Patologia al midollo spinale
Buonasera,
vi scrivo per chiedere un consulto riguardo la situazione di mio suocero: 76 anni, pregresso k alla laringe con laringectomia.
La settimana scorsa è stato da noi accompagnato al pronto soccorso perchè non riusciva più ad urinare. é stato applicato un catetere e il problema immediato si è risolto, ma gli hanno consigliato di fare una visita e, magari, anche un ricovero in neurologia in quanto mio suocero riferiva di avere delle "scosse" agli arti inferiori, talmente impossibili da sopportare che non riusciva a camminare.
Aggiungo che nei mesi precedenti aveva accusato dolori alle spalle e alla schiena. Sono state eseguite delle radiografie che hanno evidenziato artriti e artrosi varie. Il suo medico di base e altri ortopedici gli hanno consigliato il tramadolo (in gocce e pillole) e poi, vedendo che non faceva effetto, hanno consigliato compresse di dicloreum, ma il dolore si manifestava sempre.
Tornando alla sera del pronto soccorso, il giorno dopo è stato ricoverato in neurologia, sono stati eseguiti alcuni prelievi di sangue i cui valori sono risultati nella norma. Hanno anche eseguito il prelievo del liquido spinale e hanno detto che sembra ci sia una "compressione" ma, per essere più sicuri della diagnosi, dovrà eseguire una risonanza magnetica.
Nel frattempo è sottoposto ogni giorno a flebo di dicloreum e il dolore in effetti scompare per tutta la giornata.
I primi giorni di ricovero non riusciva a camminare, quando si alzava tendeva a cadere, poi si alzava ma barcollava, adesso si alza, cammina, ma prova un dolore insopportabile.
Sperando di essere stata molto chiara, mi scuso per la lunghezza dell'esposizione e attendo vostri chiarimenti.
Grazie in anticipo
Concetta Demma
vi scrivo per chiedere un consulto riguardo la situazione di mio suocero: 76 anni, pregresso k alla laringe con laringectomia.
La settimana scorsa è stato da noi accompagnato al pronto soccorso perchè non riusciva più ad urinare. é stato applicato un catetere e il problema immediato si è risolto, ma gli hanno consigliato di fare una visita e, magari, anche un ricovero in neurologia in quanto mio suocero riferiva di avere delle "scosse" agli arti inferiori, talmente impossibili da sopportare che non riusciva a camminare.
Aggiungo che nei mesi precedenti aveva accusato dolori alle spalle e alla schiena. Sono state eseguite delle radiografie che hanno evidenziato artriti e artrosi varie. Il suo medico di base e altri ortopedici gli hanno consigliato il tramadolo (in gocce e pillole) e poi, vedendo che non faceva effetto, hanno consigliato compresse di dicloreum, ma il dolore si manifestava sempre.
Tornando alla sera del pronto soccorso, il giorno dopo è stato ricoverato in neurologia, sono stati eseguiti alcuni prelievi di sangue i cui valori sono risultati nella norma. Hanno anche eseguito il prelievo del liquido spinale e hanno detto che sembra ci sia una "compressione" ma, per essere più sicuri della diagnosi, dovrà eseguire una risonanza magnetica.
Nel frattempo è sottoposto ogni giorno a flebo di dicloreum e il dolore in effetti scompare per tutta la giornata.
I primi giorni di ricovero non riusciva a camminare, quando si alzava tendeva a cadere, poi si alzava ma barcollava, adesso si alza, cammina, ma prova un dolore insopportabile.
Sperando di essere stata molto chiara, mi scuso per la lunghezza dell'esposizione e attendo vostri chiarimenti.
Grazie in anticipo
Concetta Demma
[#1]
Gentile signora Concetta,
per poter esprimere una diagnosi è necessario aspettare l'esame RMN.
Ci contatti appena ne conoscerà l'esito.
Cordialità ed auguri
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
per poter esprimere una diagnosi è necessario aspettare l'esame RMN.
Ci contatti appena ne conoscerà l'esito.
Cordialità ed auguri
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
[#2]
Ex utente
Buonasera, la ringrazio per avermi risposto la volta scorsa.
Ci sono state delle evoluzioni riguardo la situazione di mio suocero.
E' stato ricoverato in oncologia all'ospedale Maurizio Ascoli di Palermo. Dopo avere visto l'esito della RMN, della tac, delle radiografie e dei prelievi, il primario Agostara ha deciso di ricoverarlo il prima possibile.
