Esaurimento nervoso, come aiutare?
Gentili dottori va ad esporre il mio problema familiare. Ho recentemente da qualche giorno scoperto che mia madre soffre di esaurimento nervoso, ovvero mio padre ha tenuto la cosa per se che dura da qualche mese oramai senza chiedere consulto ai figli che viviamo fuori casa da vari anni. Ora mia madre non vuole vedere nessuno, non vuole uscire di casa e caccia spesso mio padre. Lo stesso negli ultimi mesi mi ha confessato di essersi fisicamente allontanato da lei senza volerlo. In effetti sia io che mio fratello frequentiamo poco casa dei genitori perché ognuno preso dai propri affari. La mamma sta rinfacciando tutte le cose negative del passato a mio padre. Poi vedendo altre famiglie con i figli sposati e i nipoti lei ne patisce ancora di più , visto che nemmeno io ne mio fratello abbiamo delle situazioni affettive stabili. Sopratutto mio fratello che porta a casa le fidanzate, escono insieme per un paio di anni, cosicché i miei si affezionano e quando si lascia mi madre né ha sempre patito. Non in ultimo ha litigato con suo fratello. Aggiungo che mia madre è sempre stata una persona pacifica, forse ha sempre più subito gli altri invece di reagire. Ora non so come devo comportarmi, avrei bisogno di un consiglio per sapere da dove iniziare a prendere il problema. Se è il caso che consulto un medico, come faccio a convincerla ad andarci.Esistono dei gruppi di ascolto o comunque delle associazioni per questi problemi. Un caro saluto e ringrazio per gli eventuali consigli!
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Gentile utente, è molto probabile che sua madre sia depressa, anche se solo una visita psichiatrica può accertarlo. La depressione è una malattia come tutte le altre, ci sono cure, si può guarire e anzi a volte se ne esce migliori perché si è capito qualcosa di più su se stessi. Purtroppo ci sono molti pregiudizi e molta vergogna che rendono difficile alle persone affette e ai familiari accettare di farsi curare.
Le recriminazioni di sua mamma, la colpevolizzazione di voi figli e del padre vanno inseriti in questo contesto di malattia: non vi sfinite in discussioni. Parlatene col suo medico, cercate uno specialista psichiatra, privato o pubblico come preferite, chiedete aiuto a un'amica o una parente di cui vostra mamma si fida per convincerla.La mamma non si deve sentire sola: c'è un problema in famiglia, abbiamo tutti bisogno di aiuto, andiamo insieme a farci curare. La priorità è iniziare quanto prima una cura, farmacologica e psicoterapica di sostegno (non pensi ad analisti, lettini o altro: solo una persona competente che ascolti e che sia fuori dalle dinamiche della famiglia).
Mi faccia sapere
Franca Scapellato
Le recriminazioni di sua mamma, la colpevolizzazione di voi figli e del padre vanno inseriti in questo contesto di malattia: non vi sfinite in discussioni. Parlatene col suo medico, cercate uno specialista psichiatra, privato o pubblico come preferite, chiedete aiuto a un'amica o una parente di cui vostra mamma si fida per convincerla.La mamma non si deve sentire sola: c'è un problema in famiglia, abbiamo tutti bisogno di aiuto, andiamo insieme a farci curare. La priorità è iniziare quanto prima una cura, farmacologica e psicoterapica di sostegno (non pensi ad analisti, lettini o altro: solo una persona competente che ascolti e che sia fuori dalle dinamiche della famiglia).
Mi faccia sapere
Franca Scapellato
Franca Scapellato
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Neurologo
Gentile utente,
dalle informazioni che mi riporta è probabile che i sintomi descritti siano inquadrabili in una forma depressiva. Non è da escludere che tali sintomi o analoghi, quali disturbi del sonno,una cerat riduzione nelle attività di vita quotidiane o malesseri aspecifici,possano essere iniziati tempo prima ed essere passati ome "mascherati".Ritengo che il sostegno famigliare sia fondamentale in questi casi, ma sarebbe molto importante che la signora abbia un colloquio clinico con un neurologo o psichiatra che valuterà una terapia farmacologica o psicoterapica.
Cordialmente.
Dr. Giuseppe Bonavina
dalle informazioni che mi riporta è probabile che i sintomi descritti siano inquadrabili in una forma depressiva. Non è da escludere che tali sintomi o analoghi, quali disturbi del sonno,una cerat riduzione nelle attività di vita quotidiane o malesseri aspecifici,possano essere iniziati tempo prima ed essere passati ome "mascherati".Ritengo che il sostegno famigliare sia fondamentale in questi casi, ma sarebbe molto importante che la signora abbia un colloquio clinico con un neurologo o psichiatra che valuterà una terapia farmacologica o psicoterapica.
Cordialmente.
Dr. Giuseppe Bonavina
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 15.3k visite dal 10/12/2007.
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