Atenololo e scotoma
Ho 57 anni, ben portati. Faccio Yoga (ma poca altra attività fisica). Alto 173 cm e 73 kg. Mangio poca carne, molta verdura, un po’ di pasta e poca frutta. Bevo spesso the (verde) e poco caffè. Un po’ di vino la sera. Sempre stato una persona impegnata nella vita e nel lavoro. Genitori con discreta salute, di buoni interessi culturali e sociali; hanno 77 e 87 anni.
Nel 2000 un episodio di ansia prolungata (non depressione) durante la lunga “battaglia” per l’affido di mia figlia che adesso è 18enne felice e impegnata e ci frequenta entrambi. Da quel momento dopo alcune sedute da psicologo ho mantenuto l’utilizzo sporadico di EN, notando un effetto placebo con sole 2-5 gocce che mi risolvono qualsiasi problema di carattere fisico, salute, psicologico: mi fa dormire bene in caso (raro) di insonnia; digerire in caso di difficoltà; toglie l’emicrania in caso (rarissimo) di mal di testa, fino a ridarmi tenore in caso di avvilimento. L’utilizzo massimo è una boccetta l’anno.
Per abitudine famigliare, superati i 50 anni faccio regolari visite del sangue, urine, colonscopia (ad anni alterni per predisposizione paterna), della vista.
Quattro anni fa ho iniziato a notare un aumento della pressione dal solito 75/125 a (massimo) 90/135-140 e battito cardiaco passato da 75 a 90-95 in modo continuativo.
Dopo un ecodoppler TSA, mi è stata consigliata la cardioaspirina: pressione leggermente migliorata, ma battiti stabili intorno a 90-95. Dopo un altro anno visita cardiologia, sotto sforzo e con holter (anche per qualche rara extrasistole). Lo specialista decide il cambio medicinali: NO cardioaspirina, ma atenololo 0.5 la mattina. Richiesta anche visita neurologica apposita.
Da quel momento pressione a posto 70/120, battiti a posto 65-70. Dopo qualche mese un episodio di debolezza seguito da uno scotoma (che non sapevo cosa fosse) e un brevissimo svenimento. La cosa si ripete dopo un mese (in estate 2010) e mi sono allarmato. Ho ridotto l’atenololo a 0.25, ho fatto alcune visite neurologiche per l’aura, ma risulta tutto a posto: tra l’altro non ho mai avuto problemi di emicrania. Ho continuato a prendere Atenololo: 0.33 la mattina. Tutto bene fino ad oggi poi in maggio 2011 tre episodi di scotoma “leggero” (cioè non scintillante e palpitante), senza svenimento, senza debolezza e ancora nessuna emicrania. Pressione ancora regolare 70/115 (durante tutta la giornata) e battiti sempre tra 65 e 75. Visite oculistiche che notano solo un abbassamento dei gradi mentre retina e campo visivo sono adeguati all’età.
Dubbio: a) l’Atenololo può aver causato gli “scotomi”?
b) è il caso di verificare se la somministrazione di Atenololo va continuata e/o modificata?
Per la Signora 882xx, se mi posso permettere pur comprendendo tutti i suoi problemi fisici: è il caso di affrontare la vita con più tranquillità, serenità, senza patemi e sapendo accettare pregi e difetti del corpo e dell’età.
Nel 2000 un episodio di ansia prolungata (non depressione) durante la lunga “battaglia” per l’affido di mia figlia che adesso è 18enne felice e impegnata e ci frequenta entrambi. Da quel momento dopo alcune sedute da psicologo ho mantenuto l’utilizzo sporadico di EN, notando un effetto placebo con sole 2-5 gocce che mi risolvono qualsiasi problema di carattere fisico, salute, psicologico: mi fa dormire bene in caso (raro) di insonnia; digerire in caso di difficoltà; toglie l’emicrania in caso (rarissimo) di mal di testa, fino a ridarmi tenore in caso di avvilimento. L’utilizzo massimo è una boccetta l’anno.
Per abitudine famigliare, superati i 50 anni faccio regolari visite del sangue, urine, colonscopia (ad anni alterni per predisposizione paterna), della vista.
Quattro anni fa ho iniziato a notare un aumento della pressione dal solito 75/125 a (massimo) 90/135-140 e battito cardiaco passato da 75 a 90-95 in modo continuativo.
Dopo un ecodoppler TSA, mi è stata consigliata la cardioaspirina: pressione leggermente migliorata, ma battiti stabili intorno a 90-95. Dopo un altro anno visita cardiologia, sotto sforzo e con holter (anche per qualche rara extrasistole). Lo specialista decide il cambio medicinali: NO cardioaspirina, ma atenololo 0.5 la mattina. Richiesta anche visita neurologica apposita.
