Vasculopatia ischemica
mio padre 85 anni affetto da epatocarcinoma (silente) è stato operato in aprile di femore sx decorso piu o meno regolare fino a dicembre quando ha subito la frattura dell'altro femore. ricoverato in ospedale ha subito anche l'altro intervento. fino al giorno dell'intervento è stato: lucido, collaborante, brillante, alla vigilia dell'operazione si è dissociato tanto da non essere cosciente quando è entrato in sala operatoria. questa dissociazione io l'ho attribuita "all'ospedalizzazione dell'anziano" che così come la volta precedente sarebbe andata via dopo qualche giorno. Invece dal momento dell'operazione non siamo riusciti piu a capire cosa stesse accadendo.dapprima uno scompenso epatico forte (almeno pensiamo) lo ha costretto ad essere trasfuso anche con plasma fresco. Situzione ampamente e velocemente rientrata visti gli esami clinici odierni che non presentano alcuna deficienza. Detto cio veniamo al punto: mio padre da allora dorme prevalentemente 24 ore, raramente si sveglia e assai piu raramente è lucido e razionale. contattato un neurologo gli ha diagnosticato una "Vasculopatia ischemica" e gli ha prescritto: glicerolo 10% per 3 giorni - lasix - gardenale - kanrenol - clexane 4000 - e poi citicolina, fosforilasi,samyr a giorni alterni. le mie domande sono: a) E' giusta la cura? b) In quanto tempo possono presentarsi miglioramenti? c) i farmaci prescritti possono essere controindicati in un soggetto come descritto.
ci possono essere concause tipo depressione o altro nel soggetto per cui si abbandona?
grazie e scusate per la lunghezza del quesito
ci possono essere concause tipo depressione o altro nel soggetto per cui si abbandona?
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 21/01/2011.
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