Riduzione improvvisa del visus

Salve, sono una studentessa di medicina e chirurgia, scrivo per un problema che mi assilla e per cui avrei bisogno un urgente consiglio. Scrivo a nome di mia cugina che in questo momento si trova ricoverata in ospedale. E' una donna di 30 anni che all' anamnesi non presenta nulla di rilevante tranne pregressi mal di testa che sembrano essersi intensificati la settimana antacedente il Natale accompagnati da un leggero fastidio e dolore all' occhio sinistro. Qualche giorno prima di natale la stessa, mentre lavorava al computer, accusa un capogiro e automaticamente si porta la mano all' occhio sinistro, dopo qualche secondo si accorge di non vedere assolutamente nulla da quell'occhio (perfettamente vedente prima, anzi ipermetrope avendo 11/10) si reca spaventata al pronto soccorso, nel frattempo il buio completo è sostituito da una luce abbagliante. Al pronto soccorso dopo una visita oculistica in cui si annota la perdita completa del visus dall' occhio sinistro che dopo qualche ora verrà solo in parte recuperata (5/10), viene ricoverata in neurologia. Inizia una cura a base di cortisone (prima purtroppo di unteriori indagini quali una più approfondita visita oculistica e un campo visivo). Le vengono fatte le indagini del caso: RM con e senza MdC, TAC, visita oculistica accurata, campo visivo. TAC e RM non rilevano alterazioni tranne una infiammazione al nervo ottico sx con iniziale interessamento del dx, i medici parlano di un nervo ottico sinistro striato ma non sono visibili nè aree ischemiche nè placche, il campo visivo è leggermente alterato da entrambi gli occhi ma loro escludono la sclerosi multipla, il fondo oculare non è alterato. Ad oggi la situazione non è cambiata e i medici non riescono ad indirizzarsi verso una diagnosi. Parlano di un probabile problema vascolare non rilevato dalla RM e suggeriscono una mappatura cromosomica per escludere malattie genetiche. La sensazione è quella che loro non sanno cosa fare, il timore mio è di essere di fronte ad una malattia rara. Gli esami eseguiti sono sufficienti per escludere la sclerosi? Cosa ne pensa di questa situazione? La ragazza continua ad avere dolore e fastidio all 'occhio sx oltre a non aver più recuperato i cinque gradi persi. La ringrazio di vero cuore.
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Dr.ssa Antonella Caria Neurologo 19
la diagnosi di Sclerosi Multipla e' basata sia sui risultati degli esami (e' stata fatta la rachicentesi?) che sulla stoaia clinica. la neurite retrobulbare potrebbe rappresentare l'esordio della SM, ma non e' diagnostica. Se il liquor e' normle, i potenziali evocati sono normali e non ci son lesioni all RMn encefalo e midollo, allora ci sono buone possibilita' che non si tratti di una SM, ma solo il tempo potra' trasformare tali probabilita' in certezza.
auguri

Dottoressa AntonellaCaria
Medico Chirurgo
Specialista in Nurologia
Vicenza

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Sono concorde con la collega Caria, però non mi è chiaro cosa si è voluto intendere con <infiammazione> del nervo ottico. E' un nervo ottico ingrandito? striato in che senso? Quel'è il deficit campimetrico? Non è il caso di fare anche una angio-RNM?
Cordialità ed auguri

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
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Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Grazie ad entrambi per le risposte immediate, la rachicentesi non è stata eseguita perchè, a parere del primario, non è necessaria (adesso però temo che lui sia stato troppo precipitoso ad escludere la sclerosi). Purtroppo i dottori continuano ad essere vaghi e a non chiarire cosa intendono per nervo ottico infiammato e per campo visivo leggermente alterato, cercherò dei chiarimenti. Grazie ancora e buon anno
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Si perchè un ingrossamento del n.ottico potrebbe essere espressione di un glioma. Inoltre la campimetria è anche "localizzatrice" del segmento ottico o delle radiazioni ottiche interessate da una lesione, in base alla topografia emianopsica.
L'esame del liquor con ricerca delle bande monoclonali mi sembra doveroso anche e soprattutto per escludere il sospetto di malattia demielinizzante.
Auguri
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Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
grazie, grazie ancora.