La terapia antidepressiva
Salve, sono una ragazza di 23 anni, da quando avevo 16 anni ho difficoltà soggettive alla deglutizione, che migliora con la terapia antidepressiva e ansiolitica, e da 2 anni ho iperestesia in tutto il corpo e strane parestesie alla lingua e gola. Ho effettuato una rm encefalo, e l'unico dato particolare è " si evidenzia una dilatazione,su base atrofica,degli spazi subaracnoidei cerebbellari ed in parte vermiani". e poi "minima dilatazione degli spazi subaracnoidei, dell'area rolandica bilateralmente e della convessità cerebrale".
Ho il sospetto che tale riscontro non spieghi i miei sintomi, anche perchè io non penso di avere alcuno problema di memoria o problemi cognitivi. é una cosa genetica? é indice di qualche patologia? la mia neurologa ha detto che è una mia caratteristica e che non è una cosa patologica ma io ho paura. Per favore, ditemi se è vero che non è una cosa necessariamente patologica o che peggiora... il resto del referto indica normalità per forma e dimensioni di tutto il resto, e non si evidenziano aree di alterato segnale. Grazie, spero possiate rassicurarmi
Ho il sospetto che tale riscontro non spieghi i miei sintomi, anche perchè io non penso di avere alcuno problema di memoria o problemi cognitivi. é una cosa genetica? é indice di qualche patologia? la mia neurologa ha detto che è una mia caratteristica e che non è una cosa patologica ma io ho paura. Per favore, ditemi se è vero che non è una cosa necessariamente patologica o che peggiora... il resto del referto indica normalità per forma e dimensioni di tutto il resto, e non si evidenziano aree di alterato segnale. Grazie, spero possiate rassicurarmi
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Utente
Grazie dott. Ferraloro per la sua pronta risposta. Poichè nel referto c'è scritto "se clinicamente ritenuto opportuno potrebbe essere utile un controllo tra sei mesi circa", questo vuol dire che è consigliabile che io ripeta l'esame di rm tra sei mesi?spero di no poichè sono molto ansiosa,e preferirei non avere di queste preoccupazioni. In più ho dei sintomi aspecifici, che mi fanno preoccupare alquanto, e i neurologi non hanno mai pensato a una patologia che fosse in grado di spiegarli! sono in cura da uno psicoterapeuta, il quale sostiene che si tratti di un disturbo di conversione( l'iperestesia in tutto il corpo, le parestesie alla lingua e alla gola e la difficoltà alla deglutizione). quindi l'esito dell' rm non centra proprio nulla con i sintomi da me denunciati?
Ora le pongo la domanda che più mi sta a cuore.
Sintomi neurologici quali l'iperestesia che io avverto tutti i giorni anche se con intensità variabile, se non sono spiegabili con una patologia organica(nè funzionale) possono essere espressione di una ipereccitabilità nervosa o comunque causati da stimoli psichici, la cui causa è in mio potere( con una psicoterapia) rimuovere per tornare in piena forma?
Grazie ancora, buon lavoro
Ora le pongo la domanda che più mi sta a cuore.
Sintomi neurologici quali l'iperestesia che io avverto tutti i giorni anche se con intensità variabile, se non sono spiegabili con una patologia organica(nè funzionale) possono essere espressione di una ipereccitabilità nervosa o comunque causati da stimoli psichici, la cui causa è in mio potere( con una psicoterapia) rimuovere per tornare in piena forma?
Grazie ancora, buon lavoro
[#3]
Gentile Utente,
<<se clinicamente ritenuto opportuno potrebbe essere utile un controllo tra sei mesi circa>> significa che l'esame dovrebbe consigliarlo la neurologa se lo riterrà opportuno in base alla visita ed ai Suoi sintomi.
Il referto RM non è assimilabile alla Sua sintomatologia.
Circa l'ultima domanda Le rispondo affermativamente, cioè che l'ipotesi è possibile e che oltre la psicoterapia esiste anche la terapia farmacologica che potrebbe essere associata, se ritenuta opportuna dagli specialisti che La seguono.
Cordialmente
<<se clinicamente ritenuto opportuno potrebbe essere utile un controllo tra sei mesi circa>> significa che l'esame dovrebbe consigliarlo la neurologa se lo riterrà opportuno in base alla visita ed ai Suoi sintomi.
Il referto RM non è assimilabile alla Sua sintomatologia.
Circa l'ultima domanda Le rispondo affermativamente, cioè che l'ipotesi è possibile e che oltre la psicoterapia esiste anche la terapia farmacologica che potrebbe essere associata, se ritenuta opportuna dagli specialisti che La seguono.
Cordialmente
[#4]
Gentile Ragazza,
mi associo al DR.Ferrarolo nella risposta.
Le suggerisco di valutare la possibilità di un approccio combinato, farmacoterapia e psicoterapia, vedrà che è la strada migliore, anche e soprattutto per i disurbi da conversione.
Cari saluti
mi associo al DR.Ferrarolo nella risposta.
Le suggerisco di valutare la possibilità di un approccio combinato, farmacoterapia e psicoterapia, vedrà che è la strada migliore, anche e soprattutto per i disurbi da conversione.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Gentile Utente,
anche la visita neurologica negativa farebbe escludere problemi degenerativi, infatti in presenza di questi si sarebbero riscontrate delle alterazioni all'esame neurologico. Un'altra possibilità sarebbe quella di avere un parere dal neuroradiologo che ha firmato il referto.
Cordiali saluti
anche la visita neurologica negativa farebbe escludere problemi degenerativi, infatti in presenza di questi si sarebbero riscontrate delle alterazioni all'esame neurologico. Un'altra possibilità sarebbe quella di avere un parere dal neuroradiologo che ha firmato il referto.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
In effetti la prima neurologa non mi ha fatto alcun esame, ma il secondo mi ha fatto fare i test cerebellari ed era tutto perfetto. quindi io non ho alcun segno clinico.
questo vuol dire che non c'è degenerazione in corso. ma questo vuol dire anche che quest'atrofia c'è sempre stata e rimarrà li immutata senza mai divenire sintomatica o degenerare? Oppure questo non si può sapere?
Quello che voglio sapere è se ho le stesse possibilità di una persona sana di andare incontro a una ulteriore atrofizzazione o malattia legata a questa atrofia. Insomma posso dimenticarmi di questa rm e non farla mai più o dovrò sempre farmi controllare?
Questa è l'ultima domanda che le pongo, spero di non averla annoiata e grazie di tutto
questo vuol dire che non c'è degenerazione in corso. ma questo vuol dire anche che quest'atrofia c'è sempre stata e rimarrà li immutata senza mai divenire sintomatica o degenerare? Oppure questo non si può sapere?
Quello che voglio sapere è se ho le stesse possibilità di una persona sana di andare incontro a una ulteriore atrofizzazione o malattia legata a questa atrofia. Insomma posso dimenticarmi di questa rm e non farla mai più o dovrò sempre farmi controllare?
Questa è l'ultima domanda che le pongo, spero di non averla annoiata e grazie di tutto
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.6k visite dal 30/06/2011.
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