Il remeron, dicendo che la mia ansia
Gentili Dottori, vi scrivo dopo aver consultato il vostro sito e anche perchè sto attraversando davvero un brutto periodo e ho bisogno di un consiglio/consulto.
Mi è stata diagnosticata una cefalea di tipo tensivo che simpaticamente mi accompagna ogni giorno da quasi 6 mesi. Ho 34 anni e premetto che io non ho mai sofferto di mal di testa se non sporadicamente dopo una notte di vizi oppure il primo giorno del ciclo mestruale.
Mi sono rivolta al centro cefalee di melegnano dove la dottoressa che mi ha visitata dopo avermi fatto fare sia tac che risonanza magnetica con e senza contrasto (entrambe celebrali, risultato assolutamente nulla da dichiarare) e esame per la tiroide (negativo anche quello) mi ha prescritto dei cicli di fisioterapia e il remeron, dicendo che la mia ansia e la mia paura irrazionale sono le cause scatenanti della mia cefalea.
Mi sono fatta massaggiare da persone diverse e tutte mi hanno detto che eventualmente la mia tensione doveva essere interna perchè al tatto non risultava nulla di particolarmente contratto. Dopo due mesi di remeron dove il mio mal di testa persisteva (l'unica cosa è che mi sentivo effettivamente meno tesa e dormivo meglio) mi sono rivolta ad un altro centro cefalee, quello legato all'ospedale San Raffaele. La neurologa che mi ha visto ha confermato la diagnosi, prescrivendomi Laroxyl, farmaco dice principe della cefalea tensiva dopo avermi sospeso gradualmente il remeron. Effetto devastante, il mal di testa non passava e la mia ansia cresceva, procurandomi pure insonnia. A seguito di crisi emicraniche sopraggiunte, sono stata ricoverata presso la filiale del san raffaele, mi hanno fatto ulteriori esami di controllo (lastre, esami reumatici ecc), confermando che a livello organico non ho davvero nulla, la mia cefalea è causata da un "blocco nervoso", probabilmente anche alimentato da me, classico comportamenento di chi "non ha mai avuto nulla nella propria vita" e quindi ha scarsa confidenza/tollerabilità con il dolore ecc. E' tutto vero, me ne rendo conto, ma credo che alzarsi ogni santa mattina da mesi con il mal di testa sia abbastanza dura per tutti. Mi hanno cambiato terapia, prendo 2 compresse e mezzo di Isoptin tutti i giorni dal 6 settembre, più un antidepressivo (Anafril) un giorno sì e uno no. La situazione ad oggi è migliorata, crisi emacraniche non ne ho più avute, dormo bene, il mal di testa si è alleggerito, ogni tanto mi capita quasi di non sentirlo, però esiste ancora. Mi dicono di pazientare, la situazione migliorerà con il tempo, a tratti alterni, però io a volte questa pazienza non ce l'ho e mi sento "sospesa".
Contemporaneamente mi hanno consigliato consulti con uno psicologo, per affrontare comunque questo "campanello di allarme" che il mio fisico mi avrebbe dato. Vorrei tanto un vostro gentile parere, capire se potete rassicurarmi sul fatto che riuscirò ad uscire da questo maledetto cerchio, perchè a volte mi spavento e mi sembra che non mi passerà mai... vi ringrazio tanto per il servizio che offrite e spero di ricevere una vostra risposta. Grazie
Marina
Mi è stata diagnosticata una cefalea di tipo tensivo che simpaticamente mi accompagna ogni giorno da quasi 6 mesi. Ho 34 anni e premetto che io non ho mai sofferto di mal di testa se non sporadicamente dopo una notte di vizi oppure il primo giorno del ciclo mestruale.
