Reperto di atrofia cerebrale cortico-sottocorticale a livello sia sotto che sopratentoriale
Buongiorno,
vorrei chiedere un parere sulla seguente diagnosi di tac cerebrale con mdc eseguita su mio padre di anni 73 (il medico sospettava una tia):
reperto di atrofia cerebrale cortico-sottocorticale a livello sia sotto che sopratentoriale.
non alterazioni focali; cisti del setto pellucido; la linea mediana e' in asse.
Ora sulla base esclusiva di tale esito lo stesso medico sospetta Alzheimer; mio padre domani eseguira' dei test di verifica intellettiva (tengo a precisare che a vederlo sembra piu' depresso o deperito fisicamente che cerebralmente in quanto non presenta alcun segno di demenza o squilibrio, ma solo una lentezza fisica, dolori articolari che prima sopportava meglio e una lieve apatia).
Ringrazio fin d'ora per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
Barbara
vorrei chiedere un parere sulla seguente diagnosi di tac cerebrale con mdc eseguita su mio padre di anni 73 (il medico sospettava una tia):
reperto di atrofia cerebrale cortico-sottocorticale a livello sia sotto che sopratentoriale.
non alterazioni focali; cisti del setto pellucido; la linea mediana e' in asse.
Ora sulla base esclusiva di tale esito lo stesso medico sospetta Alzheimer; mio padre domani eseguira' dei test di verifica intellettiva (tengo a precisare che a vederlo sembra piu' depresso o deperito fisicamente che cerebralmente in quanto non presenta alcun segno di demenza o squilibrio, ma solo una lentezza fisica, dolori articolari che prima sopportava meglio e una lieve apatia).
Ringrazio fin d'ora per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
Barbara
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Gentile utente,
Il discorso riguardante la malattia di Alzheimer è un po' complesso. Attualmente non è possibile fare una diagnosi certa di M. di Alzheimer senza biopsia cerebrale; tuttavia è noto che circa il 60% delle demenze è correlata con la M. di Alzheimer. Pertanto si pone una diagnosi di "demenza tipo Alzheimer" dopo aver escluso la demenza vascolare, il Mild Cognitive Impairment o una demenza secondaria ad altre patologie internistiche o neurologiche ed una pseudodemenza depressiva.
In genere è necessario effettuare alcuni tests che dimostrino una compromissione della memoria e di altre funzioni cognitive ed effettuare esami strumentali e di laboratorio quali: TAC encefalo, eco-color-doppler dei vasi epiaortici, RX torace, E.C.G., esame urine, esami ematochimici completi con valutazione di diversi parametri tra i quali emocromo, TSH, FT3, FT4, VitB12, folati, elettroliti, VES, ecc.
Consiglierei pertanto di attendere con serenità l'esito degli accertamenti del Neurologo prima di pensare alla malattia di Alzheimer.
Tuttavia è bene precisare che, anche nel caso di diagnosi della malattia di Alzheimer, sono disponibili nuovi farmaci in grado di rallentare per diversi anni il declino intellettivo di questi pazienti.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
Il discorso riguardante la malattia di Alzheimer è un po' complesso. Attualmente non è possibile fare una diagnosi certa di M. di Alzheimer senza biopsia cerebrale; tuttavia è noto che circa il 60% delle demenze è correlata con la M. di Alzheimer. Pertanto si pone una diagnosi di "demenza tipo Alzheimer" dopo aver escluso la demenza vascolare, il Mild Cognitive Impairment o una demenza secondaria ad altre patologie internistiche o neurologiche ed una pseudodemenza depressiva.
In genere è necessario effettuare alcuni tests che dimostrino una compromissione della memoria e di altre funzioni cognitive ed effettuare esami strumentali e di laboratorio quali: TAC encefalo, eco-color-doppler dei vasi epiaortici, RX torace, E.C.G., esame urine, esami ematochimici completi con valutazione di diversi parametri tra i quali emocromo, TSH, FT3, FT4, VitB12, folati, elettroliti, VES, ecc.
Consiglierei pertanto di attendere con serenità l'esito degli accertamenti del Neurologo prima di pensare alla malattia di Alzheimer.
Tuttavia è bene precisare che, anche nel caso di diagnosi della malattia di Alzheimer, sono disponibili nuovi farmaci in grado di rallentare per diversi anni il declino intellettivo di questi pazienti.
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI
www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23.4k visite dal 07/10/2007.
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