Perdita di memoria sempre più grave
Salve.
Vorrei fare qualche domanda in quanto sono molto preoccupato per una persona.
Mia zia, che ha circa 60 anni, da diverso tempo ha iniziato a comportarsi in maniera strana. Quando parla spesso ripete le cose anche diverse volte, riprende sempre gli stessi argomenti, come se non ne avesse mai parlato prima, e solo qualche giorno fa addirittura ha preso la sua auto da sola e non ricordava più dove l'avesse parcheggiata. Si è trovata costretta a chiamare per essere presa.
Nella mia famiglia si è già registrato un caso di degenerazione neuronale, con mia nonna (la madre di mia zia) che iniziò a presentare gli stessi sintomi e a lungo andare finì su un letto senza più la capacità di muoversi e di parlare. Sono enormemente preoccupato che si possa verificare lo stesso con lei. Vorrei solo capire se esiste un modo per fermare il progresso della malattia o quanto meno di rallentarlo. Tra l'altro vorrei portarla da un neurologo ma lei non vuole assolutamente, non so che fare. Devo costringerla? E poi è possibile guarire da questo tipo di malattie se non si ha la minima volontà di farlo? (Dato che per lei tutto è assolutamente normale).
Vi ringrazio tanto anticipatamente.
Vorrei fare qualche domanda in quanto sono molto preoccupato per una persona.
Mia zia, che ha circa 60 anni, da diverso tempo ha iniziato a comportarsi in maniera strana. Quando parla spesso ripete le cose anche diverse volte, riprende sempre gli stessi argomenti, come se non ne avesse mai parlato prima, e solo qualche giorno fa addirittura ha preso la sua auto da sola e non ricordava più dove l'avesse parcheggiata. Si è trovata costretta a chiamare per essere presa.
Nella mia famiglia si è già registrato un caso di degenerazione neuronale, con mia nonna (la madre di mia zia) che iniziò a presentare gli stessi sintomi e a lungo andare finì su un letto senza più la capacità di muoversi e di parlare. Sono enormemente preoccupato che si possa verificare lo stesso con lei. Vorrei solo capire se esiste un modo per fermare il progresso della malattia o quanto meno di rallentarlo. Tra l'altro vorrei portarla da un neurologo ma lei non vuole assolutamente, non so che fare. Devo costringerla? E poi è possibile guarire da questo tipo di malattie se non si ha la minima volontà di farlo? (Dato che per lei tutto è assolutamente normale).
Vi ringrazio tanto anticipatamente.
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Gentile Utente,
non faccia diagnosi prima di un'accurata visita specialistica ed eventuali esami diagnostici e test neuropsicologici. L'unica cosa da consigliare è appunto una visita neurologica per avere una diagnosi corretta. Nel caso in cui il problema dovesse essere di tipo "neurodegenerativo" sarebbe auspicabile fare seguire la zia presso un centro UVA.
Cordiali saluti ed auguri
non faccia diagnosi prima di un'accurata visita specialistica ed eventuali esami diagnostici e test neuropsicologici. L'unica cosa da consigliare è appunto una visita neurologica per avere una diagnosi corretta. Nel caso in cui il problema dovesse essere di tipo "neurodegenerativo" sarebbe auspicabile fare seguire la zia presso un centro UVA.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 04/09/2011.
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