Normale degrado o problema medico?

Buongiorno,
scrivo in merito a mio padre , 71 anni ed in buona salute .
Forse e' eccessivo preoccuparsi ma purtroppo in diverse persone abbiamo notato un "decadimento" troppo veloce delle capacita' e della lucidita' della persona in questione. Quattro anni fa ha smesso di lavorare (attivita' in proprio che lo occupava 10 ore al giorno) ed era ovvio assistere ad un "invecchiamento" che pero' in queste ultime settimane sta diventando a mio avviso eccessivo.
I sintomi sono mancanza di concentrazione ,a tratti mancanza di lucidita' e perdita della memoria di brevissimo (ma e' piu come se non pensasse a cosa e' stato detto poco prima , perche' se glielo si fa notare ricorda tutto) incapacita' di svolgere lavoretti in cui prima era bravissimo . (per fare un esempio stupido non e' piu' in grado di montare un mobiletto Ikea mentre fino a qualche mese fa non avrebbe avuto problemi).
Lascia l'auto con le luci accese sempre piu' spesso, non la chiude, e in generale ne combina sempre qualcuna....
Spesso se guarda la tv , anche parlandogli da 30 cm di distanza non percepisce minimamente che stai parlando con lui e ti ignora.
Altro sintomo che non so se possa dire qualcosa e' che ultimamente ha sempre molta sete.
Io ho imputato il decadimento allo stress in quanto abbiamo appena acquistato una casa nuova ed e' passato da un periodo di "quiete" a un momento pieno di tensioni e pensieri,(nelle ultime settimane per le preoccupazioni sull'abitazione ha dormito poco svegliandosi senza riprendere sonno) pero' sinceramente mi sembra un avanzamento troppo veloce di "normale vecchiaia".
Entro breve si dovrebbe tornare alla tranquillita' una volta finiti i lavori per la casa nuova , e si era pensato nel caso non recuperasse la sua lucidita'
di fargli fare qualche esami per capire meglio cosa succede.
Secondo voi puo' avere senso o e' davvero semplicemente il tempo che fa il suo cattivo mestiere?
Grazie!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

non conoscendo Suo padre non è possibile rispondere all'ultima domanda. Le consiglio di fare effettuare una visita neurologica con test neuropsicologici ed eventuali esami strumentali che il neurologo riterrà opportuno.
Considerato il periodo di stress che Lei decrive, un'ipotesi potrebbe essere quella dell'origine ansiosa del problema.
Va fatta comunque una visita nerulogica.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro