Mielopatia cervicale/paraparesi spastica
Esimio Dottore,
ho 64 anni e sono amputato di coscia sn al terzo medio sup. e amputazione delle dita del piede ds per infortunio sul lavoro dal 1972. Ho portato per svariati anni dal lontano 1974 una protesi di coscia e da qualche tempo non riesco più a portarla per un deficit motorio all'arto inf. ds. Nel lontano 1985 a seguito di un controllo neurologico mi riscontrarono una paraparesi spastica all'arto inf. ds e all'arto sup. sn, e a seguito di una tac mi accertarono un osteofita in C5/C6 che eliminai con intervento chirurgico. Il Neurochirurgo dell'epoca che mi operò mi disse che l'operazione era riuscita ma non mi confermava che l'evolversi del sintomo si sarebbe arrestato, anzi era probabile che ci fosse un evoluzione nel tempo. Da allora ho subito altri tre interventi sulla colonna, di cui due a livello lombare L5/S1 e una recidiva nel 2008 a livello cervicale tanto da portare attualmente in quella posizione un artrodesi. Ultimamente sono stato visitato da un Neurologo per accertare il mio stato neurologico, in quanto da svariati anni non riesco più a portare la protesi in quanto non ho più equilibrio, forza e molto spesso tendo a cadere tanto che in una recente caduta ho subito una lacerazione dei tendini della spalla sn già deficitaria. In tanti anni ho cercato di fare della fisioterapia ma con scarsi risultati tanto che attualmente è una fisioterapia passiva in particolare per l'arto inf sn. Sono costretto ad aiutarmi con le braccia per sollevare il piede per poterlo poggiare sul pedale della carrozzina che uso da un pò di tempo assiduamente anche per spostamenti all'interno dell'abitazione. In questi anni ho avuto modo di farmi visitare sia contestualmente alla terapia da dei Fisiatri sia da Neurologi e Neurochirurghi e sempre mi è stata diagnosticata una Mielopatia Cervicale e Paraparesi Spatica all'arto inf. ds, anche su in indagine di RMN in toto del rachide che ho fatto recentemente, da dove risulta una situazione disastrosa di tutta la colonna, compreso delle stenosi, osteofiti, ernie e una retrolistesi L2/L3. L'attuale Neurologo nel visitarmi mi ha riscontrato una ipostenia grave ai quattro arti e in particolare all'arto inf. ds. Alla mia domanda come mai a lui non risultava una Paraparesi spatica all'arto inf. ds. a seguito di Mielopatia Cervicale mi ha risposto che non era possibile diagnosticare una cosa del genere perchè mi manca l'arto sn. E' possibile che la sua diagnosi sia quella giusta rispetto alle precedenti fatte in epoche passate e recenti? In ultimo Le chiedo se questa situazione anomala del rachide possa essere collegato all'uso in tanti anni di uso della protesi. Aspetto di conoscere la sua opinione in merito a questo lungo quesito. Cordiali saluti. Onofrio Troiano
ho 64 anni e sono amputato di coscia sn al terzo medio sup. e amputazione delle dita del piede ds per infortunio sul lavoro dal 1972. Ho portato per svariati anni dal lontano 1974 una protesi di coscia e da qualche tempo non riesco più a portarla per un deficit motorio all'arto inf. ds. Nel lontano 1985 a seguito di un controllo neurologico mi riscontrarono una paraparesi spastica all'arto inf. ds e all'arto sup. sn, e a seguito di una tac mi accertarono un osteofita in C5/C6 che eliminai con intervento chirurgico. Il Neurochirurgo dell'epoca che mi operò mi disse che l'operazione era riuscita ma non mi confermava che l'evolversi del sintomo si sarebbe arrestato, anzi era probabile che ci fosse un evoluzione nel tempo. Da allora ho subito altri tre interventi sulla colonna, di cui due a livello lombare L5/S1 e una recidiva nel 2008 a livello cervicale tanto da portare attualmente in quella posizione un artrodesi. Ultimamente sono stato visitato da un Neurologo per accertare il mio stato neurologico, in quanto da svariati anni non riesco più a portare la protesi in quanto non ho più equilibrio, forza e molto spesso tendo a cadere tanto che in una recente caduta ho subito una lacerazione dei tendini della spalla sn già deficitaria. In tanti anni ho cercato di fare della fisioterapia ma con scarsi risultati tanto che attualmente è una fisioterapia passiva in particolare per l'arto inf sn. Sono costretto ad aiutarmi con le braccia per sollevare il piede per poterlo poggiare sul pedale della carrozzina