Purtroppo non ho con me adesso l'esito degli esami di cui sopra, ma ricordo che dalla RMN si evinceva che, oltre a delle ernie e a della mancanza di cartilagine tra alcune vertebre, era presente anche una neoformazione e altre lesioni.
Domani mattina inizierà un ciclo di radioterapia. I medici hanno ritenuto opportuno anticipare la terapia poichè dicono che a causa delle lesioni non si deve perdere tempo. In settimana farà un'altra tac questa volta totalbody.
Scusate per la grande premessa, le mie domande sono:
-la radioterapia alla colonna vertebrale può presentare dei rischi? In ospedale ci hanno detto che può rimanere paralizzato.
-Che percentuale c'è che questo accada?
-Ci sono altre vie per curarlo? o altre strutture?
-Che aspettativa di vita ha e quindi che speranza di guarire?
Come sempre grazie in anticipo
Ci sono state delle evoluzioni riguardo la situazione di mio suocero.
E' stato ricoverato in oncologia all'ospedale Maurizio Ascoli di Palermo. Dopo avere visto l'esito della RMN, della tac, delle radiografie e dei prelievi, il primario Agostara ha deciso di ricoverarlo il prima possibile.
Purtroppo non ho con me adesso l'esito degli esami di cui sopra, ma ricordo che dalla RMN si evinceva che, oltre a delle ernie e a della mancanza di cartilagine tra alcune vertebre, era presente anche una neoformazione e altre lesioni.
Domani mattina inizierà un ciclo di radioterapia. I medici hanno ritenuto opportuno anticipare la terapia poichè dicono che a causa delle lesioni non si deve perdere tempo. In settimana farà un'altra tac questa volta totalbody.
Scusate per la grande premessa, le mie domande sono:
-la radioterapia alla colonna vertebrale può presentare dei rischi? In ospedale ci hanno detto che può rimanere paralizzato.
-Che percentuale c'è che questo accada?
-Ci sono altre vie per curarlo? o altre strutture?
-Che aspettativa di vita ha e quindi che speranza di guarire?
Come sempre grazie in anticipo
[#4]
Occorre che Lei mi faccia sapere l'esito della RMN del Midollo,altri-
menti non so come orientarmi. Mi tenga informato.
Dott. FRANCESCO SANTORO
Specialista in Neurologia
Specialista in Neurochirurgia
Specialista in Malattie dell'Apparato Digerente
Già Responsabile dell'Ambulatorio per la Diagnosi e la Terapia della
Miastenia Gravis c/o U.O. Neurologia - A.R.N.A.S. Ospedale Civico
e Benfratelli di Palermo
Istituto Clinico Locorotondo
Via Gaetano Daita, 15 - Palermo
Tel. 091.587861 - Cell. 333.9462366
menti non so come orientarmi. Mi tenga informato.
Dott. FRANCESCO SANTORO
Specialista in Neurologia
Specialista in Neurochirurgia
Specialista in Malattie dell'Apparato Digerente
Già Responsabile dell'Ambulatorio per la Diagnosi e la Terapia della
Miastenia Gravis c/o U.O. Neurologia - A.R.N.A.S. Ospedale Civico
e Benfratelli di Palermo
Istituto Clinico Locorotondo
Via Gaetano Daita, 15 - Palermo
Tel. 091.587861 - Cell. 333.9462366
Dr. Francesco Santoro
[#5]
Ex utente
Buongiorno dottor Santoro, la ringrazio per avermi risposto in maniera cortese al mio dubbio.
Di seguito le riporto l'esito della RMN eseguita alla fine di ottobre.
