Cerebropatia degenerativa tipo ad

Buonasera, avrei bisogno di un consulto per una mia cara amica la quale ha eseguito delle indagini in quanto si era accorta di avere delle dimenticanze, andava spesso sopratutto in situazioni di stress in confusione, ecc... La mia amica ha 72 anni, ha avuto episodi di depressione del tono dell'umore , un decadimento cognitivo ed ipertiroidismo. Da circa 3 anni a avuto episodi di caduta al suolo senza perdita di coscenza. Saltuari episodi della memoria a breve termine. Le sono stati eseguiti dei test neuropsicologici: deficit a carico della memoria a lungo termine di tipo verbale e della memoria di lavoro verbale e visuo-spaziale; difficoltà a carico della velocità di processazione delle informazioni e dell'attenzione selettiva nella componente divisa e flessibilità cognitiva. Il profilo neuropsicologico fà propendere per un quadro di MCI amnesico a singolo dominio. Tutto questo è scritto su un referto lasciatole dove ha effettuato l'esame. Ha eseguito una Tomoscintigrafia celebrale SPET dose 1100MBqe.v.. L'indagine tomoscintigrafica ha rilevato diffusa ipoperfusione della corteccia celebrale con assottigliamento dello spessore delle circonvoluzioni. Più accentuata appare l'ipoperfusione in sede temporo-mesiale e parietale posteriore di entrambi gli emisferi. Conservata si presenta la perfusione delle rimanenti aree corticali, dei nuclei grigi sottocorticali e degli emisferi cerebrali. CONCLUSIONI: Il reperto tomoscintigrafico della perfusione cerebrale mostra alterazioni perfusive compatibili con cerebropatia degenerativa di tipo AD. Purtroppo non sappiamo a chi rivolgerci per una cura, non sappiamo se c'è una cura e sopratutto vorremmo sapere in parole povere di che tipo di malattia si tratta per prendere i provvedimenti adeguati. La mia amica non ha nessuno e si è rivolta a me per un aiuto. Spero che possiate darmi delle nozioni su come dovremmo colportarci. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

con tutti gli esami effettuati e col risultato dei test neuropsicologici Le consiglio di fare seguire la Sua amica presso un centro UVA (Unità Valutazione Alzheimer) in cui Le potranno, se possibile, somministrare dei farmaci specifici che possono essere prescritti soltanto in questi centri.
Un grosso in bocca al lupo per la Sua amica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro