Emicrania con aura visiva
Egregi Dottori,
Sono un ragazzo di 22 anni e da quando avevo 15 soffro di emicrania con aura visiva.
Non ho mai preso nulla ne come precauzione ne durante l’attacco perché non ho mai avuto simpatia per i farmaci e gli attacchi non si sono manifestati mai più di una volta al mese fino ad ora.
Negli ultimi cinque 5 mesi la situazione è peggiorata: per circa 3 mesi l’emicrania con aura mi veniva una volta a settimana generalmente verso martedì o mercoledì poi ha cominciato a venirmi 2, 3 volte a settimana fino all’ultimo mese nel quale mi si manifesta quasi con cadenza quotidiana.
La cosa mi sta stressando davvero non per l’emicrania in se ma per l’aura che accompagna ogni attacco: è davvero invalidante visto che per circa un’ora non riesco a vedere bene. Sono arrivato ad un punto che non esco più di casa ne il fine settimana ne quando stacco dal lavoro; vivo con la paura dell’attacco successivo…
Assieme al medico di base abbiamo deciso di prendere un appuntamento per una visita neurologica.
Nel frattempo ho cercato di farmi una cultura sull’argomento in internet e vista la frequenza degli attacchi mi sembra inevitabile assumere dei farmaci preventivi. La cosa che però mi ha stupito di più è che ho notato un gran numero di farmaci in grado di aiutare i pazienti con emicrania senza aura ma per quel che riguarda l’emicrania con aura c’è davvero poco! Qualcuno suggeriva la Lamotrigina ma il suo foglietto illustrativo sembra più un bollino di guerra che un farmaco mentre altri proponevano il Flunagen che sembra essere un’ottima alternativa.
Voi che farmaci prescrivereste per una situazione come la mia? Ricordiamoci che più che l’emicrania è l’aura che vorrei eliminare!!
P.S.: ho provato ad eliminare anche gli alimenti “trigger” ma ad un mese di distanza nessun risultato!
Grazie
Sono un ragazzo di 22 anni e da quando avevo 15 soffro di emicrania con aura visiva.
Non ho mai preso nulla ne come precauzione ne durante l’attacco perché non ho mai avuto simpatia per i farmaci e gli attacchi non si sono manifestati mai più di una volta al mese fino ad ora.
Negli ultimi cinque 5 mesi la situazione è peggiorata: per circa 3 mesi l’emicrania con aura mi veniva una volta a settimana generalmente verso martedì o mercoledì poi ha cominciato a venirmi 2, 3 volte a settimana fino all’ultimo mese nel quale mi si manifesta quasi con cadenza quotidiana.
La cosa mi sta stressando davvero non per l’emicrania in se ma per l’aura che accompagna ogni attacco: è davvero invalidante visto che per circa un’ora non riesco a vedere bene. Sono arrivato ad un punto che non esco più di casa ne il fine settimana ne quando stacco dal lavoro; vivo con la paura dell’attacco successivo…
Assieme al medico di base abbiamo deciso di prendere un appuntamento per una visita neurologica.
Nel frattempo ho cercato di farmi una cultura sull’argomento in internet e vista la frequenza degli attacchi mi sembra inevitabile assumere dei farmaci preventivi. La cosa che però mi ha stupito di più è che ho notato un gran numero di farmaci in grado di aiutare i pazienti con emicrania senza aura ma per quel che riguarda l’emicrania con aura c’è davvero poco! Qualcuno suggeriva la Lamotrigina ma il suo foglietto illustrativo sembra più un bollino di guerra che un farmaco mentre altri proponevano il Flunagen che sembra essere un’ottima alternativa.
Voi che farmaci prescrivereste per una situazione come la mia? Ricordiamoci che più che l’emicrania è l’aura che vorrei eliminare!!
P.S.: ho provato ad eliminare anche gli alimenti “trigger” ma ad un mese di distanza nessun risultato!
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
come Lei ben dice, considerata la frequenza degli attacchi che ultimamente l'affliggono, una terapia di prevenzione sarebbe davvero utile. Per quanto riguarda il farmaco da utilizzare sarà il neurologo a prescriverlo, non è questa la sede opportuna per consigliare terapie farmacologiche peraltro vietate a distanza.
Mi tenga aggiornato, se Le farà piacere.
Cordiali saluti
come Lei ben dice, considerata la frequenza degli attacchi che ultimamente l'affliggono, una terapia di prevenzione sarebbe davvero utile. Per quanto riguarda il farmaco da utilizzare sarà il neurologo a prescriverlo, non è questa la sede opportuna per consigliare terapie farmacologiche peraltro vietate a distanza.
Mi tenga aggiornato, se Le farà piacere.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile Dott,
La ringrazio per la Sua celere risposta anche se onestamente speravo fosse un po' diversa.
Volevo solo arrivare all'appuntamento col neurologo con qualche informazione in più per non farmi cogliere proprio impreparato e affidarmi in toto nelle mani di una persona che nemmeno conosco.
Fiducia si ma ritengo che più idee portino ad un miglior risultato.
Comunque vedrò di cercarmi qualcosa da solo al riguardo giusto per non sentire un monologo ma per cercare di arrivare assieme alla soluzione migliore visto che sarò io a dover assumere i farmaci...
La terrò comunque informata sul dafarsi auspicandomi qualche Suo commento su un'eventuale cura di prevenzione.
Grazie a saluti
La ringrazio per la Sua celere risposta anche se onestamente speravo fosse un po' diversa.
Volevo solo arrivare all'appuntamento col neurologo con qualche informazione in più per non farmi cogliere proprio impreparato e affidarmi in toto nelle mani di una persona che nemmeno conosco.
Fiducia si ma ritengo che più idee portino ad un miglior risultato.
Comunque vedrò di cercarmi qualcosa da solo al riguardo giusto per non sentire un monologo ma per cercare di arrivare assieme alla soluzione migliore visto che sarò io a dover assumere i farmaci...
La terrò comunque informata sul dafarsi auspicandomi qualche Suo commento su un'eventuale cura di prevenzione.
Grazie a saluti
[#3]
Gentile Utente,
a distanza non può aspettarsi risposte diverse o prescrizioni farmacologiche. Comunque non è nemmeno corretto arrivare dallo specialista con un elenco di farmaci già "stabiliti" dal paziente. E' esclusivo compito del medico fare diagnosi e terapia. Il paziente poi è libero di seguirla o meno.
Ok, mi faccia sapere.
Cordiali saluti
a distanza non può aspettarsi risposte diverse o prescrizioni farmacologiche. Comunque non è nemmeno corretto arrivare dallo specialista con un elenco di farmaci già "stabiliti" dal paziente. E' esclusivo compito del medico fare diagnosi e terapia. Il paziente poi è libero di seguirla o meno.
Ok, mi faccia sapere.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 24/05/2011.
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Approfondimento su Emicrania
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