Da anni soffro di una forma di ansia che riesco a domare solo con antidepressivi ed ansiolitici

Ho 46 anni e ormai da anni soffro di una forma di ansia che riesco a domare solo con antidepressivi ed ansiolitici.
I sintomi che avverto sono somatizzati al livello dello stomaco, per cui spesso e volentieri mi alzo al mattino con un senso di dolore/bruciore allo stomaco che molto spesso si trasforma in nausea e conati di vomito che mi lasciano debilitata.
Per anni ho utilizzato Ansiolin e Laroxil ( 10 gocce mattino e sera) ma ad un certo punto non traevo piu' benefici.
Ho contattato un nuovo neurologo che ha sostituito la terapia lentamente con Mutabon mite per poi passare al Mutabon Ansiolitico, ed infine al Mutabon Antidepressivo accompagnato da 3 gocce di Rivotril al mattino e alla sera.
In seguito all'ultimo incontro, poichè le cose non andavano benissimo, mi ha aggiunto una capsula di Eferox 75 al mattino.
Aggiungo ancora che in aggiunta ai problemi del mio cervello soffro anche di una forma leggera di Artrite Reumatoide per la quale devo assumere una compressa di Arava a girni alterni.
Ritornando all'Efexor, non riesco ad iniziare la terapia perchè ho la brutta abitudine di leggere le legende che spesso ti terrorizzano tra effetti collaterali e controindicazioni.
A questo punto vi chiedo un parere sulla terapia che mi è stata assegnata che mi ha un po' spaventata.
In secondo luogo mi interessa sapere se la mia malattia, (pare che si chiami "disturbo di somatizzazione") avrà sempre fasi altalenanti o posso sperare in una guarigione se non completa almeno periodica.
Grazie a tutti coloro che avranno cura di rispondermi
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Utente
Utente
Ho bisogno di un confronto, se possibile. Per favore non lasciate questa mia senza risposta.
Grazie mille a coloro che mi risponderanno.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

il suo problema deve essere adeguatamente trattato dal punto di vista farmacologico.
Fino ad ora si e' fatta visitare ed ha ottenuto delle adeguate prescrizioni per il suo problema.
Se ci si fa visitare sarebbe meglio assumere la terapia come prescritto altrimenti rende vano il lavoro del collega che la tiene in cura.
Inoltre, sarebbe opportuno far valutare il suo stato di salute con controlli nel tempo a stretto giro, in modo da poter rappresentare i suoi dubbi in merito alla terapia farmacologica.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Utente
Utente
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
La mia paura deriva essenzialmente dalla quantità di farmaci che devo assumere (quanto ad esempio possono interferire con la mia attività lavorativa?).
Fino ad ora non ho avuto alcun problema anzi!
Grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
le terapie farmacologiche vanno calibrate tenendo conto dei possibili effetti collaterali sia specifici che contestuali alle diverse situazioni ed alle diversità personali. Nel suo caso dal momento che non lamenta particolari problematiche di tipo collaterale, le consiglierei di proseguire la terapia tenendo fermo il punto che ogni dubbio, perplessità e variazione deve essere sempre discussa e concordata tra il medico ed il paziente.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara Signora,

concordo pienamente con quanto affermato dai colleghi.
Infatti le terapie con ansiolitici e/o antidepressivi richiedono una continua collaborazione tra medico e paziente al fine di individuare il dosaggio efficace dei farmaci e minimizzare gli eventuali effetti collaterali, peraltro generalmente rari e reversibili.
Per quanto riguarda il disturbo di somatizzazione, frequentemente si osserva un decorso cronico ma fluttuante nel tempo.
Potrebbe risultare utile limitare lo stress psicofisico, regolarizzare il ciclo sonno-veglia ed effettuare con costanza esercizi di rilassamanto muscolare o training autogeno.
Concluderei il mio intervento ponendo una domanda forse scontata ma importante: ha effettuato i necessari accertamenti clinici e strumentali al fine di escludere malattie dell'apparato gastroenterico?

Cordiali saluti.


DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI

[#6]
Utente
Utente
Grazie a tutti per la collaborazione.
Al dott. Muciaccia che mi ha gentilmente girato una domanda rispondo che ho già da tempo effettuato gastroscopie e altri esami per escludere qualsiasi problema.
Al momento tutto è stato escluso, ma non escludo anzi ne sono quasi certa che questi continui mal di stomaco prima o poi avranno ragione di me.
Grazie per i consigli e buon lavoro a tutti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi permetto anche di suggerirle una consulenza psicologica, proprio per impostare le indicazioni date dal Dott Muciaccia relative alla psicoeducazione (rilassamento, igiene del sonno, ecc) e per gestire al meglio paure e ansie correlate al suo disturbo.

E' infatti risaputo che l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia permette di ottenere i migliori risultati

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,
sarebbe utile nella fattispecie un approccio il più "integrato" possibile, che insieme alla terapia psicofarmacologica ( con fiducia e senza molta fretta insieme allo psichiatra troverà la terapia adeguata ) valuti, approfondisca e possibilmente ridefinisca gli aspetti ralazionali e affettivi in particolare,
Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#9]
Utente
Utente
Grazie a tutti ancora una volta.
Seguirò i vostri consigli.
Ho iniziato la terapia con Eferox 75 e al momento a parte un po' di confusione e nausea non ho altri disturbi.
Ma come si combatte la nausea e il vomito con un farmaco che tra la contrindicazioni ha la nausea ed il vomito?
Grazie
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