Parestesia viso e pressione alta

Mia moglie ha avuto in circa un anno e mezzo vari episodi di parestesie nell'emiviso destro. In concomitanza con ciò ha la pressione sanguigna elevata, che nonostante il farmaco che assume (lodoz) non scende facilmente. La pressione è salita anche a 130 - 170, nonostante l'assunzione dell'antiipertensivo. Circa un anno fà si recò al pronto soccorso e tutto venne liquidato asserendo che, siccome soffre di emicrania cronica da molti anni, la aprestesia era una conseguenza del fatto che assume (purtroppo spesso) un farmaco antiemicranico, difmetrè. La parestesia però si è presentata altre volte anche senza avere avuto emicrania il giorno o il giorno precedente. Alcuni giorni fà, su indicazione del medico di guardia, che sospettava addirittura un TIA, ci siamo recati al pronto soccorso, dove, vista dal medico neurologo di guardia, ci ha tranquillizzato dicendo che avendo avuto altri episodi simili varie volte escludeva un Tia. La cosa strana è l'aumento della pressione arteriosa. Il medico neurologo ha prescritto una rmn con contrasto. Mi chiedo se, secondo voi medici, sia il caso di fare anche un eco color doppler o qualche altro esame che possa dare indicazioni specifiche in tempi brevi, visto che da noi per una rmn bisogna aspettare maggio 2012...
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

concordo con la prescrizione della RM encefalica anche per ricercare un possibile conflitto neurovascolare che a volte è responsabile di queste parestesie facciali monolaterali. Un'altra possibilità potrebbe essere un'aura sensitiva (quanto dura la parestesia?) soprattutto quando è associata ad un attacco emicranico ma anche se fosse lontano dall'emicrania non la escluderebbe.
Circa eventuali altri esami, se il neurologo non li ha consigliati, evidentemente non sono considerati, al momento, di particolare utilità.
Per il mal di testa ha una diagnosi precisa formulata da un neurologo?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Gentile dott. Ferraloro, la parestesia dura un giorno intero o anche, come quest'ultima volta due giorni. Ma non è sempre continua, è anche intermittente e di diversa intensità. A tratti interessa anche metà collo, e ha come la sensazione di sentirla anche dentro la gola. Per l'emicrania, mia moglie ha una diagnosi precisa, ed è tuttora in cura presso un centro cefalee, un anno e mezzo fà ha fatto una disintossicazione da Difmetrè, ma purtroppo dopo alcuni mesi di relativo miglioramento dell'emicrania, questa è ricomparsa come prima della terapia disintossicante e preventiva. Secondo la sua esperienza è da escludere che si tratti di TIA, visto che è successo già varie volte. Suo padre e tutta la sua famiglia del ramo paterno soffre di malattie cardiovascolari, e hanno avuto infarto o ictus, anche se dopo i 60 anni. (mia moglie ne ha 45).
Grazie per la sua gentile risposta Cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

con tutti i limiti del consulto on line, mi sentirei di escludere i Tia.
Avete consultato il neurologo del centro cefalee?
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Utente
Utente
si, però non c'è posto per le visite.. bisogna aspettare 2 mesi.
grazie ancora a presto
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Signore, mi incuriosisce il fato che sua moglie presenti 3 sintomi:
1-2) parestesie sulla metà destra del cranio e emicrania.
La diagnosi si è orientata verso una cefalea primaria,della quale cioè non si consce la causa. Nella epidemiologia delle cefalee, Emicrania e Cefalea di tipo tensivo (classificate appunto fra le "primarie", cioé prive di una causa alla quale poterle riferire) fanno la parte del leone,: si trovano ai punti 1 e 2 della classificazione internazionalmente riconosciuta . Al punto 11 (quindi molto molto in la) fra le 10 le cefalee "secondarie", ci sono quelle che derivano ANCHE dalla bocca: dico anche perché vanno insieme ad altri 6 capitoli classificatori, il che incide sulla già scarsa considerazione dell’argomento. Raramente il sospetto diagnostico di uno specialista in cefalee arriva li' senza fermarsi prima, anche perché non è facile orientarsi in una materia abbastanza complicata anche per gli specialisti direttamente interessati, cioe' i dentisti. Da notare che le caratteristiche cliniche di una cefalea secondaria sono spesso molto simili a quelle di una primaria, per cui é probabile che questo argomento sia sottostimato. Prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria sarebbe doveroso escludere tutte le possibili cause di cefalea secondaria. Nel suo caso, è stata considerata l’ipotesi che sia in gioco una malocclusione dentaria che sostenga una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)?
Mi aspetterei che, se l'ipotesi fosse confermata, le parestesie sulla metà destra del cranio fossero omolaterali all'Articolazione più compromessa, e che ci fosse anche qualche disturbo all'Orecchio DX.
Specie se una Emicrania o una Cefalea di tipo tensivo non rispondono alla terapia specifica, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica.
3) Ipertensione : Una causa di ipertensione, spesso sottostimata dagli stessi cardiologi, può essere legata a disturbi el sonno , ed in particolare al russare notturno accompagnato da episodi di apnea. Sarebbe interessante sapere se sua moglie presenta un sonno disturbato in questo senso.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Gentile dott. Bernkopf, la ringrazio per il suo intervento, mia moglie per quanto riguarda il sonno non ha alcun problema, (caso mai sono io che russo), anche per quanto riguarda la bocca, penso che non ci siano problemi, anche perchè soffre di emicrania da oltre trent'anni e abusa di difmetrè da una ventina d'anni in quanto nessun altro antiinfiammatorio da alllora ha più fatto effetto, (aulin, sinflex, voltaren orudis ecc.). Durante i colloqui al centro cefalee hanno escluso che fosse una emicrania secondaria, l'unico fattore scatenante sembrerebbe essere di origine ormonale in corrispondenza del ciclo mestruale, ma l'emicrania non insorge solo in quel determinato periodo ma anche in altri giorni del mese, soprattutto nelle ore notturne. Grazie ancora cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Attento a Lei! Chi russa danneggia se stesso ben più di quanto disturbi il partner! (oltre a non accorgersi facilmente di come dorme la partner).
Mi permetta di non essere soddisfatto della sua risposta tranquillizzante: mi dovrebbe anche dire COME al centro cefalee hanno escluso l'ipotesi secondaria derivante da un'eventuale malocclusione dentaria. In mancanza di questa certezza diagnostico-differenziale, che deve necessariamente coinvolgere un dentista esperto in disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), trenta giorni o trenta anni di permananza del disturbo sono ininfluenti e potrebbero nanzi essere pienamente giustificati. La strtuttura sfavorevole costituisce un fattore di fondo grazie al quale verie cause scatenanti possono far esplodere di volta in volta la crisi. Di notte può essereil serramento o il bruxismo a scatenare il problema, o......lo stress per il marito che russa!
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli qui linkati.
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf ( attendere con pazienza quando si vuole aprire questo link: è molto pesante)

