Aiuto!!!che devo fare?
Salve, mi chiamo Giulia e scrivo dalla prov. di Firenze x un consulto. Inizio col raccontare un po’ della mia storia così che possiate capire meglio. Il 19 aprile 2007 hanno diagnosticato a mia madre un tumore al polmone, una sett. dopo già era in ospedale; via via che venivano fatte le analisi di routine, nasceva una problematica maggiore, per farla breve mia madre era già in metastasi e non aveva più un centimetro del suo corpo non “infetto”; il tumore aveva preso il sopravvento colpendo così anche il suo cuore. Le cure non potevano essere effettuate, sennonché solo un piccolo ciclo di radioterapia per poter fermare i 5 tumori presenti in testa (di cui uno al cervelletto); la chemioterapia dicevano che non era possibile xkè altrimenti sarebbe morta subito per via della massa presente vicino al cuore. Il 30/05/07 mia madre viene rimandata a casa in quanto nn era più possibile farle niente, il 02/06/07 dopo 44 giorni d’inferno mia madre muore. Tutto ciò che le sto raccontando nei dettagli mi è stato riferito solo nel momento dopo che mia madre era morta, in quanto essendo la debole e la piccola di casa, non avrei sopportato la “botta” (parole di mio padre). Oggi a cinque mesi di distanza, mi ritrovo a dover combattere con molti problemi del mio corpo. Il mio medico generico, ogni qualvolta che vado a fargli presente ciò che provo diagnostica stress o depressione. Fino ad ora non sono mai più voluta tornarci, perché le sue parole mi sembravano “cavolate”,in quanto nn mi senta di questi umori. Da circa 3 mesi ho continui e fortissimi mal di testa che riesco a far passare momentaneamente con un COEFFERALGAN, ma poco dopo il dolore ritorna, adesso da circa un mesetto al dolore si sono aggiunti alcuni sensi di sbandamento e svenimento. Il mio medico dice che sono depressa e che vuole prescrivermi una cura antidepressiva, mi ha addirittura prescritto una visita psichiatrica che a priori mi rifiuto di fare perchè non mi sento né dell’umore diagnosticato, né di voler iniziare una cura del genere a 22 anni. Ho esposto a mio padre solo ora il problema e lui vorrebbe portarmi a fare una visita specialistica da un neurologo; scrivo a lei in quanto esperto nel settore, sia per un consiglio, sia per una “diagnosi” a riguardo.
Anticipatamente la ringrazio
Giulia
Anticipatamente la ringrazio
Giulia
[#1]
Cara Giulia,
Consiglierei di richiedere una visita neurologica al fine di definire con precisione il tipo di cefalea ed effettuare eventuali accertamenti di laboratorio e strumentali. In genere le cefalee ed in particolare la cefalea tensiva possono peggiorare o cronicizzarsi in periodi di particolare stress psico-fisico, come potrebbe essere avvenuto nel tuo caso. In tali situazioni è opportuno instaurare un trattamento di profilassi con farmaci da assumere per cicli di 4-6 mesi o più a lungo.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
Consiglierei di richiedere una visita neurologica al fine di definire con precisione il tipo di cefalea ed effettuare eventuali accertamenti di laboratorio e strumentali. In genere le cefalee ed in particolare la cefalea tensiva possono peggiorare o cronicizzarsi in periodi di particolare stress psico-fisico, come potrebbe essere avvenuto nel tuo caso. In tali situazioni è opportuno instaurare un trattamento di profilassi con farmaci da assumere per cicli di 4-6 mesi o più a lungo.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio per avermi risposto, volevo solo domandarLe un'ultima cosa: Secondo lei la visita psichiatrica che il mio medico di famiglia consiglia è inutile o pensa che una volta affrontato il neurologo mi dica lo stesso???Se le venisse proposto un "caso" come il mio come reagirebbe?Le spiego brevemente...X me lo psichiatra è sinonimo di esaurimento e "stati gravi", come le ho descritto nel mio precedente consulto,non voglio ricorrere a ciò in quanto non mi senta nè dell'umore nè nella voglia di affrontare uno "strizzacervelli" (mi perdoni il termine).La ringrazio nuovamente
Saluti
Giulia
P.S. Infine, scusi l'ignoranza, ma una cura di profilassi in cosa consiste?cos'è la profilassi?
Grazie Grazie
Saluti
Giulia
P.S. Infine, scusi l'ignoranza, ma una cura di profilassi in cosa consiste?cos'è la profilassi?
Grazie Grazie
[#3]
Cara Giulia,
Sino a non molti anni fa neurologia e psichiatria erano unite in un'unica specializzazione, la neuropsichiatria. In effetti un bravo neurologo deve conoscere bene la psichiatria così come un bravo psichiatra deve poter individuare con precisione un problema neurologico. Pertanto le due discipline devono essere considerate complementari, con numerosi punti in comune. Non deve assolutamente pensare allo psichiatra come ad uno "strizzacervelli" poichè camicie di forza e manicomi non vengono più adoperati quali metodi terapeutici. Inoltre i disturbi d'ansia, i disturbi depressivi, i disturbi di personalità sono molto comuni nella popolazione generale e richiedono trattamenti soltanto con farmaci (molto efficaci e sicuri) ed eventualmente psicoterapia (colloquio periodico con uno psichiatra o psicologo). Per quanto riguarda il tuo problema è necessario in primo luogo individuare con precisione il tipo di cefalea con una visita neurologica e successivamente instaurare un eventuale trattamento con farmaci di profilassi, ovvero medicinali che riducono la frequenza delle cefalee e l'entità del dolore, da assumere ogni giorno per un periodo di tempo limitato, in genere 4 - 6 mesi.
In ogni caso il primo passo da compiere è quello di rivolgersi ad un neurologo o ad un Centro cefalee.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
Sino a non molti anni fa neurologia e psichiatria erano unite in un'unica specializzazione, la neuropsichiatria. In effetti un bravo neurologo deve conoscere bene la psichiatria così come un bravo psichiatra deve poter individuare con precisione un problema neurologico. Pertanto le due discipline devono essere considerate complementari, con numerosi punti in comune. Non deve assolutamente pensare allo psichiatra come ad uno "strizzacervelli" poichè camicie di forza e manicomi non vengono più adoperati quali metodi terapeutici. Inoltre i disturbi d'ansia, i disturbi depressivi, i disturbi di personalità sono molto comuni nella popolazione generale e richiedono trattamenti soltanto con farmaci (molto efficaci e sicuri) ed eventualmente psicoterapia (colloquio periodico con uno psichiatra o psicologo). Per quanto riguarda il tuo problema è necessario in primo luogo individuare con precisione il tipo di cefalea con una visita neurologica e successivamente instaurare un eventuale trattamento con farmaci di profilassi, ovvero medicinali che riducono la frequenza delle cefalee e l'entità del dolore, da assumere ogni giorno per un periodo di tempo limitato, in genere 4 - 6 mesi.
In ogni caso il primo passo da compiere è quello di rivolgersi ad un neurologo o ad un Centro cefalee.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
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