Contrazioni muscolari involontarie
Salve, sono un ragazzo di 27 anni, soggetto con alle spalle circa 3 anni di depressione di cui l'ultimo sfociato in crisi di panico e forte IPOCONDRIA...
Nel corso di quest'ultimo anno ho avuto problemi di forti mal di testa, cervicobrachialgie, lombosciatalgie, stati di contrattura dei muscoli del viso e del cranio, nevralgie trigeminali ecc, tutte OVVIAMENTE mantenute in essere dallo stato di tensione generalizzata che derivava appunto da questo stato di forte ansietà,la quale mi ha condotto a rivolgermi a diverse figure mediche quali neurologi,ortopedici, cardiologi ecc e ovviamente tutte le indagini fatte confermavano puntualmente che il mio corpo si trovava in piena salute..
Da qualche tempo ormai i miei problemi emotivi e fisici sono diminuiti e sono tornato gradualmente ad avere un'esistenza normale..
Lavorando in ambito sanitario come fisioterapista pero' sono spesso "costretto" a confrontarmi con patologie anche gravi..Ultimamente ad un mio paziente hanno diagnosticato una sospetta malattia del 2°motoneurone e da li a poco (circa 1 mese e mezzo fa) ho cominciato ad avvertire oltre ad una stanchezza muscolare che comunque associavo ad uno stato di stress fisico dovuto a ritmi di lavoro molto serrati, anche delle piccole contrazioni muscolari di breve ampiezza e frequenza. Queste contrazioni hanno luogo in piccoli e medi gruppi muscolari soprattutto degli arti(più frequentemente a livello di polpacci,quadricipiti,bicipite e tricipite brachiale), anche se a volte li avverto anche sulla colonna o sull'occhio... Mi sono fatto "dare un'occhiata" da un ortopedico che conosco il quale mi ha detto che al di la di qualche discopatia non ha rilevato alterazioni nei riflessi osteo-tendinei e nella forza muscolare.
DURANTE il periodo di ferie, durato circa 15 giorni e terminato circa 1 settimana fa queste contrazioni erano sparite o quantomeno non erano cosi frequenti...
Ovviamente da buon ipocondriaco avrò somatizzato la patologia del mio paziente in questione, però sempre per lo stesso motivo volevo avere una spiegazione più scientifica a questo tipo di fastidio e se quindi posso effettivamente stare tranquillo come spero di poter restare...
Cordiali saluti.
Nel corso di quest'ultimo anno ho avuto problemi di forti mal di testa, cervicobrachialgie, lombosciatalgie, stati di contrattura dei muscoli del viso e del cranio, nevralgie trigeminali ecc, tutte OVVIAMENTE mantenute in essere dallo stato di tensione generalizzata che derivava appunto da questo stato di forte ansietà,la quale mi ha condotto a rivolgermi a diverse figure mediche quali neurologi,ortopedici, cardiologi ecc e ovviamente tutte le indagini fatte confermavano puntualmente che il mio corpo si trovava in piena salute..
Da qualche tempo ormai i miei problemi emotivi e fisici sono diminuiti e sono tornato gradualmente ad avere un'esistenza normale..
Lavorando in ambito sanitario come fisioterapista pero' sono spesso "costretto" a confrontarmi con patologie anche gravi..Ultimamente ad un mio paziente hanno diagnosticato una sospetta malattia del 2°motoneurone e da li a poco (circa 1 mese e mezzo fa) ho cominciato ad avvertire oltre ad una stanchezza muscolare che comunque associavo ad uno stato di stress fisico dovuto a ritmi di lavoro molto serrati, anche delle piccole contrazioni muscolari di breve ampiezza e frequenza. Queste contrazioni hanno luogo in piccoli e medi gruppi muscolari soprattutto degli arti(più frequentemente a livello di polpacci,quadricipiti,bicipite e tricipite brachiale), anche se a volte li avverto anche sulla colonna o sull'occhio... Mi sono fatto "dare un'occhiata" da un ortopedico che conosco il quale mi ha detto che al di la di qualche discopatia non ha rilevato alterazioni nei riflessi osteo-tendinei e nella forza muscolare.
DURANTE il periodo di ferie, durato circa 15 giorni e terminato circa 1 settimana fa queste contrazioni erano sparite o quantomeno non erano cosi frequenti...
Ovviamente da buon ipocondriaco avrò somatizzato la patologia del mio paziente in questione, però sempre per lo stesso motivo volevo avere una spiegazione più scientifica a questo tipo di fastidio e se quindi posso effettivamente stare tranquillo come spero di poter restare...
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
con tutti i limiti del consulto on line, dal Suo racconto si evince un rilevante stato ansioso con tendenza alla somatizzazione. Sarei tranquillo, per Sua sicurezza potrebbe farsi controllare da un neurologo.
Successivamente sarebbe utile una visita psichiatrica per avere una diagnosi corretta ed un'eventuale idonea terapia.
Cordiali saluti
con tutti i limiti del consulto on line, dal Suo racconto si evince un rilevante stato ansioso con tendenza alla somatizzazione. Sarei tranquillo, per Sua sicurezza potrebbe farsi controllare da un neurologo.