"La RMN cervico-dorsale senza e con m.d.c. ha mostrato alterazione morfostrutturale del soma di T2 che presenta un severo schiacciamento vertebrale e si presenta marcatamente ipointenso nelle sequenze T1 e T2, iperintenso in tecnica STR ed assume intensa impregnazione post-contrastografica. Tale alterazione morfostrutturale coinvolge anche il peduncolo, la lamina e l'apofisi trasfersa di sx, che appaiono rigonfie nel cui contesto sembra associarsi la presenza di verosimile tessuto neoformato che invade il forame di coniugazione sx e lo spazio latero-midollare omolaterale, dislocando la corda midollare verso dx. Si associa inoltre una marcata retropulsione del muro posteriore del soma di T2 responsabile di impronta sulla corda midollare che a tale livello si presenta sfumatamente iperintensa nelle sequenze di T2 w come per sofferenza midollare post-compressiva. I suddetti reperti RMN depongono in prima ipotesi per estesa lesione secondaria a carico del soma di T2. Altra lesione avente le stesse caratteristiche intensitometriche e di significato del diametro max di 1 cm circa apprezzabile a carico del versante posteriore del soma di T1, T4 e a livello del canto postero inferiore del soma di L1. I suddetti reperti potrebbero essere compatibili con lesioni ripetitive. A carico del soma di T11 si apprezza un'areola debolmente ipointensa nelle sequenze T1 e T2 w di dubbia interpretazione, lateralmente alla quale sul versante dx è apprezzabile piccolo angioma vertebrale. A C3-C4, C4-C5, e C5-C6: i dischi interposti appaiono assottigliati, ipointensi nelle sequenze T2 w come per fenomeni degenerativi-disidratativi ed assumono posteriormente aspetto di protrusione discale circonferenziale che impronta dolcemente lo spazio enpimidollare anteriore.
Non si apprezzano altre significative protrusioni posteriori a carico dei disci intersomatici in esame. Segni di spondilo atrosi.
Mi scusi per avere scritto eccessivamente, ma le ho copiato quanto scritto dalla relazione rilasciata dall'ospedale Maurizio Ascoli di Palermo il giorno in cui mio suocero è stato dimesso dopo circa 12 cicli di radio terapia.
Adesso non cammina più, muove le gambe non in maniera proprio simmetrica e fa una sorta di fisioterapia per evitare di fare atrofizzare i muscoli, è allettato e i medici che vengono a casa non ci hanno dato più speranze.
All'ospedale Maurizio Ascoli ci hanno detto che si tratta di un tumore maligno talmente piccolo o talmente nascosto che ha generato metastasi alla colonna vertebrale e che non riescono a trovare nè ad operare.
Mi confermerebbe questa ipotesi?
dimenticavo di dirle che nonostante riesca a muovere le gambe, riferisce di non avere tatto ai piedi e questa cosa gli impedisce di stare correttamente in piedi in quanto, non appena prova ad alzarsi, non sentendo il tatto non riesce a mantenere la colonna vertebrale dritta... per dirla terra terra, è come se non sentendo il tatto non riesce a capire che tipo di forza deve mettere per contrastare il peso del suo corpo e mantenersi in piedi.
non esistono dei supporti in grado di tenerlo all'impiedi comunque?
Mi scusi ancora la prolissità.
Grazie in anticipo
Di seguito le riporto l'esito della RMN eseguita alla fine di ottobre.
"La RMN cervico-dorsale senza e con m.d.c. ha mostrato alterazione morfostrutturale del soma di T2 che presenta un severo schiacciamento vertebrale e si presenta marcatamente ipointenso nelle sequenze T1 e T2, iperintenso in tecnica STR ed assume intensa impregnazione post-contrastografica. Tale alterazione morfostrutturale coinvolge anche il peduncolo, la lamina e l'apofisi trasfersa di sx, che appaiono rigonfie nel cui contesto sembra associarsi la presenza di verosimile tessuto neoformato che invade il forame di coniugazione sx e lo spazio latero-midollare omolaterale, dislocando la corda midollare verso dx. Si associa inoltre una marcata retropulsione del muro posteriore del soma di T2 responsabile di impronta sulla corda midollare che a tale livello si presenta sfumatamente iperintensa nelle sequenze di T2 w come per sofferenza midollare post-compressiva. I suddetti reperti RMN depongono in prima ipotesi per estesa lesione secondaria a carico del soma di T2. Altra lesione avente le stesse caratteristiche intensitometriche e di significato del diametro max di 1 cm circa apprezzabile a carico del versante posteriore del soma di T1, T4 e a livello del canto postero inferiore del soma di L1. I suddetti reperti potrebbero essere compatibili con lesioni ripetitive. A carico del soma di T11 si apprezza un'areola debolmente ipointensa nelle sequenze T1 e T2 w di dubbia interpretazione, lateralmente alla quale sul versante dx è apprezzabile piccolo angioma vertebrale. A C3-C4, C4-C5, e C5-C6: i dischi interposti appaiono assottigliati, ipointensi nelle sequenze T2 w come per fenomeni degenerativi-disidratativi ed assumono posteriormente aspetto di protrusione discale circonferenziale che impronta dolcemente lo spazio enpimidollare anteriore.