http://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/art_fil_medica/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca.pdf

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Utente
Utente
In effetti ha ragione, non sono stati fatti esami specifici, ma solo diagnosi a seguito di questionari e colloqui e visita del medico neurologo e farmacologo. Leggeremo subito i link che ha inviato. La ringrazio molto ancora e farò sapere a Lei e al dott. Ferraloro gli esiti della risonanza. Suppongo ci vorrà molto..molto tempo. Grazie cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

qual è la frequenza mensile degli attacchi emicranici?
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Utente
Utente
Anche 20 giorni in un mese. Dopo la terapia endovenosa con psicofarmaci a scopo preventivo e di disintossicazione dal difmetrè, per circa un anno mia moglie è stata relativamente meglio (da 5 a 7-8 giorni di emicrania), con conseguente riduzione di assunzione di difmetrè considerevole. Da circa 4 mesi le cose sono tornate come prima, e, purtroppo, anche l'abuso di difmetrè. La media degli attacchi emicranici è all'incirca di 15 attacchi mensili. A seguito di una ecografia è risultato che mia moglie abbia una verosimile steatosi, non sarà che questi farmaci antiinfiammatori possano essere responsabili anche di problemi epatici?

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

gli attacchi sono davvero tanti. In questo caso si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di una terapia preventiva, se possibile. Questa terapia non è a base di antidolorifici, si tranquillizzi, anzi si prescrive per evitare l'assunzione di FANS. Quest'ultima categoria di farmaci, se abusati, può creare problemi epatici e in alcuni soggetti anche senza l'abuso.
Ne parli col neurologo che segue Sua moglie.

Cordialmente
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Utente
Utente
Mia moglie ha seguito varie terapie preventive, l'ultima con il Depakin, che ha dovuto interrompere perche le causava fastidiosi effetti collaterali. Potrebbe dirmi che altri farmaci vengono utilizzati a scopo preventivo?
Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

i farmaci di prevenzione per l'emicrania sono diversi e appartengono ai calcioantagonisti, betabloccanti, antagonisti serotoninergici, inibitori della ricaptazione della serotonina, antiepilettici, ecc.
Oltre al depakin quali altri farmaci ha utilizzato Sua moglie e con quali risultati?

Cordialità
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Utente
Utente
Anni fà ricorda il magnesio, e un farmaco chiamato cuvalit, poi ha utilizzato betabloccanti, tra i quali anche il farmaco per la pressione lodoz, che tuttora assume. E altri parecchi anni fà dei quali non ricorda il nome. I risultati erano apprezzabili per i primi mesi ma poi tutto è sempre tornato come prima, e quindi interrompeva i farmaci di prevenzione. Per molti anni assumeva la pillola anticoncezionale che le hanno consigliato di interrompere al centro cefalee, perchè poteva causare un aumento della frequenza e intensità delle crisi, ma anche in quel caso, dopo un effetto positivo per due o tre mesi, la situazione tornava uguale. Grazie cordiali salutii
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

se i risultati erano apprezzabili sarebbe opportuno parlarne col neurologo per un eventuale, ove possibile, utilizzo di farmaci preventivi, considerata l'alta frequenza mensile degli attacchi.

Buon pomeriggio
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