Successivamente sarebbe utile una visita psichiatrica per avere una diagnosi corretta ed un'eventuale idonea terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, ovviamente per motivi di spazio ho dovuto omettere alcune parti nel racconto.
Sono stato in visita da un neurolo-psichiata lo scorso anno il quale mi aveva riscontrato una cefalea muscolo - tensiva e mi aveva prescritto del tavor oro al bisogno(preso da me pochissime volte per via della mia contrarietà alla soppressione del sintomo fine a se stessa) per gli attacchi di panico.
Inoltre sono stato in psicoterapia per 3 anni ed ho avuti buoni risultati anche combinando il tutto con delle terapie olistiche quali osteopatia e terapia cranio-sacrale.
Ovviamente l'ipocondria, come sottolineatomi anche dallo psicologo è una problematica che per alcuni aspetti, nonostante la psicoterapia, può rimanere caratteristica della mia persona, e il mio lavoro gioca un ruolo importante per la genesi della stessa. In ogni caso sono riuscito a gestirla meglio e diciamo che, almeno a livello razionale, riesco a non uscire totalmente di senno come un anno fa.
La mia domanda era di carattere più scientifco, nel senso che a me interessava sapere, ovviamente anche per stare più tranquillo, se e come uno stato di stress/ansietà possa produrre delle manifestazioni neuromuscolari di questo tipo. Se può essere utile ai fini della "diagnosi" posso dirle di aver provato ieri sera con delle tcniche di rilassamento muscolare secondo Jacobson e nel momento del rilascio del muscolo tale sintomatologia veniva evocata, se però provavo una seconda volta non si manifestava più.
La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Sono stato in visita da un neurolo-psichiata lo scorso anno il quale mi aveva riscontrato una cefalea muscolo - tensiva e mi aveva prescritto del tavor oro al bisogno(preso da me pochissime volte per via della mia contrarietà alla soppressione del sintomo fine a se stessa) per gli attacchi di panico.
Inoltre sono stato in psicoterapia per 3 anni ed ho avuti buoni risultati anche combinando il tutto con delle terapie olistiche quali osteopatia e terapia cranio-sacrale.
Ovviamente l'ipocondria, come sottolineatomi anche dallo psicologo è una problematica che per alcuni aspetti, nonostante la psicoterapia, può rimanere caratteristica della mia persona, e il mio lavoro gioca un ruolo importante per la genesi della stessa. In ogni caso sono riuscito a gestirla meglio e diciamo che, almeno a livello razionale, riesco a non uscire totalmente di senno come un anno fa.
La mia domanda era di carattere più scientifco, nel senso che a me interessava sapere, ovviamente anche per stare più tranquillo, se e come uno stato di stress/ansietà possa produrre delle manifestazioni neuromuscolari di questo tipo. Se può essere utile ai fini della "diagnosi" posso dirle di aver provato ieri sera con delle tcniche di rilassamento muscolare secondo Jacobson e nel momento del rilascio del muscolo tale sintomatologia veniva evocata, se però provavo una seconda volta non si manifestava più.
La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
lo stress ed uno stato ansioso possono aumentare l'eccitabilità neuromuscolare provocando i sintomi che Lei riferisce. Dissento dal fatto che la cura sia fine a se stessa finalizzata alla soppressione del sintomo (solo col tavor Le do ragione) ma esistono delle terapie farmacologiche che agiscono in profondità e che se associate alla psicoterapia possono dare risultati duraturi.
Cordialmente
lo stress ed uno stato ansioso possono aumentare l'eccitabilità neuromuscolare provocando i sintomi che Lei riferisce. Dissento dal fatto che la cura sia fine a se stessa finalizzata alla soppressione del sintomo (solo col tavor Le do ragione) ma esistono delle terapie farmacologiche che agiscono in profondità e che se associate alla psicoterapia possono dare risultati duraturi.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
La ringrazio dottore,mi permetta ancora tre domande poi non la disturbo più..
1) l'ansia e lo stress potrebbero rendere giustificabile in concomitanza a queste contrazioni anche uno stato di sensazione di rigidità muscolare diffusa soprattutto agli arti?
2)il fatto che se contraggo o porto in allungamento(stretching) ad esempio il quadricipite è seguita spesso dalla reazione di contrazione suddetta; può voler dire qualcosa?
3)uno stato di riduzione della lordosi cervicale(o eventualmente anche alla lombare) con eventuale compressione del sacco durale potrebbe creare tale sintomatologia ai 4 arti??
La ringrazio anticipatamente
1) l'ansia e lo stress potrebbero rendere giustificabile in concomitanza a queste contrazioni anche uno stato di sensazione di rigidità muscolare diffusa soprattutto agli arti?
2)il fatto che se contraggo o porto in allungamento(stretching) ad esempio il quadricipite è seguita spesso dalla reazione di contrazione suddetta; può voler dire qualcosa?
3)uno stato di riduzione della lordosi cervicale(o eventualmente anche alla lombare) con eventuale compressione del sacco durale potrebbe creare tale sintomatologia ai 4 arti??
La ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.9k visite dal 07/09/2011.
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