Ictus
Salve, approdo qui con la speranza di avere un consiglio sul da farsi: Mia nonna esattamente un mese fa ha avuto un ictus che le ha bloccato braccio e gamba destra e la parola.A 30 giorni esatti dal ricovero purtroppo non riesce ancora a deglutire e quindi non può alimentarsi.Per più di una settimana ha avuto il sondino naso-gastrico poi è successo che questo si è sfilato (o forse di notte se l'è tolto perchè le dava fastidio non so) fatto sta che gli infermieri hanno fatto un paio di tentativi per rimetterglielo ma senza successo, allora io documentandomi su internet avevo letto della possibilità di fare la PEG, questa "gastrostomia endoscopica percutanea" insomma glielo infilano direttamente allo stomaco se ho ben capito! Sarebbe una cosa rischiosa alla sua età? (ha 91 anni). Oppure cosa si potrebbe fare in casi simili? Presumo che non si possa stare troppo a lungo con la sacca nutritiva endovenosa altrimenti ci si debilita..lunedì dovrebbero operarla per questa PEG..per favore datemi un un parere se è la cosa giusta..grazie
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Dr. Rosario Vecchio
Neurologo
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Gentile utente
A seguito di un ictus è spesso frequente il manifestarsi della disfagia. Se questa condizione è grave non permette l'alimentazione che di conseguenza viene garantita con la somministrazione di nutrienti attraverso il sondino naso-gastrico o, in alternativa attraverso l'uso di sacche per via endovenosa. Questa modalità di nutrizione non può essere però mantenuta a lungo per i possibili rischi e complicanze, per cui se le condizioni generali lo permettono è necessario eseguire una PEG, in grado di consentire un'adeguata somministrazione di nutrienti e di liquidi, oltre che di farmaci.
In bocca al lupo per la nonna che spero possa riprendersi
A seguito di un ictus è spesso frequente il manifestarsi della disfagia. Se questa condizione è grave non permette l'alimentazione che di conseguenza viene garantita con la somministrazione di nutrienti attraverso il sondino naso-gastrico o, in alternativa attraverso l'uso di sacche per via endovenosa. Questa modalità di nutrizione non può essere però mantenuta a lungo per i possibili rischi e complicanze, per cui se le condizioni generali lo permettono è necessario eseguire una PEG, in grado di consentire un'adeguata somministrazione di nutrienti e di liquidi, oltre che di farmaci.
In bocca al lupo per la nonna che spero possa riprendersi
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
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Utente
Dottore la ringrazio per il suo intervento e per i consigli.Da qualche giorno mia nonna ha iniziato a deglutire, però soltanto cose liquide. Riesce a bere anche se in modeste quantità acqua, latte, succo di frutta, e con una certa fatica omogeneizzato di vitello. Per questo motivo abbiamo deciso di temporeggiare e attendere ancora un pò prima di fare la PEG. Con la pastina però nulla da fare la rifiuta e la sputa fuori..sono passati 40 giorni dall'ictus. Nn so se aspettare ancora sperando in un ulteriore miglioramento oppure tagliare la testa al toro e fare questa peg che ci darebbe la sicurezza di poterla alimentare in maniera adeguata. Anche perchè in questa situazione non credo potremmo trasferirla al centro di riabilitazione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 22/07/2011.
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