Perdita di memoria
Sono una donna di 59 anni; nel giro di pochi mesi ho perso mio marito e mio padre, quest’ultimo da due settimane. Avverto un profondo senso di solitudine e una sensazione acuta di spaesamento, non avendo figli, nè fratelli o sorelle, né parenti vicini. Mi capita di dimenticare le cose, di non riuscire a concentrarmi, sono spesso ansiosa.Ieri , dopo avere svuotato l’armadio di mio padre, e dopo avere raccolto le sue cose, profondamente addolorata, ho avuto un episodio di perdita di memoria, ero confusa, vedevo dei documenti che avevo raccolto la mattina e non ricordavo precisamente a cosa servissero, ricordavo di essere uscita il giorno precedente, ma non con chi , non ricordavo cosa avrei dovuto fare il pomeriggio, ero confusa, mi aggiravo per la casa, ho telefonato ad una amica dicendole come mi sentivo … poi mi sono un po’ ripresa, e sono andata dal cardiologo di famiglia, il quale mi ha visitato, facendomi guardare a destra, sinistra, alzare le gambe, stringere cose ecc…… mi ha fatto l’elettrocardiogramma, tutto regolare, e ha concluso che dal punto di vista neurologico non ho nulla, e che a suo parere è un episodio dovuto allo stress (ho curato ed assistito mio padre, prima che morisse, per lungo tempo) . Mi ha poi dato l’appuntamento per un ecocardiogramma, al quale mi sottoporrò oggi. Vorrei un consiglio: è il caso di sottopormi anche ad una visita neurologica, ad un encefalogramma? Cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile Signora,
innanzi tutto Le sono sinceramente molto vicino in questo momento doloroso della Sua vita. Dalla Sua descrizione la componente ansiosa e lo stress penso che siano determinanti e all'origine del Suo stato attuale.
Ovviamente questa è soltanto un'ipotesi a distanza. Per un'eventuale conferma Le consiglierei di farsi controllare da un neurologo anche per instaurare, qualora venisse confermata tale ipotesi, un'adeguata terapia che possa attenuare la Sua sintomatologia. Probabilmente c'è pure una condizione di depressione che andrebbe valutata dallo specialista.
Non si lasci andare e si curi.
Cordiali saluti
innanzi tutto Le sono sinceramente molto vicino in questo momento doloroso della Sua vita. Dalla Sua descrizione la componente ansiosa e lo stress penso che siano determinanti e all'origine del Suo stato attuale.
Ovviamente questa è soltanto un'ipotesi a distanza. Per un'eventuale conferma Le consiglierei di farsi controllare da un neurologo anche per instaurare, qualora venisse confermata tale ipotesi, un'adeguata terapia che possa attenuare la Sua sintomatologia. Probabilmente c'è pure una condizione di depressione che andrebbe valutata dallo specialista.
Non si lasci andare e si curi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie per la cortese risposta.
In effetti sto cercando di reagire, nei limiti delle mie attuali possibilità;la settimana prossima farò una breve vacanza presso alcuni amici, e al ritorno contatterò un neurologo della zona per una eventuale visita, anche se sono piuttosto restia ad assumere medicine e ansiolitici in genere... La terrò informato.Cordiali saluti
In effetti sto cercando di reagire, nei limiti delle mie attuali possibilità;la settimana prossima farò una breve vacanza presso alcuni amici, e al ritorno contatterò un neurologo della zona per una eventuale visita, anche se sono piuttosto restia ad assumere medicine e ansiolitici in genere... La terrò informato.Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 28/06/2011.
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