Eeg tc cranio

buongiorno,sono una figlia preoccupata per suo padre che da agosto 2007 ha avuto ben 3 arresti cardiaci,dati da problemi ischemici i primi due, e da non si sa che cosa il terzo,il primo è quello che ha creato + problemi in quanto è rimasto in coma per due gg. con conseguente encefalopatia postanossica.per quanto riguarda il cuore gli è stato impiantato un defibrillatore è quindi sotto controllo,quello che mi preoccupa ora è lo stato mentale,premetto che dal risveglio dal coma è migliorato piano piano,all'inizio non ci riconosceva e aveva continuamente allucinazioni,che ora non ci sono piu',solo che è continuamente disorientato,non riconosce la sua casa e cerca continuamente la madre che è morta diversi anni fa,dopo aver pensato al cuore l'ho portato da un neurologo per riuscire a fargli vivere la vita nella migliore maniera possibile,e per avere un consiglio su come comportaarmi con lui,il responso dei controlli effettuati sono EEG ANOMALIE ELETTRICHE ASPECIFICHE BIEMISFERICHE DI GRADO LIEVE-MODERATO TC CRANIO ATROFIA CORTICO-SOTTOCORTICALE
ma non mi hanno dato alcuna terapia,mio padre a 71 anni e io non so cosa fare perche' anche mia madre che sperava che con il suo ritorno a casa migliorasse,si sta lasciando andare cosa posso fare??????grazie
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Neurologo attivo dal 2007 al 2008
Neurologo
Gentile utente,
l'encefalopatia post-anossica è una sofferenza dell'encefalo causata da un disturbo globale della perfusione o dell'ossigenazione. Negli ultimi anni si sono avuti notevoli miglioramenti nelle tecniche rianimatorie di primo soccorso per le persone colpite da arresto cardiorespiratorio.Purtroppo, questi miglioramenti non si sono semprre tradotti in una ripresa di tutte le normali funzioni. In particolare, a livello cerebrale vi sono alcune aree particolarmente sensibili all'ipossia, il cui interessamento può provocare deficit motori e la compromissione di una o più funzioni cognitive.Emerge pertanto la complessità delle problematiche e delle conseguenze psicologiche e sociali che ne derivano. Il trattamento pertanto è comprensivo di un intervento riabilitativo occupazionale al domicilio, condotto in stretta collaborazione con i terapisti e il neurologo durante il reinserimento domiciliare. E' pertanto necessario che il neurologo valuti a domicilio un eventuale trattamento sintomatico di alcuni disturbi che sono particolarmente invalidanti, tenendo in considerazione eventuali effetti collaterali legati alle sue problematiche cardiovascolari.
Cordiali saluti.
Dott. Giuseppe Bonavina

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
grazie dottore,pe la sua risposta,ma volevo dirle che alla prima dimissione dall'ospedale quindi dopo il primo arresto e coma,anch'io mi aspettavo una riabilitazione che pero' nessuno tutt'ora ci prescrive,consideri che mio padre ha girato 3 ospedali ed e' stato dimesso definitivamente il 29 settembre,e che la vsita dal neurologo della quale le ho fornito il responso è stata organizzata esclusivamente da noi.
volevo dirle inoltre che per fortuna a livello motorio non ha riportato gravi danni cioè eè abbastanza indipendente l'unica cosa è che, come posso dire, non ha postura quando cammina,quello che mi preoccupa è la sua confusione perchè non si sente mai a casa sua (non la riconosce),piange quasi per tutto,ha la mania di sbarrare tutto anche da presto e anche porte e finestre che sono solo nella sua immaginazione.come posso io aiutarlo in questo???premetto che so di essere fortunata perchè è ancora vivo solo che mi dispiace vederlo cosi' che non è mai sereno e penso lui di cosa si rende conto???? mi scuso per il mio sfogo ma non vengo consigliata da nessuno e io vorrei solo aiutarlo
la ringrazio ancora
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Neurologo attivo dal 2007 al 2008
Neurologo
Gentile Signora, purtroppo è difficile dare ulteriori consigli oltre a quanto detto precedentemente senza una valutazione neurologica sul posto.A disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente.
Dr. Giuseppe Bonavina