Crisi morfeiche
Gentile dottore, sono la mamma di un quasi diciassettenne che due notti fa ha avuto per la prima volta una crisi morfeica.TAC, EECG, RMN negativi. Vorrei chiederLe cortesemente se nell'immediato può riprendere tutte le sue normali attività che prevedono anche allenamenti sportivi tre/quattro volte a settimana, se deve aumentare le ore di sonno o se deve evitare qualcosa in particolare. Inoltre vorrei sapere se una eventuale nuova crisi si potrebbe verificare di nuovo di notte o potrebbe verificarsi anche di giorno e, infine, dopo quanto tempo dalla prima crisi, in assenza di una seconda, si può pensare che non se ne verifichino più. RingraziandoLa anticipatamente per la Sua disponibilità, porgo distinti saluti.
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Utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la celerità della sua risposta. La crisi si è manifestata circa alle 3,30 di notte. Sentito un rumore a metà tra un rantolo ed un urlo soffocato, siamo andati nella sua stanza e lo abbiamo trovato rigido, con gli occhi sbarrati e lo sguardo assente. Nei momenti successivi, man mano, sembrava rilassarsi, quasi addormentarsi, e gradualmente sembrava recepire le nostre sollecitazioni ma senza mai parlare. Intanto sono arrivati gli operatoti del 118 che lo hanno portato in ospedale. Subito è stato sottoposto a Tac (negativa), dopo a visita neurologica, rispondendo alle domande del neurologo ed eseguendo i suoi comandi, e poi ad EECG (negativa). Durante la mattinata, trascorsa in ospedale ha dormito quasi sempre. Le analisi del sangue hanno evidenziato la presenza del fattore CK. Intorno alle 13,00 è stato sottoposto a RMN (negativa). Se non ricordo male è stata evidenziata un gliosi. Il neurologo ha parlato di crisi morfeica, dicendo che potrebbero non essercene altre, che il primo episodio non viene trattato con i farmaci e che dobbiamo aspettare. Ha prescritto MICRONOAN 10mg /2,5ml solo se si dovesse verificare una seconda crisi e ci ha raccomandato eventualmente di riandare in ospedale. Non ci sono casi di epilessia in famiglia riferendomi ai parenti di primo grado miei , di mio marito e di mio figlio. Se può essere significativo, ne è affetto il figlio di una cugina di mia madre di qualche anno più grande di mio figlio che in questo periodo sta gradualmente riducendo l'assunzione di farmaci. Le mie apprensioni , in questo momento, riguardano soprattutto lo stile di vita da assumere per evitare eventualmente il ripresentarsi di nuove crisi. Grazie ancora, attendo Sua risposta, Saluti.
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Gentile Signora,
concordo perfettamente con tutto ciò che vi ha detto e consigliato il neurologo (il non prescrivere in atto alcuna terapia, che potrebbe essere una crisi isolata, il micronoan, ecc..).
Come stile di vita è consigliabile evitare abuso di alcolici, perdere sonno, abolire eventuali "sostanze" e fumo di sigarette, in poche parole fare una vita normale e senza eccessi. Il tutto però senza farlo pesare eccessivamente al ragazzo in modo che non si senta diverso dai Suoi coetanei.
State sereni.
Cordialmente
concordo perfettamente con tutto ciò che vi ha detto e consigliato il neurologo (il non prescrivere in atto alcuna terapia, che potrebbe essere una crisi isolata, il micronoan, ecc..).
Come stile di vita è consigliabile evitare abuso di alcolici, perdere sonno, abolire eventuali "sostanze" e fumo di sigarette, in poche parole fare una vita normale e senza eccessi. Il tutto però senza farlo pesare eccessivamente al ragazzo in modo che non si senta diverso dai Suoi coetanei.
State sereni.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.9k visite dal 17/12/2010.
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