Da quel momento pressione a posto 70/120, battiti a posto 65-70. Dopo qualche mese un episodio di debolezza seguito da uno scotoma (che non sapevo cosa fosse) e un brevissimo svenimento. La cosa si ripete dopo un mese (in estate 2010) e mi sono allarmato. Ho ridotto l’atenololo a 0.25, ho fatto alcune visite neurologiche per l’aura, ma risulta tutto a posto: tra l’altro non ho mai avuto problemi di emicrania. Ho continuato a prendere Atenololo: 0.33 la mattina. Tutto bene fino ad oggi poi in maggio 2011 tre episodi di scotoma “leggero” (cioè non scintillante e palpitante), senza svenimento, senza debolezza e ancora nessuna emicrania. Pressione ancora regolare 70/115 (durante tutta la giornata) e battiti sempre tra 65 e 75. Visite oculistiche che notano solo un abbassamento dei gradi mentre retina e campo visivo sono adeguati all’età.
Dubbio: a) l’Atenololo può aver causato gli “scotomi”?
b) è il caso di verificare se la somministrazione di Atenololo va continuata e/o modificata?
Per la Signora 882xx, se mi posso permettere pur comprendendo tutti i suoi problemi fisici: è il caso di affrontare la vita con più tranquillità, serenità, senza patemi e sapendo accettare pregi e difetti del corpo e dell’età.
[#1]
Caro utente,
Sebbene siano descritte lievi alterazioni visive nella terapia con atenololo, gli scotomi potrebbero avere una genesi differente. Inoltre nel caso di placche carotidee ben evidenti all'ecodoppler, sarebbe opportuno rivalutare il trattamento antiaggregante. Ne parli con il suo neurologo.
Cordiali saluti.
Sebbene siano descritte lievi alterazioni visive nella terapia con atenololo, gli scotomi potrebbero avere una genesi differente. Inoltre nel caso di placche carotidee ben evidenti all'ecodoppler, sarebbe opportuno rivalutare il trattamento antiaggregante. Ne parli con il suo neurologo.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta.
Come ho detto, superati i 50 anni ho preso l'abitudine di tenere controlli specialistici annuali.
Quindi il 17/6/2010 ho fatto l'ecodoppler TSA che rimanda una verifica dopo 24 mesi e cita "ispessimento mediointimale diffuso in assenza di lesioni emodinamicamente significative attualmente rilevabili; vertebrali pervie e normoorientate. Microcalcificazioni bulbare sx priva di significati".
Invece l'analisi neurologica fatta il 29/10/2010 conclude "esame neurologico privo di elementi significativi".
Essendo trascorso quasi un anno dalle ultime analisi sangue/urine tra un mesetto richiederò al mio medico nuove analisi di questo tipo. E' il caso di anticipare di un anno anche un nuovo Ecodoppler TSA?
Grazie nuovamente.
Come ho detto, superati i 50 anni ho preso l'abitudine di tenere controlli specialistici annuali.
Quindi il 17/6/2010 ho fatto l'ecodoppler TSA che rimanda una verifica dopo 24 mesi e cita "ispessimento mediointimale diffuso in assenza di lesioni emodinamicamente significative attualmente rilevabili; vertebrali pervie e normoorientate. Microcalcificazioni bulbare sx priva di significati".
Invece l'analisi neurologica fatta il 29/10/2010 conclude "esame neurologico privo di elementi significativi".
Essendo trascorso quasi un anno dalle ultime analisi sangue/urine tra un mesetto richiederò al mio medico nuove analisi di questo tipo. E' il caso di anticipare di un anno anche un nuovo Ecodoppler TSA?
Grazie nuovamente.
[#3]
Caro utente,
Potrebbe anticipare l'ecodoppler TSA di controllo. La presenza di microcalcificazioni del bulbo carotideo indica comunque una alterazione endoteliale che potrebbe richiedere un trattamento antiaggregante a basso dosaggio, in associazione all'atenololo. Consiglierei inoltre il dosaggio ematico dell'omocisteina.
Cordiali saluti ed auguri.
Potrebbe anticipare l'ecodoppler TSA di controllo. La presenza di microcalcificazioni del bulbo carotideo indica comunque una alterazione endoteliale che potrebbe richiedere un trattamento antiaggregante a basso dosaggio, in associazione all'atenololo. Consiglierei inoltre il dosaggio ematico dell'omocisteina.
Cordiali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.2k visite dal 22/05/2011.
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