Inizio demenza senile ---> urgente
Buongiorno,
ripongo in Voi le mie speranze, vorrei dei chiarimenti.
Mio papà, 58 anni, ha subito negli ultimi anni diversi lutti e molto stress che gli hanno procurato dei piccoli ictus.
Mia madre, non so come ha fatto, si è accorta di recente che ogni tanto appariva strano....l'ha fatto visitare e gli è stata diagnostica un inizio di demenza senile. Ora non so come sono andate le visite, non ho dati alla mano. So che hanno parlato, hanno fatto qualche tac al cervello ed è emerso ciò.
Ora leggendo internet, da più e più siti leggo che la malattia ha un suo decorso lento, ma non troppo, che conduce in genere il paziente alla perdita di molti campi cognitivi.
Ma ho letto anche un qualcosa che mi ha dato speranza. Ho letto che ci sono possibilità che le persone che hanno subito dei piccoli traumi possono anche accusare un inizio di demenza senile, ma che in una buona % dei casi si arresta lasciando perse le funzioni perse (scusate il gioco di parole) ma senza progredire. Ovviamente bisogna superare i truami subiti e diminuire lo stress.
E' vera questa cosa?
Domani abbiamo un ulteriore controllo....vorrei da voi esperti, sapere che domande posso rivolgere al dottore per capire meglio il quadro clinico di mio padre....ha solo 58 anni. Vi prego.
Considerate che ad oggi mio papà svolge il suo lavoro in maniera autonoma, si reca dai clienti ed è in grado di guidare e parlare senza problemi.
Grazie della disponibilità.
ripongo in Voi le mie speranze, vorrei dei chiarimenti.
Mio papà, 58 anni, ha subito negli ultimi anni diversi lutti e molto stress che gli hanno procurato dei piccoli ictus.
Mia madre, non so come ha fatto, si è accorta di recente che ogni tanto appariva strano....l'ha fatto visitare e gli è stata diagnostica un inizio di demenza senile. Ora non so come sono andate le visite, non ho dati alla mano. So che hanno parlato, hanno fatto qualche tac al cervello ed è emerso ciò.
Ora leggendo internet, da più e più siti leggo che la malattia ha un suo decorso lento, ma non troppo, che conduce in genere il paziente alla perdita di molti campi cognitivi.
Ma ho letto anche un qualcosa che mi ha dato speranza. Ho letto che ci sono possibilità che le persone che hanno subito dei piccoli traumi possono anche accusare un inizio di demenza senile, ma che in una buona % dei casi si arresta lasciando perse le funzioni perse (scusate il gioco di parole) ma senza progredire. Ovviamente bisogna superare i truami subiti e diminuire lo stress.
E' vera questa cosa?
Domani abbiamo un ulteriore controllo....vorrei da voi esperti, sapere che domande posso rivolgere al dottore per capire meglio il quadro clinico di mio padre....ha solo 58 anni. Vi prego.
Considerate che ad oggi mio papà svolge il suo lavoro in maniera autonoma, si reca dai clienti ed è in grado di guidare e parlare senza problemi.
Grazie della disponibilità.
[#1]
Gentile Utente,
i dati a disposizione non permettono di darLe delle risposte attendibili. Sarebbe importante avere il referto TAC ed eventualmente integrarlo con una RM encefalica.
Andrebbero inoltre somministrati dei test neuropsicologici per valutare le varie funzionalità cognitive. Considerate pure le vicende accadute (lutti e stress) andrebbe anche valutata la possibilità di una forma depressiva e/o ansiosa che a volte può mimare un inizio di demenza.
Importante è anche sapere come sono stati diagnosticati i "piccoli ictus" di cui Lei parla, se è diabetico, iperteso, ecc..
Quindi, come vede, il discorso è complesso ed articolato e ciò che Le ho scritto ha un valore generale e non individuale per il Suo papà.
Comunque Le auguro che sia un problema transitorio di cui presto si possa venire a capo.
Mi faccia sapere l'esito della visita di domani e se ha altre informazioni da dare.
Cordiali saluti ed auguri
i dati a disposizione non permettono di darLe delle risposte attendibili. Sarebbe importante avere il referto TAC ed eventualmente integrarlo con una RM encefalica.
Andrebbero inoltre somministrati dei test neuropsicologici per valutare le varie funzionalità cognitive. Considerate pure le vicende accadute (lutti e stress) andrebbe anche valutata la possibilità di una forma depressiva e/o ansiosa che a volte può mimare un inizio di demenza.
Importante è anche sapere come sono stati diagnosticati i "piccoli ictus" di cui Lei parla, se è diabetico, iperteso, ecc..
Quindi, come vede, il discorso è complesso ed articolato e ciò che Le ho scritto ha un valore generale e non individuale per il Suo papà.
Comunque Le auguro che sia un problema transitorio di cui presto si possa venire a capo.
Mi faccia sapere l'esito della visita di domani e se ha altre informazioni da dare.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie della risposta.
Domani alla visita, quali domande posso porre al medico?
Cosi da capire anche io stesso la situazione e porre a voi delle domande successivamente.
A breve le manderò, via mail, i dati delle risonanze fatte da mio papà cos' da potermi aiutare nel comprendere meglio il quadro clinico. La ringrazio, speriamo sia davvero come dice Lei.
Grazie per la disponibilità.
Domani alla visita, quali domande posso porre al medico?
Cosi da capire anche io stesso la situazione e porre a voi delle domande successivamente.
A breve le manderò, via mail, i dati delle risonanze fatte da mio papà cos' da potermi aiutare nel comprendere meglio il quadro clinico. La ringrazio, speriamo sia davvero come dice Lei.
Grazie per la disponibilità.
[#7]
Gentile Utente,
ho visionato con attenzione i referti da Lei inviati (RM encefalo e visita neurologica). Alla visita non sono state riscontrate alterazioni dell'esame neurologico. Gli esami sono stati prescritti per verificare la tendenza alla coagulabilità del sangue considerate le minuscole (puntiformi) ischemie riscontrate alla RM.
Il quadro non depone certo per una demenza senile consideratà l'età e la natura delle lesioni riscontrate ma eventualmente per un fatto vascolare. Infatti il neurologo ha diagnosticato una encefalopatia lacunare ed una aspecifica "sindrome dismnesica" che è una diagnosi molto generica. Sarei sempre per l'esecuzione di test neuropsicologici per valutare la memoria e le altre facoltà mentali.
Mi faccia sapere cosa Le dirà il neurologo.
Cordialità
ho visionato con attenzione i referti da Lei inviati (RM encefalo e visita neurologica). Alla visita non sono state riscontrate alterazioni dell'esame neurologico. Gli esami sono stati prescritti per verificare la tendenza alla coagulabilità del sangue considerate le minuscole (puntiformi) ischemie riscontrate alla RM.
Il quadro non depone certo per una demenza senile consideratà l'età e la natura delle lesioni riscontrate ma eventualmente per un fatto vascolare. Infatti il neurologo ha diagnosticato una encefalopatia lacunare ed una aspecifica "sindrome dismnesica" che è una diagnosi molto generica. Sarei sempre per l'esecuzione di test neuropsicologici per valutare la memoria e le altre facoltà mentali.
Mi faccia sapere cosa Le dirà il neurologo.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.6k visite dal 28/12/2010.
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