Difficoltà respiratorie, mioclonie e tensione muscolare

Buongiorno,
ho un disturbo che mi condiziona da 3 anni.
Nel corso del 2008 ho iniziato ad avere delle mioclonie forti all'addome ed alla spalla sx, durante le quali avvertivo anche forti difficoltà respiratorie. La sensazione era quella di non poter ne completare ne una espirazione, ne di poter iniziare una inspirazione, cosa che mi mandava nel panico totale.
Ho eseguito degli accertamenti neurologici (rm con e senza mezzo di contrasto, elettromiog., potenziali evocati, elettroencefalogramma ed analisi del sangue) e non è emerso niente di patologico.
Mi è stato prescritto il rivotril, a dosi di 5 gocce due volte al giorno.
Il farmaco ha sortito gli effetti desiderati, ma a periodi una volta distanziati, ora invece fastidiosamente ravvicinati, i sintomi tornavano a farsi sentire. Dico appunto "ora fastidiosamente ravvicinati" perchè dall'inizio di quest'anno il problema si presenta spessissimo, anche con il rivotril, regolarmente se salgo in auto, se parlo tanto, se cammino con passo più sostenuto o se sono a stomaco pieno...praticamente comincio a boccheggiare, mi pare di non avere aria a sufficienza e si tendono tutti i muscoli delle spalle e del collo, poi, dopo un po, cominciano le mioclonie, che da allora, sono sparite all'addome, ma restano, con maggiore intensità alla spalla sx, e, talvolta, ad entrambe le spalle. Non riesco più ad affrontare un viaggio in auto, non riesco a parlare per più di 5 minuti, senza ad un certo punto dovermi alzare per boccheggiare ed erruttare aria, insomma il problema è veramente grave ed invalidante, tanto che sono tornato a consultare specialisti.
Attualmente ho visto
- uno psichiatra che mi ha prescritto una cura di magnesio, calcio e vitamina D, ipotizzando la spasmofilia (sin da ragazzino ho anche avuto problemi di crescita con i denti, tanto da far pensare a problemi di assorbimento del calcio)
- un neurologo che invece ha detto che la spasmofilia non c'entra niente, che prendere questi integratori non mi giova, e mi ha prescritto il prazene, in due somministrazioni da 5 gocce l'una.
- una psicologa, che si è incentrata sull'approccio psicosomatico.
- un posturologo che ravvisa un diaframma ipercontratto, probabilmente da posture viziate e stress, che porta ad una serie concatenata di scompensi, fra i quali la maladigestione, le errutazioni, le difficoltà respiratorie etc
Ora, io non ci capisco più nulla,voglio solo tornare a vivere serenamente, senza patire questi invalidanti sintomi che mi condizionano anche nelle relazioni, oltre che limitarmi seriamente.
Ho sentito parlare bene di questo sito, vi prego, ditemi che cosa devo fare, quali delle strade che sto seguendo può essere corretta, non ditemi "tutte" come qualcun'altro ha fatto, faccio anche fatica a permettermi le sedute dallo psicologo o dal posturologo, strade che magari comunque potrebbero essere affascinanti. Nello stesso tempo vorrei ad un certo punto non avere bisogno di farmaci, che so che non andrebbero presi per lunghi periodi.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

come Lei ovviamente capirà, è impossibile stabilire la natura del Suo problema. Tre specialisti diversi, visitandoLa e parlando con Lei, Le hanno dato dei pareri discordanti. Pensi a noi, a distanza, davanti ad una tastiera...In ogni caso, a mio parere e con tutti i limiti del consulto on line, la strada psichiatrica potrebbe essere quella da privilegiare ma non penso che con la precrizione che Le hanno fatto possa risolvere il problema. Un altro consulto potrebbe essere utile.
Ne parli comunque col Suo medico curante ed ascolti soprattutto i suoi consigli.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Ferraloro

grazie per la cortese risposta.
Le chiedo alcune cose. Quando lei dice "la strada psichiatrica potrebbe essere quella da privilegiare ma non penso che con la precrizione che Le hanno fatto possa risolvere il problema" cosa intende di preciso ? Della cura che mi ha prescritto lo psichiatra (integratori etc) o in generale delle altre cure che mi sono state indicate ? Il prazene può fare qualcosa quindi? O potrebbero farmi meglio altre tipologie di farmaci?
Le pongo tutti questi quesiti, ed in generale mi rivolgo anche ad un sito web, in quanto il mio medico curante mi sa dire solo "fatti una passeggiata e non preoccuparti troppo che passa", che, francamente, mi perdoni, ma è la cosa peggiore che ci si può sentire dire quando ci si ritrova ad avere attacchi come quelli che ho io. Da lui al massimo mi posso aspettare una impegnativa per un consulto di altro genere, e nulla più.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

circa i consigli del medico curante mi riferivo proprio a quelli a cui si riferisce Lei, cioè di indirizzo specialistico.
Per quanto riguarda invece le cure prescritte dallo psichiatra intendevo gli integratori. Il prazene è a dosi molto basse (sottodosato) ed in ogni caso potrebbe agire solo come sintomatico e non per un periodo prolungato.
Sul nuovo consulto psichiatrico altre tipologie di farmaci, se indicati, potrebbero essere più specifici, agire più in profondità ed essere prolungati nel tempo.
Tutto questo in generale, ripeto, senza conoscere a fondo il Suo problema.

Cordialmente
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