Non si apprezzano altre significative protrusioni posteriori a carico dei disci intersomatici in esame. Segni di spondilo atrosi.
Mi scusi per avere scritto eccessivamente, ma le ho copiato quanto scritto dalla relazione rilasciata dall'ospedale Maurizio Ascoli di Palermo il giorno in cui mio suocero è stato dimesso dopo circa 12 cicli di radio terapia.
Adesso non cammina più, muove le gambe non in maniera proprio simmetrica e fa una sorta di fisioterapia per evitare di fare atrofizzare i muscoli, è allettato e i medici che vengono a casa non ci hanno dato più speranze.
All'ospedale Maurizio Ascoli ci hanno detto che si tratta di un tumore maligno talmente piccolo o talmente nascosto che ha generato metastasi alla colonna vertebrale e che non riescono a trovare nè ad operare.
Mi confermerebbe questa ipotesi?
dimenticavo di dirle che nonostante riesca a muovere le gambe, riferisce di non avere tatto ai piedi e questa cosa gli impedisce di stare correttamente in piedi in quanto, non appena prova ad alzarsi, non sentendo il tatto non riesce a mantenere la colonna vertebrale dritta... per dirla terra terra, è come se non sentendo il tatto non riesce a capire che tipo di forza deve mettere per contrastare il peso del suo corpo e mantenersi in piedi.
non esistono dei supporti in grado di tenerlo all'impiedi comunque?
Mi scusi ancora la prolissità.
Grazie in anticipo
[#6]
Non sono mai stato "terrorista" riguardo ai pazienti che mi hanno consultato nell'arco della mia carriera, piuttosto mi definirei
"realista e/o positivista". Non Le nascondo (credo che Lei lo sa già)
che la situazione di Suo suocero è molto grave. Comunque ho sempre
detto a me stesso, ai miei pazienti ed ai parenti dei pazienti, che,
in situazioni come questa, la cosa più importante è garantire, ove
possibile, una qualità di vita accettabile, se non soddisfacente.
Non sono un Oncologo, però ritengo che comunque una chemioterapia
andrebbe praticata. consiglio inoltre, ove non sia stata già fatta,
di eseguire una TAC e/o una PET TOTAL-BODY, almeno per tentare di scoprire il Tumore Primitivo. D'accordo per una Fisioterapia "soft".
Per quanto riguarda la ipo-anestesia agli arti inferiori, si accorda
perfettamente con le gravi lesioni vertebrali come da Lei descritte,
e francamente ritengo che si tratti di una sintomatologia irreversibile. Non si arrenda, nè Lei nè Suo suocero, però la cosa
più importante è "fare" con raziocinio e non "strafare".
Cordiali saluti e auguri, anche per Suo suocero.
Dott. FRANCESCO SANTORO
Specialista in Neurologia e Neurochirurgia
"realista e/o positivista". Non Le nascondo (credo che Lei lo sa già)
che la situazione di Suo suocero è molto grave. Comunque ho sempre
detto a me stesso, ai miei pazienti ed ai parenti dei pazienti, che,
in situazioni come questa, la cosa più importante è garantire, ove
possibile, una qualità di vita accettabile, se non soddisfacente.
Non sono un Oncologo, però ritengo che comunque una chemioterapia
andrebbe praticata. consiglio inoltre, ove non sia stata già fatta,
di eseguire una TAC e/o una PET TOTAL-BODY, almeno per tentare di scoprire il Tumore Primitivo. D'accordo per una Fisioterapia "soft".
Per quanto riguarda la ipo-anestesia agli arti inferiori, si accorda
perfettamente con le gravi lesioni vertebrali come da Lei descritte,
e francamente ritengo che si tratti di una sintomatologia irreversibile. Non si arrenda, nè Lei nè Suo suocero, però la cosa
più importante è "fare" con raziocinio e non "strafare".
Cordiali saluti e auguri, anche per Suo suocero.
Dott. FRANCESCO SANTORO
Specialista in Neurologia e Neurochirurgia
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 14.8k visite dal 26/10/2007.
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