Problemi intervento ernia discale d8-d9

Il 5 maggio 2007 sono stato operato di ernia discale che strozzava il midollo soprattutto nella parte sinistra. Il neurochirurgo che mi ha operato ha giudicato l'intervento riuscito anche se ero praticamente paralizzato dalle costole in giù. Dopo una settimana di ricovero sono stato trasferito in un centro di riabilitazione intensiva. Dopo 3 mesi di riabilitazione ho cominciato a camminare con le canadesi ma è sorta una strana complicazione : a giorni alterni il muscolo tibiale superiore della gamba sinistra si contrae e mi limita il movimento. Il cambiamento di stato (muscolo bloccato - muscolo normale) avviene sempre di notte durante il sonno: una mattina mi sveglio con il muscolo rilassato e la mattina seguente con il muscolo contratto con assoluta regolarità e quindi con assoluta indipendenza da quello che ho fatto il giorno precedente. Durante il periodo di riabilitazione stranamente non mi sono stati somministrati medicinali atti a ridurre l'edema post-operatorio ma solo integratori per i muscoli e i nervi. Come suggerito dalla neurologa del centro ho assunto l'aminopiridina che pur essendo un medicinale sperimentale poteva essere di aiuto nel mio caso. Dopo circa un mese dall'inizio del problema descritto sopra ho terminato (con gradualità) l'assunzione dell'aminopiridina pensando a un eventuale effetto collaterale : il problema si è affievolito (adesso riesco a camminare con una stampella) ma è rimasto. All'inizio di settembre ho eseguito una risonanza della zona operata che ha evidenziato un residuo di ernia sul lato sinistro del midollo. Tutti i dottori che mi hanno visitato non hanno spiegazioni per quanto riguarda il problema sopra descritto e mi hanno consigliato di vedere quanto la situazione migliori prima di decidere per un altro intervento. Attualmente la situazione migliora anche se lentamente forse aiutata dal cortisone che sto assumendo da 2 mesi. L'assunzione di vari miorilassnti non hanno avuto nessun effetto. Attualmente la sensibilità della gamba sinistra è ancora bassa e peggiora nei giorni nei quali il muscolo è contratto.Mi potete aiutare a risolvere il problema ? Grazie, saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr.Signore,
non dice qual'era il Suo stato clinico prima dell'intervento, ovvero se gli attuali deficit erano preesistenti o si sono aggravati.
Poi bisognerebbe esaminare la RNM di controllo per valutare se il residuo discale sia clinicamente significativo o meno.
Mi faccia sapere

Cordialità ed auguri

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
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Utente
Utente
Prima dell'intervento avevo problemi di sensibilità nelle gambe (soprattutto la sinistra); la situazione era decisamente migliore dell'attuale. Il mio problema è questa alternanza di comportamento del muscolo tibiale : un giorno è contratto e un giorno no. Questo fatto è regolare come un orologio svizzero da circa 3 mesi. Nessun medico è riuscito a spiegare la cosa. Anche i vari miorilassanti non hanno avuto effetto dato che il miglioramento che ho avuto circa 1 mese fa (diminuzione della contrazione) è avvenuto in concomitanza all'interruzione dell'aminopiridina. Per quanto riguarda il residuo discale mi hanno consigliato di attendere la stabilizzazione delle condizioni (attualmente sono in fase di graduale miglioramento) prima di decidere se operarmi di nuovo dato che la pressione sul midollo è decisamente minore rispetto a prima dell'intervento. Un'altra operazione potrebbe anche non cambiare la situazione oppure, nella peggiore delle ipotesi, paralizzarmi. Ho un altro dubbio da proporLe : mi è stato somministrato cortisone per una sola settimana dopo l'operazione e in seguito nessun altro farmaco antiinfiammatorio. E' normale ? Prima dell'operazione l'assunzione di cortisone migliorava la situazione. Grazie saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
In effetti il rischio di complicare le cose con un nuovo intervento è reale. Dovrei visitarLa per capire bene il sintomo muscolare che riferisce. Sembrerebbe uno spasmo, ma con delle caratteristiche inusuali.Gli antinfiammatori, cortisone compreso, penso che ormai non siano di molto aiuto.
Continuare con dei cicli di Fisioterapia sicuramente Le sarà utile.

Con cordialità e auguri

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
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