Microtrauma cerebrale diffuso

Salve,
in data 9/05/'11 il mio più cara amico in seguito a un incidente stradale ha riportato un trauma cranico grave. E' entrato subito in coma (GCS 7). In Rianimazione è stato messo anche in coma farmacologico. Nei giorni a seguire il paziente ha sempre mostrato dei miglioramenti seppur minimi, a distanza di 8 giorni è stato rimosso il PIC. Frattanto i medici hanno deciso di abbassare la dose di barbiturici e in data 17/05 è stata eseguito RMN cerebrale nella quale s'è riscontrato Danno assonale diffuso, associato a piccoli focolai emorragici, il più rivelante dei quali a livello del mesencefalo. Nei giorni a seguire il paziente è rimasto stabile. In data 21/05 è stata eseguita tracheotomia e, inoltre, il mio amico ha cominciato a muovere gli arti (ampi movimenti sinistri, impercettibili quelli di destra), a sbadigliare, a lacrimare ecc. Fino a giungere, in data 23/05 ad aprire gli occhi, quindi i medici ci hanno detto che il paziente non può più essere considerato in coma ma bensì in uno stato neurologico. In data 25/05, avendo riacquistato la respirazione autonoma, seppur tracheotomizzato il paziente è stato trasferito in un'unità di risveglio e riabilitazione nelle Marche. Qui c'hanno detto che è prematuro esprimere un giudizio sulla prognosi del paziente, il quale potrebbe riportare danni sia permanenti sia avere un recupero quasi completo. Frattanto il mio amico continua ad aprire e chiudere gli occhi, ad avere movimenti degli arti sinistri, sbadigliare, tossire... Il contatto con l'ambiente comunque non c'è. Ha anche un po' di febbre (max 38) ancora da valutare, c'è da dire che è risultato positivo ad un batterio. Lei cosa ne pensa del suddetto? Cosa dobbiamo attenderci?

Grazie mille che mettete a disposizione la vostra preparazione.
In attesa di un responso, distinti saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

allo stato attuale non è possibile, come già hanno riferito i medici che seguono il Suo amico, stabilire il decorso e la prognosi. Inizia adesso una lunga fase di riabilitazione, avendo in prospettiva un ventaglio ampio di possibilità, come detto già dai medici.

Un grosso in bocca al lupo per il Suo amico

Dr. Antonio Ferraloro