Dilatazione solchi corticali
egregi esperti,
trascrivo di seguito il referto di RM encefalo (senza contrasto)di mia zia, anni 53, affinchè possiate gentilmente esprimere un parere:
Si apprezza modesta dilatazione dei solchi corticali in sede frontale. Asimmetria di calibro delle arterie vertebrali per sinistra maggiore di destra. Sella parzialmente vuota. Non evidenti zone di alterato segnale a carico del parenchima cerebrale esaminato. Sinistro - deviazione del setto nasale. Nulla da segnalare a livello degli angoli pontocerebellari e meati acustici interni. Normale il tratto cisternale del quinto nervo cranico bilateralmente.
Una risonanza effettuata circa due anni fa(presso un altro centro)non aveva rilevato nessuna dilatazione.
La paziente essendo medico, sostiene che tale referto possa paventare un esordio del morbo di Pick; puo' davvero configurarsi,a vostro avviso, questa ipotesi? Mia zia inoltre, da circa 8 anni, è ipertesa ed attualemente assume Lobivon. RingraziandoVi anzitempo per il tempo dedicatomi, attendo con ansia una cortese risposta.
trascrivo di seguito il referto di RM encefalo (senza contrasto)di mia zia, anni 53, affinchè possiate gentilmente esprimere un parere:
Si apprezza modesta dilatazione dei solchi corticali in sede frontale. Asimmetria di calibro delle arterie vertebrali per sinistra maggiore di destra. Sella parzialmente vuota. Non evidenti zone di alterato segnale a carico del parenchima cerebrale esaminato. Sinistro - deviazione del setto nasale. Nulla da segnalare a livello degli angoli pontocerebellari e meati acustici interni. Normale il tratto cisternale del quinto nervo cranico bilateralmente.
Una risonanza effettuata circa due anni fa(presso un altro centro)non aveva rilevato nessuna dilatazione.
La paziente essendo medico, sostiene che tale referto possa paventare un esordio del morbo di Pick; puo' davvero configurarsi,a vostro avviso, questa ipotesi? Mia zia inoltre, da circa 8 anni, è ipertesa ed attualemente assume Lobivon. RingraziandoVi anzitempo per il tempo dedicatomi, attendo con ansia una cortese risposta.
[#1]
Una minima dilatazione dei solchi cerebrali è da ritenersi normale dopo i 50 anni.
Cosi come una maggiore visibilità del sistema ventricolare.
Tale situazione si accentua con il passare degli anni e con l'insorgenza di eventuali malattie come il diabete o l'ipertensione.
Il confine tra la normalità e l'eventuale esordio di una malattia degenerativa cerebrale e' talvolta molto difficile da distinguere.
Ma generalmente la sola dilatazione dei solchi frontali, soprattutto se lieve, non deve far preoccupare.
Anche perchè in questo caso tutto il resto è perfettamente normale. Ed inoltre è stato fatto dal radiologo un confronto di immagini tra i due esami RM, perchè magari la situazione era preesistente e di entità talmente minima da non meritare una segnalazione nel referto ?
Cosi come una maggiore visibilità del sistema ventricolare.
Tale situazione si accentua con il passare degli anni e con l'insorgenza di eventuali malattie come il diabete o l'ipertensione.
Il confine tra la normalità e l'eventuale esordio di una malattia degenerativa cerebrale e' talvolta molto difficile da distinguere.
Ma generalmente la sola dilatazione dei solchi frontali, soprattutto se lieve, non deve far preoccupare.
Anche perchè in questo caso tutto il resto è perfettamente normale. Ed inoltre è stato fatto dal radiologo un confronto di immagini tra i due esami RM, perchè magari la situazione era preesistente e di entità talmente minima da non meritare una segnalazione nel referto ?
Prof. Paolo Campioni
[#3]
Utente
gentili dottori,
grazie per la celerità della vostra risposta; in merito al quesito posto dal prof.campioni faccio presente che le risonanze non sono state confrontate, mentre in risposta al dott.ferraloro riferisco che l'esame è stato eseguito per la presenza di dolore quasi costante in sede occipitale dx che talvolta si manifestava in occasione di un rialzo pressorio.
ringraziandovi infinitamente per la disponibilità e professionalità manifestate, vi auguro buon lavoro.
grazie per la celerità della vostra risposta; in merito al quesito posto dal prof.campioni faccio presente che le risonanze non sono state confrontate, mentre in risposta al dott.ferraloro riferisco che l'esame è stato eseguito per la presenza di dolore quasi costante in sede occipitale dx che talvolta si manifestava in occasione di un rialzo pressorio.
ringraziandovi infinitamente per la disponibilità e professionalità manifestate, vi auguro buon lavoro.
[#6]
Utente
gentili dottori,
circa venti giorni fa, mia zia ha ripetuto la risonanza per un controllo con la seguente diagnosi:
Rm encefalo tecnica sequenza se, tse, t-flair, ffe, dw con immagini secondo piani multipli senza mdc.
Risultati: non ci sono segni di lesioni espansive intracraniche. Non si notano significative alterazioni focali di segnale degli emisferi cerebrali. Regolari le dimensioni del sistema ventricolare. Aumento di ampiezza degli spazi liquorali periencefalici in sede frontale bilateralmente. Linea mediana in asse. Sella parzialmente vuota. In via collaterale modesto ispessimento mucoso a livello del seno mascellare sinistro.
lei è molto preoccupata poichè sostiene che sta andando incontro alla demenza
c'è davvero da preoccuparsi?
vi ringrazio anzitempo ed attendo con asia una vostra gentile risposta
circa venti giorni fa, mia zia ha ripetuto la risonanza per un controllo con la seguente diagnosi:
Rm encefalo tecnica sequenza se, tse, t-flair, ffe, dw con immagini secondo piani multipli senza mdc.
Risultati: non ci sono segni di lesioni espansive intracraniche. Non si notano significative alterazioni focali di segnale degli emisferi cerebrali. Regolari le dimensioni del sistema ventricolare. Aumento di ampiezza degli spazi liquorali periencefalici in sede frontale bilateralmente. Linea mediana in asse. Sella parzialmente vuota. In via collaterale modesto ispessimento mucoso a livello del seno mascellare sinistro.
lei è molto preoccupata poichè sostiene che sta andando incontro alla demenza
c'è davvero da preoccuparsi?
vi ringrazio anzitempo ed attendo con asia una vostra gentile risposta
[#9]
Gentile Utente,
non sempre c'è una correlazione tra ampliamento degli spazi liquorali e deterioramento cognitivo e viceversa. Infatti vediamo non raramente casi di atrofia cerebrale in soggetti che non hanno nessun deficit cognitivo o di memoria e, viceversa. RM nella norma in soggetti dementi.
Pertanto può tranquillizzare la zia ma la faccia seguire ugualmente da un neurologo, almeno per la cefalea e per fare visionare le immagini della RM.
Poi cosa ci riserva il futuro non possiamo saperlo....
Cordialmente
non sempre c'è una correlazione tra ampliamento degli spazi liquorali e deterioramento cognitivo e viceversa. Infatti vediamo non raramente casi di atrofia cerebrale in soggetti che non hanno nessun deficit cognitivo o di memoria e, viceversa. RM nella norma in soggetti dementi.
Pertanto può tranquillizzare la zia ma la faccia seguire ugualmente da un neurologo, almeno per la cefalea e per fare visionare le immagini della RM.
Poi cosa ci riserva il futuro non possiamo saperlo....
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 78.2k visite dal 06/03/2011.
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