Alcool e memoria

ultimamente mi sono ritrovata sotto gli occhi gli studi condotti presso Università di Santiago de Compostela sul consumo di alcool nei giovani e conseguenze sulla memoria e capacità di apprendimento.
essendo una studentessa universitaria mediamente brillante e che tiene al suo studio e futuro lavoro, ma anche avvezza a bere un tantino di troppo, mi sono interessata all'argomento.
è da un annetto (ma anche meno!)oramai che faccio uso quasi abituale di alcolici specialmente il fine settimana... a volte riducendomi anche a vomitare pur di liberarmi della sensazione di stordimento post-sbornia.
Quando mi sono sentita più male è stata spesso colpa del vino... bevuto velocemente magari più bicchieri uno dietro l'altro. tipo 4 o 5!
il più delle volte è colpa degli shott (spesso sono fatti a base di vodka e sambuca): almeno 2 o 3 più un cocktail! e mi sento ubriaca.
altre volte un paio di cocktail e magari 1 o 2 shot. la quantità non mi pare eccessivamente alta, più che altro la colpa del malessere penso sia legata ai mescolamenti stupidi. Lo stato in cui mi trovo è spesso di stordimento e di leggerezza, come un mondo sognante ed ovattato dove faccio le cose più semplicemente ma non per questo non sono cosciente di quello che faccio! anzi! ricordo bene sempre tutto quello che è accaduto.. o mi basta riportarmi alla memoria un piccolo particolare per farmi ricordare comunque ogni cosa...

Insomma la mia domanda è quanto possa aver davvero influito questo stile di vita (cioè bere in questa maniera almeno una volta a settimana) sulle mie capacità!
Inizialmente ho detto che conduco questo stile di vita da una anno... ma chiaramente con dei periodi durante i quali questo non accade! Non voglio dire che su 365 giorni ogni fine settimana mi sono andata ad ubriacare. quindi non è da un anno propriamente intero ma meno!togliendo i vari intervalli dettati da festività da passare in casa e periodi di esami, in termini di mesi ai quali posso ridurre il mio più abituale uso di alcol, diciamo che si tratta di 8-9 mesi.
A cosa fanno esattamente riferimento i dati degli studi dell'università di compostela?! Non ho ben capito che campioni sono stati scelti... e quanto io possa essere considerata una ragazza "che abusa di alcolici"! può la sbornia di una sera compromettere le nostre capacità? in che termini? qual è il limite?

vorrei che mi risolviate questi dubbi avendo voi delle informazioni più dettagliate su questi studi e tutto il resto. decifrare e calibrare le informazioni prese da internet non è facile per noi pazienti!
infine vorrei chiarire che le mie domande non sono tese a sapere quanto posso bere per non compromettere le mie capacità (perchè questi studi mi hanno molto spaventata e penso proprio che la smetterò con queste stupide sbornie ingiustificate) ma piuttosto per capire quanto possibile danno posso aver fatto!

...sarà anche perchè questo mio ultimo esame ha richiesto più tempo del mio solito per essere preparato, questo genere di cose mi preoccup
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
i dati della ricerca alla quale probabilmente Lei fa riferimento

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21575014

riguardono i giovani (fra 18 e 20 anni d'età) che consumavano l'alcool nello stile di abbuffate (binge drinkers): sporadicamente, ma in grandi quantità, la tendenza che secondo gli autori prevale fra i giovani di oggi, e quanto ho capito, comprende anche nel Suo caso.

"Binge drinkers" sono stati selezionati a prescindere della durata del periodo complessivo dell'uso di alcool, ma considerando la quantità di alcool che la persona può consumare in breve tempo (ad esempio, 4 o più bevande in 2 ore). Gli autori concludono che anche gli adolescenti non affetti dall'uso cronico e dalla dipendenza da alcool, ma che lo usano sporadicamente, però in grandi quantità, possono sviluppare alterazioni delle capacità attentive e della memoria.

<<..può la sbornia di una sera compromettere le nostre capacità?..>>

Sì, nel caso di ciascuna sbornia si tratta di attacco tossico acuto sulle strutture cerebrali, in particolare l'ippocampo, col rispettivo danno. Se, come e in quanto tempo l'organismo riesce a "riprendersi" da ciascun attacco o dallo stile di vita con attacchi ripetuti, la ricerca in questione non dice. La mia risposta sarebbe che è molto individuale dal caso al caso, anche l'entità del danno.

Preferisco non darLe le rassicurazioni, ma piuttosto augurarLe di realizzare la Sua idea di astenersi dalle sbornie.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio vivamente!

La sua risposta non può che convincermi ancora di più: eviterò di prendere delle sbornie gratuite. anche se le mie sbornie sono state provocate spesso da un paio di cocktail eviterò in ogni caso.

Da sola non riesco a rendermi conto se la mia attenzione o il mio rendimento siano davvero calati o meno.
devo ammettere però che mi preoccupo quando non ricordo piccole cose, quando sono poco attenta mentre la gente mi parla e non ricordo cosa mi era stato detto. quando ci metto più tempo a memorizzare un concetto. sembrerò stupida, ma è così. e non ho intenzione di danneggiare ulteriormente il mio ippocampo.

la cosa che mi spaventa di più è che l'entità di queste abitudini sono davvero estese a macchia d'olio. posso dire che quasi la totalità dei miei amici universitari, più o meno stretti, è vittima delle bevute nel fine settimana o dopo gli esami. dai più brillanti ai meno bravi, da più seri ai più menefreghisti.
è una nostra abitudine, una cosa del tutto "normale".

nel mio piccolo cercherò di divulgare questo studio.

ancora grazie!
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119

Un saluto!