono a formulare alcuna ipotesi diagnostica.
Ovviamente non conoscendoLa non posso sapere le eventuali condizioni che l'hahho condotta a determinati comportamenti, ma intiuisco in Lei una certa intelligenza e anche una buona cultura, quindi non cerchi attenuanti "fisici" per uno stato di disagio che verosimilmente La conduce a dannose abitudini di vita.
Accanto al problema psicologico, certo, può sussistere quello organico, ma i Suoi sintomi attualmente non fanno sospettare alcuna patologia significativa.

Pertanto, affinchè non giunga a un punto di difficile ritorno, si affidi a un buon psicoterapeuta e vedrà che le cose miglioreranno.
Ancora auguri

Dr.G.Migliaccio
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Utente
Utente
Ho atteso alcuni giorni per concludere questa "discussione" sperando di avere altri pareri.
A questo punto ringrazio ancora sentitamente il dr. Migliaccio che con le sue cortesi e ben circostanziate parole mi e' stato di grandissimo aiuto. A volte basta poco per credere di essere gravemente ammalati ed altrettanto poco per capire che il problema e' altrove e trovare le forze per superarlo.

Caro dr. Migliaccio, per iniziare sto per ripetere un check-up completo anche di test per le patologie reumatiche, letti i dati saro' ancora piu' serena, e per concludere ho ripreso nel frattempo qualche "buona abitudine" come quella del nuoto, cerco di stare serena ed accettando quello di buono e di meno buono che viene dalla vita e da me stessa mi sono tolta dalla testa un po' di "paranoie". Mi vivo accanto da piu' di 50 anni... mi sono "parlata" e sto molto meglio.
GRAZIE
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
...e quale miglior consulente può essere più di quella che Le "vive accanto da più di 50 anni"...e Le parla?
Continui a parlarsi, ad ascoltarsi.,a viversi" pienamente, magari lasciando nell'oblìo fatti e persone che non la meritano.
Tanti cari auguri