Elettromiografia del piano perineale nell'uomo: conseguenze?
Buongiorno, tra pochi giorni dovrò effettuare l’ultimo di una serie di esami (elettromiografia del piano perineale) per capire il perché di recenti episodi di disfunzione erettile e di crisi (da più tempo) di tipo tetaniche (fasciolazioni/crampi alle mani e alla faccia). Gli specialisti (andrologo ed endocrinologo) che ho consultato nell’arco di un anno sono giunti alla conclusione che sono affetto da “tetania normocalcemica” (e per questo sto assumendo del magnesio) e che, per la disfunzione erettile, dopo vari esami del sangue, ecografia peniena e RMN colonna vertebrale e cranio negative, si tratta quasi sicuramente di stress/depressione accumulati che può essere trattato con il Cialis. Il neurologo mi ha ordinato di fare l’elettromiografia agli arti superiori (già fatta ed è risultata negativa ovvero nessun danno periferico) e quella del piano perineale che sto appunto per fare; quest’ultima scatena in me la mia paura/timore sia per lo svolgimento dell’esame stesso (quanti aghi mi devono infilare e dove?), sia se posso avere delle conseguenze a breve e lungo termine sull’apparato genitale (dolori e/o ulteriore disturbi). Grazie per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.4k visite dal 19/09/2011.
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