Demenza senile e psicofarmaci
Gentili dottori ho mia nonna di anni 89 che è affetta da demenza senile,con preoccupazioni ossessive e ripetizione continua di un argomento.Da un mese circa gli stiamo somministrando psicofarmaci su parere anche del medico di base.Siamo passati dalle gocce di xanax alle gocce di talofen.Circa dopo 7-10 giorni di xanax ha avuto una specie di t.i.a.: è rimasta paralizzata per 2 giorni con gamba sx e braccio sx,con leggera difformità anche della bocca.Abbiamo fatto 2 tac per vedere se era un ictus e sono risultate entrambe negative.Adesso fortunatamente ha ripreso a muovere gli arti anche se con più lentezza,fermo restando che dice delle cose del tutto deliranti che prima non diceva.Dopo averla portata all'ospedale gli è stato tolto lo xanax e gli è stato prescritto il talofen (gli sono state consigliate 5 gocce ma gliene stiamo dando una decina per farla riposare meglio).Adesso ha tutta la lingua rossa.Sia il medico di base sia il cardiologo hanno detto che è un' irritazione locale tipo stomatite.Approposito il cardiologo gli ha anche riscontrato una stenosi aortica.Gentili dottori in base a questo quadro clinico ho alcune domande da porvi: Secondo un vostro parere l'assunzione di xanax ha potuto provocare quella specie di t.i.a. che ha avuto? Il talofen può essere causa della lingua rossa? Inoltre questo tipo di medicinali sono consigliabili in una malattia di demenza senile? Vi ringrazio molto.Cordiali saluti.
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Gentile Utente,
escluderei che lo xanax abbia potuto provocare il presunto TIA, allo stesso modo non sono segnalati casi di glossite (se di glossite si tratta) con l'uso del talofen.
Piuttosto è stato visto che i neurolettici possono aumentare il rischio di eventi cerebrovascolari in soggetti con demenza.
Il medico che la segue deve valutare il rapporto rischio-beneficio. Con questo non voglio dirLe che deve sospendere il farmaco che se necessario va dato.
La decisione spetta al medico che segue la nonna.
Cordiali saluti ed auguri
escluderei che lo xanax abbia potuto provocare il presunto TIA, allo stesso modo non sono segnalati casi di glossite (se di glossite si tratta) con l'uso del talofen.
Piuttosto è stato visto che i neurolettici possono aumentare il rischio di eventi cerebrovascolari in soggetti con demenza.
Il medico che la segue deve valutare il rapporto rischio-beneficio. Con questo non voglio dirLe che deve sospendere il farmaco che se necessario va dato.
La decisione spetta al medico che segue la nonna.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
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Ex utente
Egregio Dottor Ferraloro innanzitutto la ringrazio molto per la risposta.Abbiamo notato che fra l'altro il talofen la "annebbia" molto quando lo assume,nel senso che fa più fatica nei movimenti.Abbiamo valutato l'ipotesi di ritornare allo xanax.Le saremmo molto grati se lei potesse consigliarci delle gocce in sostituzione del talofen,adatte a un quadro clinico comprensivo di demenza senile e di stenosi aortica.Mia nonna è seguita dal medico di base,quindi un suo consiglio da esperto in materia ci sarebbe molto d'aiuto.La ringrazio infinitamente.Gentili saluti.
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Gentile Utente,
non è possibile prescrivere farmaci on line. E questa è una cosa corretta perchè si tratterebbe di fare assumere farmaci ad un soggetto che non si conosce e di cui non si può fare diagnosi. Prescrivere una terapia è una cosa seria ed è riservata soltanto ai medici che visitano il paziente. Sono sicuro che Lei capirà ed apprezzerà perfettamente le mie motivazioni.
Le posso suggerire di fare visitare la nonna da un neurologo o da un geriatra.
Cordialmente
non è possibile prescrivere farmaci on line. E questa è una cosa corretta perchè si tratterebbe di fare assumere farmaci ad un soggetto che non si conosce e di cui non si può fare diagnosi. Prescrivere una terapia è una cosa seria ed è riservata soltanto ai medici che visitano il paziente. Sono sicuro che Lei capirà ed apprezzerà perfettamente le mie motivazioni.
Le posso suggerire di fare visitare la nonna da un neurologo o da un geriatra.
Cordialmente
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Ex utente
Egregio Dottor Ferraloro la capisco.Apprezzo molto la sua professionalità.Mi sono inoltrato perchè mi fido molto di lei,anche se ci siamo "conosciuti" solamente on line.Infatti io ho avuto nei mesi scorsi fastidi al collo e alla testa.Mi visitò un neurologo che mi paventò una forma di fibromialgia.Mi visitò un fisiatra che praticamente mi disse che erano fissazioni.Non ho mai creduto ne all'uno e nell'altro.Tramite anche ai consulti on line avuti con lei,ho capito che si trattava di cefalea tensiva,probabilmente provocata da cattive posture e da un colpo di frusta pregresso.Dopo essermi convinto di questo sono stato decisamente meglio,fermo restando che ogni tanto ho qualche fastidio,ma sapendo ciò che ho,affronto la cosa serenamente senza bisogno di interventi farmacologici.Ritornando alla nonna provvederemo ad una visita specialisitica come lei ha consigliato.Le invio i miei cordiali saluti ringraziandole in ogni caso infinitamente.
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Gentile Utente,
la ringrazio per le belle parole nei miei confronti, sicuramente immeritate. Le ricordo però che la mia non era, e non poteva essere, una diagnosi ma una delle ipotesi possibili. Le diagnosi vanno fatte dopo un'accurata visita medica.
Buona serata
la ringrazio per le belle parole nei miei confronti, sicuramente immeritate. Le ricordo però che la mia non era, e non poteva essere, una diagnosi ma una delle ipotesi possibili. Le diagnosi vanno fatte dopo un'accurata visita medica.
Buona serata
[#6]
Ex utente
Egregio Dottor Ferraloro è naturale che non era una diagnosi,però fra le ipotesi è la più verosimile,considerando i sintomi che ho e gli accertamenti che ho effettuato.Inoltre mi sono documentato molto sulla cefalea tensiva e ho constatato che combacia con la sintomatologia che mi percuote.Nel ringraziarla nuovamente per la sua disponibilità le auguro anch'io una buona serata.
[#7]
Ex utente
Cortese Dottor Ferraloro le scrivo nuovamente perchè riguardo a mia nonna c'è una novità: un geriatra (amico di mia cugina) l'ha visitata e ha sconsigliato l'utilizzo di psicolfarmaci.Ci ha invece consigliato delle gocce al naturale: sedivitax.Dato che gli stavamo dando il talofen,da una decina di giorni,adesso abbiamo ridotto la dose fino a cessarne l'utilizzo.Per quanto tempo ancora dobbiamo darglielo? Sò che con questi farmaci si utilizza una sorta di "exit strategy".Inoltre volevo domandarle alla fine dell'utilizzo del talofen,dopo quanti giorni possiamo iniziare la nuova terapia con il sedivitax? Il geriatra ha detto di non mischiare le due cose ma in pratica non ha saputo rispondere alle domande che qui pongo a lei.Cordiali saluti.La ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 79.6k visite dal 04/01/2011.
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