La depressione l' ademetionina
Gentili dottori.
Anni fa il mio medico curante (non psichiatra) mi ha prescritto come cura per la depressione l' ademetionina (samyr). Dopo solo 3 settimane l' effetto di questo farmaco è stato fortemente efficace, mi ha rimesso a nuovo per farla breve, ero disperato, depresso e senza voglia di vivere,prendendo l' ademetionina sono rinato e a distanza di 5 anni porto ancora i benefici del farmaco (a livello psicologico) avendolo lasciato 3 anni fa. Ora da tre anni a questa parte non assumo più nessun farmaco, vorrei poter prendere nuovamente l' ademetionina per un leggero calo dell' umore, farmaco con cui mi trovavo troppo bene ma costa un accidenti, esiste un farmaco generico o comunque "simile all' ademetionina" (per quanto riguarda l'azione) che passa la mutua ?
Vi ringrazio per le eventuali risposte
Anni fa il mio medico curante (non psichiatra) mi ha prescritto come cura per la depressione l' ademetionina (samyr). Dopo solo 3 settimane l' effetto di questo farmaco è stato fortemente efficace, mi ha rimesso a nuovo per farla breve, ero disperato, depresso e senza voglia di vivere,prendendo l' ademetionina sono rinato e a distanza di 5 anni porto ancora i benefici del farmaco (a livello psicologico) avendolo lasciato 3 anni fa. Ora da tre anni a questa parte non assumo più nessun farmaco, vorrei poter prendere nuovamente l' ademetionina per un leggero calo dell' umore, farmaco con cui mi trovavo troppo bene ma costa un accidenti, esiste un farmaco generico o comunque "simile all' ademetionina" (per quanto riguarda l'azione) che passa la mutua ?
Vi ringrazio per le eventuali risposte
[#1]
Gentile Utente,
questo tipo di farmaci viene definito come "adiuvante", cioè di supporto a farmaci più incisivi, pertanto non sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e sono tutti a carico del paziente.
Cordiali saluti
questo tipo di farmaci viene definito come "adiuvante", cioè di supporto a farmaci più incisivi, pertanto non sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e sono tutti a carico del paziente.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Gentile utente,
l'indicazione alla riassunzione di un trattamento assunto circa 3 anni fa deve essere data da un medico e non puo' stabilire lei se fare o meno dei cicli di farmaco senza indicazione.
Oltretutto, la situazione andrebbe valutata da uno specialista in psichiatria per capire se effettivamente e' opporuno o meno introdurre un farmaco se e' presente solo un leggero calo del tono dell'umore oppure e' necessario utilizzare altre strategie.
l'indicazione alla riassunzione di un trattamento assunto circa 3 anni fa deve essere data da un medico e non puo' stabilire lei se fare o meno dei cicli di farmaco senza indicazione.
Oltretutto, la situazione andrebbe valutata da uno specialista in psichiatria per capire se effettivamente e' opporuno o meno introdurre un farmaco se e' presente solo un leggero calo del tono dell'umore oppure e' necessario utilizzare altre strategie.
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[#3]
Gentile utente,
concordo con il dr. Ruggiero sul fatto che la situazione dev'essere valutata da uno specialista per stabilire se la risposta migliore è farmacologica o di altro tipo.
E' anche opportuno che lei metta una parentesi fra malessere e ricorso al farmaco e si interroghi sul motivo per il quale si sta verificando il calo dell'umore, che comunque definisce "leggero". Il rischio è infatti che, se non riflette sulla causa del suo disagio, si abitui a pensare che il farmaco può risolvere tutto, al punto di ricorrervi anche quando il sintomo non è particolarmente disturbante e senza farsi domande su cosa sta succedendo. Come risultato si potrebbe convincere di non avere risorse personali sufficienti a fronteggiare il malessere, che può anche essere causato da ragioni esterne o nascere da come lei reagisce ai cambiamenti e agli eventi negativi.
In questo senso uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a riflettere sulle cause del suo disagio e a sviluppare maggiori risorse personali, qualora ce ne fosse bisogno, per affrontare la vita e aumentare anche la fiducia in sè stesso.
Cordialmente,
concordo con il dr. Ruggiero sul fatto che la situazione dev'essere valutata da uno specialista per stabilire se la risposta migliore è farmacologica o di altro tipo.
E' anche opportuno che lei metta una parentesi fra malessere e ricorso al farmaco e si interroghi sul motivo per il quale si sta verificando il calo dell'umore, che comunque definisce "leggero". Il rischio è infatti che, se non riflette sulla causa del suo disagio, si abitui a pensare che il farmaco può risolvere tutto, al punto di ricorrervi anche quando il sintomo non è particolarmente disturbante e senza farsi domande su cosa sta succedendo. Come risultato si potrebbe convincere di non avere risorse personali sufficienti a fronteggiare il malessere, che può anche essere causato da ragioni esterne o nascere da come lei reagisce ai cambiamenti e agli eventi negativi.
In questo senso uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a riflettere sulle cause del suo disagio e a sviluppare maggiori risorse personali, qualora ce ne fosse bisogno, per affrontare la vita e aumentare anche la fiducia in sè stesso.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 21.9k visite dal 31/10/2010.
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