Mi sono rivolta al centro cefalee di melegnano dove la dottoressa che mi ha visitata dopo avermi fatto fare sia tac che risonanza magnetica con e senza contrasto (entrambe celebrali, risultato assolutamente nulla da dichiarare) e esame per la tiroide (negativo anche quello) mi ha prescritto dei cicli di fisioterapia e il remeron, dicendo che la mia ansia e la mia paura irrazionale sono le cause scatenanti della mia cefalea.
Mi sono fatta massaggiare da persone diverse e tutte mi hanno detto che eventualmente la mia tensione doveva essere interna perchè al tatto non risultava nulla di particolarmente contratto. Dopo due mesi di remeron dove il mio mal di testa persisteva (l'unica cosa è che mi sentivo effettivamente meno tesa e dormivo meglio) mi sono rivolta ad un altro centro cefalee, quello legato all'ospedale San Raffaele. La neurologa che mi ha visto ha confermato la diagnosi, prescrivendomi Laroxyl, farmaco dice principe della cefalea tensiva dopo avermi sospeso gradualmente il remeron. Effetto devastante, il mal di testa non passava e la mia ansia cresceva, procurandomi pure insonnia. A seguito di crisi emicraniche sopraggiunte, sono stata ricoverata presso la filiale del san raffaele, mi hanno fatto ulteriori esami di controllo (lastre, esami reumatici ecc), confermando che a livello organico non ho davvero nulla, la mia cefalea è causata da un "blocco nervoso", probabilmente anche alimentato da me, classico comportamenento di chi "non ha mai avuto nulla nella propria vita" e quindi ha scarsa confidenza/tollerabilità con il dolore ecc. E' tutto vero, me ne rendo conto, ma credo che alzarsi ogni santa mattina da mesi con il mal di testa sia abbastanza dura per tutti. Mi hanno cambiato terapia, prendo 2 compresse e mezzo di Isoptin tutti i giorni dal 6 settembre, più un antidepressivo (Anafril) un giorno sì e uno no. La situazione ad oggi è migliorata, crisi emacraniche non ne ho più avute, dormo bene, il mal di testa si è alleggerito, ogni tanto mi capita quasi di non sentirlo, però esiste ancora. Mi dicono di pazientare, la situazione migliorerà con il tempo, a tratti alterni, però io a volte questa pazienza non ce l'ho e mi sento "sospesa".
Contemporaneamente mi hanno consigliato consulti con uno psicologo, per affrontare comunque questo "campanello di allarme" che il mio fisico mi avrebbe dato. Vorrei tanto un vostro gentile parere, capire se potete rassicurarmi sul fatto che riuscirò ad uscire da questo maledetto cerchio, perchè a volte mi spavento e mi sembra che non mi passerà mai... vi ringrazio tanto per il servizio che offrite e spero di ricevere una vostra risposta. Grazie
Marina
[#2]
Utente
Egr. Dottor Catenacci innanzitutto grazie per la risposta. Le dico subito che non ho particolari problemi alla masticazione (ho fatto anche una visita dallo gnatologo)e nemmeno alla cervice (fatto lastre). Aldilà del problema affettivo, sulla postura non ho fatto particolari indagini, ma non ho mai avuto sensazioni che qualcosa non andasse... effettivamente sono molto alta e magra, ma questo secondo lei può scatenare una cefalea così persistente dopo 34 anni di vita? Spero di risentirla, grazie
[#3]
Medico fisiatra
A MAGGIOR RAGIONE ESSENDO LEI ALTA E MAGRA POTREBBE TRATTARSI DI POSTURA SCORRETA. MA VISTO CHE NON HO MAI AVUTO IL PIACERE DI VEDERLA NE DI SENTIRLA NON MI SENTO DI ESPRIMERE GIUDIZI SU UNA PRSUNTA DIAGNOSI DI CEFALEA TENSIVA. SE LO DESIDERA PUO' TELEFONARMI 051585771 COSI' POTRO' ALMENO FARE ALCUNE DOMANDE PIU' MIRATE.
A RISENTIRCI
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 23k visite dal 20/10/2004.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.