Alzheimer
[#1]
Gentile Utente,
escluderei l'ipotesi da Lei prospettata. Le cause delle demenze non sono note ma certamente sono più complesse dei soli shock emotivi i quali comunque potrebbero causare problemi di natura psichiatrica che a volte possono simulare una demenza.
Cordiali saluti
escluderei l'ipotesi da Lei prospettata. Le cause delle demenze non sono note ma certamente sono più complesse dei soli shock emotivi i quali comunque potrebbero causare problemi di natura psichiatrica che a volte possono simulare una demenza.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie Dottore.
Mio padre ha 73 anni e recentemente una TAC cerebrale eseguita a seguito di un repentino peggioramento delle capacità cognitive ha evidenziato atrofia cerebrale occipito parietale, mentre la SPET mostra ipoconcentrazione del radiofarmaco in corrispondenza della corteccia parieto-occipitale, bilateralmente. Ipoattive risultano essere anche le regioni del cuneo e del precuneo. Presenta allucinazioni e stati di agitazione, specie notturna. Ora è ricoverato in ospedale in quanto è stato rinvenuto dalla Polizia in un fosso, in stato confusionale.
Attualmente segue una terapia a base di olanzapina. Tutti i medici che lo seguono sono concordi nel dire che non può essere tenuto a casa, in quanto renderebbe la vita dei familiari - nel caso mia madre - estremamente pesante e dura. Non c'è davvero altra soluzione?
La domanda originaria nasce dal fatto che si è arrivati a questo punto in soli 3 mesi, guardacaso a seguito del matrimonio mio e di mio fratello, che ci ha portati ad abbandonare la casa paterna e il successivo trasloco dei miei genitori in un'abitazione più piccola e consona alle loro nuove esigenze; trasloco mal accettato da mio padre...
Grazie per qualsiasi informazione potrà darmi.
Mio padre ha 73 anni e recentemente una TAC cerebrale eseguita a seguito di un repentino peggioramento delle capacità cognitive ha evidenziato atrofia cerebrale occipito parietale, mentre la SPET mostra ipoconcentrazione del radiofarmaco in corrispondenza della corteccia parieto-occipitale, bilateralmente. Ipoattive risultano essere anche le regioni del cuneo e del precuneo. Presenta allucinazioni e stati di agitazione, specie notturna. Ora è ricoverato in ospedale in quanto è stato rinvenuto dalla Polizia in un fosso, in stato confusionale.
Attualmente segue una terapia a base di olanzapina. Tutti i medici che lo seguono sono concordi nel dire che non può essere tenuto a casa, in quanto renderebbe la vita dei familiari - nel caso mia madre - estremamente pesante e dura. Non c'è davvero altra soluzione?
La domanda originaria nasce dal fatto che si è arrivati a questo punto in soli 3 mesi, guardacaso a seguito del matrimonio mio e di mio fratello, che ci ha portati ad abbandonare la casa paterna e il successivo trasloco dei miei genitori in un'abitazione più piccola e consona alle loro nuove esigenze; trasloco mal accettato da mio padre...
Grazie per qualsiasi informazione potrà darmi.
[#3]
Gentile Utente,
i fattori emotivi hanno potuto accelerare il processo che comunque, ritengo, fosse già in atto. Faccia seguire Suo padre da uno specialista esperto in demenze anche per una valutazione neuropsicologica. I centri UVA (Unità Valutazione Alzheimer) sono quelli dedicati a queste patologie.
Coirdialmente Le invio i migliori auguri per Suo padre
i fattori emotivi hanno potuto accelerare il processo che comunque, ritengo, fosse già in atto. Faccia seguire Suo padre da uno specialista esperto in demenze anche per una valutazione neuropsicologica. I centri UVA (Unità Valutazione Alzheimer) sono quelli dedicati a queste patologie.
Coirdialmente Le invio i migliori auguri per Suo padre
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 06/07/2011.
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Approfondimento su Malattia di Alzheimer
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