Nervo vago e bradicardia

HO 45 ANNI E DA CIRCA UN ANNO PRIMA MOLTO RARAMENTE, FINO A GIUNGERE AL QUOTIDIANO, AVVERTIVO UN RALLENTAMENTO DEL BATTITO CARDIACO QUANDO STAVO SEDUTO, SUCCESSIVAMENTE ANCHE A LETTO, PROBLEMA CHE SPARIVA DEL TUTTO STANDO IN ATTIVITA'. FATTI GLI ESAMI CARDIOLOGICI IL CUORE E' RISULTATO SANISSIMO PUR ESSENDO EMERSE LE NUMEROSISSIME EXTRASISTOLI SOVRAVENTRICOLARI RESPONSABILI DELLA ARITMIA BRADICARDICA. L'ARITMOLOGO CHE MI HA SEGUITO MI HA ASSICURATO DELLA NON GRAVITA' DELLA PATOLOGIA, SPIEGANDOMI CHE E' DETERMINATA DA UNA IPERSENSIBILITA' DEL NERVO VAGO. TUTTAVIA DA CIRCA CIRCA 3 MESI DEVO ASSUMERE MATTINA E SERA UNA COMPRESSA DI "ALMARITM" CHE FIN DALLA PRIMA PILLOLA HA DATO OTTIMI RISULTATI CANCELLANDO QUASI DEL TUTTO IL DISTURBO.
NAVIGANDO SU INTERNET ALLA RICERCA DI NOTIZIE SUL NERVO VAGO HO SCOPERTO CHE VIENE CHIAMATO "X" NERVO ED E' UN TUTT'UNO CON IL NERVO IX ED XI RESPONDABILI IL PRIMO DI RAUCEDINE E L'ULTIMO DI DISTURBI ARTICOLARI, PROBLEMI QUESTI DI CUI SOFFRO. LA MIA DOMANDA E':
OCCORRE FARE DELLE ULTERIORI INDAGINI PER VALUTARE SE ESISTE UN DANNO CHE ABBIA COINVOLTO I NERVI SOPRA DETTI E QUINDI CURARE EVENTUALMENTE QUESTO DANNO CHE POTREBBE ESSERE LA CAUSA DELLE MIE ARITMIE VISTO CHE OGGI MI LIMITO A CURARE SOLO L'EFFETTO DEL DANNO STESSO CIOE' L'EXSTRASISTOLE SOPRAVENTRICOLARI.
SPERO DI ESSERE STATO CHIARO E RINGRAZIO SIN D'ORA CHI MI RISPONDERA'.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 504 19
La sintomatologia che descrive non sembra dipendere da una compromissione simultanea di tali nervi cranici, le cui sequele sarebbero di ben diversa entità ed estensione.
Mi limiterei a tenere sotto controllo l'attività cardiaca, come da programma del cardiologo presso cui è in cura.
cordiali saluti

Dr. Ivano BRUNO BERTETTO

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