che uso da un pò di tempo assiduamente anche per spostamenti all'interno dell'abitazione. In questi anni ho avuto modo di farmi visitare sia contestualmente alla terapia da dei Fisiatri sia da Neurologi e Neurochirurghi e sempre mi è stata diagnosticata una Mielopatia Cervicale e Paraparesi Spatica all'arto inf. ds, anche su in indagine di RMN in toto del rachide che ho fatto recentemente, da dove risulta una situazione disastrosa di tutta la colonna, compreso delle stenosi, osteofiti, ernie e una retrolistesi L2/L3. L'attuale Neurologo nel visitarmi mi ha riscontrato una ipostenia grave ai quattro arti e in particolare all'arto inf. ds. Alla mia domanda come mai a lui non risultava una Paraparesi spatica all'arto inf. ds. a seguito di Mielopatia Cervicale mi ha risposto che non era possibile diagnosticare una cosa del genere perchè mi manca l'arto sn. E' possibile che la sua diagnosi sia quella giusta rispetto alle precedenti fatte in epoche passate e recenti? In ultimo Le chiedo se questa situazione anomala del rachide possa essere collegato all'uso in tanti anni di uso della protesi. Aspetto di conoscere la sua opinione in merito a questo lungo quesito. Cordiali saluti. Onofrio Troiano
[#1]
Caro Utente
il termine paraparesi viene usato in neurologia per descrivere la presenza di un deficit di forza ad entrambi gli arti inferiori. A tale termine si aggiunge l'aggettivo spastica se si aggiunge anche la rigidità. Nel Suo caso, essendo stato amputato un arto inferiore, non si può parlare (riferendosi a tale definizione) di paraparesi. Questo, comunque è solo una questione di definizione che non cambia la patologia di base presente.
Per rispondere alla Sua ultima domanda posso dirLe, con i dovuti limiti dlegati alla mancanza di valutazione diretta, che alcune alterazioni del rachide possono dipendere da alterazioni posturali legate alle problematiche motorie di cui soffre.
il termine paraparesi viene usato in neurologia per descrivere la presenza di un deficit di forza ad entrambi gli arti inferiori. A tale termine si aggiunge l'aggettivo spastica se si aggiunge anche la rigidità. Nel Suo caso, essendo stato amputato un arto inferiore, non si può parlare (riferendosi a tale definizione) di paraparesi. Questo, comunque è solo una questione di definizione che non cambia la patologia di base presente.
Per rispondere alla Sua ultima domanda posso dirLe, con i dovuti limiti dlegati alla mancanza di valutazione diretta, che alcune alterazioni del rachide possono dipendere da alterazioni posturali legate alle problematiche motorie di cui soffre.
cordiali saluti
Dr. Rosario Vecchio
[#2]
Utente
Io la ringrazio per la tempestività con cui ha risposto alle mie due domande. Chiedo scusa per il ritardo con cui la rispondo. Alla sua prima risposta non potrebbe essere diagnosticata una monoparesi spastica arto inf. ds piuttosto che una paraparesi. Anche se presumo che una valutazione possa essere fatta anche all'arto amputato. Per quanto riguarda la sua seconda risposta, consideri che ho precisato che questi disturbi sono iniziati nel lontano 1984/85 all'età di 39 anni e portavo solo da alcuni anni la protesi fatta presso un Centro Specializzato e pertanto non si potrebbe configurare una mielopatia su base genetica? Ho in tempi passati e recenti visti nel Centro Protesi dove sono seguito, amputati di età più avanti della mia che camminano senza nessuna difficoltà e non accusare disturbi di nessun genere. Che vuol dire che tutti gli amputati di coscia col tempo e con l'età soffriranno di queste grosse patologie di cui le ho elencate? La saluto distintamente.
[#3]
Gentile Utente
esistono delle paraparesi spastiche su base genetica (in genere ci sono casi in famiglia). La loro diagnosi si fa escludendo le altre cause di mielopatia e sottoponendosi a specifici esami genetici. L'amputazione d'arto non può generare la paresi spastica dell'arto controlaterale.
esistono delle paraparesi spastiche su base genetica (in genere ci sono casi in famiglia). La loro diagnosi si fa escludendo le altre cause di mielopatia e sottoponendosi a specifici esami genetici. L'amputazione d'arto non può generare la paresi spastica dell'arto controlaterale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 24/10/2010.
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