Tia

Buonasera, il giorno 25 gennaio mio padre ha avuto un attacco ischemico transitorio risolto completamente in 10 ore ed stato dimesso giorno 29 gennaio; tramite eco doppler carotideo hanno visto che la vena sinistra è completamente chiusa e il sangue ha trovato una via nuova, la vena destra è chiusa al 55%. Ora è sotto terapia con cardioaspirina, statine, farmaci contro l'ipertensione e dovrà fare periodicamente eco doppler e misurazione della pressione arteriosa, che al momento del ricovero era di 230/120; la mia domanda è questa: è possibile che il problema si ripresenti anche seguendo cura e dieta adeguata? preciso che mio padre ha 67 anni, in sovrappeso (1,82 mt , 97 kg), ha sempre svolto attività fisica regolare (è agricoltore), pressione minima tendende all'alto (180/97 prima della TIA), esami del sangue regolari. Grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

la terapia di prevenzione per le ischemie cerebrali purtroppo non annula il rischio di ricadute ma ovviamente lo riduce. Inoltre nel caso di Suo padre è anche importante ridurre il peso corporeo perchè si trova in sovrappeso. Inoltre tenga sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo e glicemia.
Una dieta iposodica (con poco sale)e povera di grassi è estremamente opportuna. E' stata fatta un'indagine strumentale come una TC o una RM encefalica?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
grazie dottor Ferraloro,
sono state fatte 5 TC encefaliche che non hanno dimostrato segni particolari o residui del TIA.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

il fatto che alla TC cranica non siano state riscontrate ischemie nè esiti vascolari pregressi è un fatto molto positivo. Suo padre segua i consigli del neurologo e tenga sotto controllo, oltre i parametri che Le dicevo nel post precedente, anche le carotidi.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio molto per i consigli, le sue parole mi hanno rassicurata; qualcuno dice che sia stato .il campanello prima di un ictus più importante ma i medici del reparto neurologico dell'ospedale S. Orsola - Malpighi di Bologna, presso cui è in cura, non hanno parlato di una possibile ricaduta.
grazie, cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

il TIA potrebbe essere un campanello d'allarme ma c'è la possibilità che resti isolato come potrebbe ripetersi.
Avere un TIA significa prendersi cura del proprio corpo ed attivare le misure di cui Le parlavo sopra. In ogni caso restate tranquilli anche perchè Suo padre è seguito da un'ottima equipe neurologica, è in ottime mani.

Cordialità
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