Lettura risonanza magnetica per sospetto parkinson
Mi aiutereste nella lettura della seguente risonanza magnetica di un parente?
E' una donna di 77 anni per la quale è stata chiesta la RM per via degli evidenti tremori delle mani e alla testa, qualche perdita della memoria a breve termine e vertigini. Inoltre ha problemi di pressione da 4 anni. Ecco il risultato dalla RM:
Il sistema ventricolare appare in asse di ampiezza regolare.
Si osserva una lieve dilatazione degli spazi sub-aracnoidei a livello fronto-temporo-parietale bilateralmente ma, soprattutto, in corrispondenza delle scissure silviane.
A carico della sostanza bianca sottocorticale e profonda si osservano numerose aree focali di iperintensità FLAG-R-T2 (me l'hanno dettata, non so se ho scritto bene la sigla).
Compatibilità con segni di sofferenza vascolare cronica (potrebbe essere un parkinsonismo vascolare?).
Non particolari alterazioni a carico delle strutture della fossa posteriore.
E' una donna di 77 anni per la quale è stata chiesta la RM per via degli evidenti tremori delle mani e alla testa, qualche perdita della memoria a breve termine e vertigini. Inoltre ha problemi di pressione da 4 anni. Ecco il risultato dalla RM:
Il sistema ventricolare appare in asse di ampiezza regolare.
Si osserva una lieve dilatazione degli spazi sub-aracnoidei a livello fronto-temporo-parietale bilateralmente ma, soprattutto, in corrispondenza delle scissure silviane.
A carico della sostanza bianca sottocorticale e profonda si osservano numerose aree focali di iperintensità FLAG-R-T2 (me l'hanno dettata, non so se ho scritto bene la sigla).
Compatibilità con segni di sofferenza vascolare cronica (potrebbe essere un parkinsonismo vascolare?).
Non particolari alterazioni a carico delle strutture della fossa posteriore.
[#1]
Gentile Utente,
dal referto si evince la presenza di una vasculopatia cerebrale cronica. Non penso propriamente ad un parkinsonismo vascolare per due motivi fondamentali, 1) non sembrerebbero intaccati dall'ischemia i nuclei della base (ma lo dico senza visionare le immagini, potrei anche essere smentito), 2) perchè il parkinsonismo vascolare esordisce quasi sempre con rigidità e rallentamento motorio e non con il tremore.
Se si trattasse di parkinsonismo, sarebbe più probabile una forma primaria (Malattia di Parkinson).
E' indispensabile una valutazione neurologica.
Inoltre è stata messa in evidenza anche un'atrofia corticale che potrebbe essere responsabile dei problemi di memoria.
Cordiali saluti
dal referto si evince la presenza di una vasculopatia cerebrale cronica. Non penso propriamente ad un parkinsonismo vascolare per due motivi fondamentali, 1) non sembrerebbero intaccati dall'ischemia i nuclei della base (ma lo dico senza visionare le immagini, potrei anche essere smentito), 2) perchè il parkinsonismo vascolare esordisce quasi sempre con rigidità e rallentamento motorio e non con il tremore.
Se si trattasse di parkinsonismo, sarebbe più probabile una forma primaria (Malattia di Parkinson).
E' indispensabile una valutazione neurologica.
Inoltre è stata messa in evidenza anche un'atrofia corticale che potrebbe essere responsabile dei problemi di memoria.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Ferraloro, la ringrazio per la risposta ed approfitto per scusarmi della mia richiesta molto spartana nella quale, nella fretta, mi ero dimenticato sia di salutare che di ringraziare!
La visita neurologica verrà effettuata ma, trattandosi di un parente che abita lontano, ho scritto per avere qualche informazione in più.
Approfitto per chiederle se, oltre alla visita neurologica, suggerirebbe ulteriori indagini o cose da chiedere al neurologo (sia per la diagnosi che per la terapia)? La persona della quale parlo, oltre ad abitare molto lontano, per livello culturare e per attitudine personale rischia di trascurarsi e sto provando a seguire il percorso a distanza, quindi mi piacerebbe sapere quali sono le indicazioni che posso dargli prima della visita.
Grazie ancora per la sua disponibilità e la celere risposta!
La visita neurologica verrà effettuata ma, trattandosi di un parente che abita lontano, ho scritto per avere qualche informazione in più.
Approfitto per chiederle se, oltre alla visita neurologica, suggerirebbe ulteriori indagini o cose da chiedere al neurologo (sia per la diagnosi che per la terapia)? La persona della quale parlo, oltre ad abitare molto lontano, per livello culturare e per attitudine personale rischia di trascurarsi e sto provando a seguire il percorso a distanza, quindi mi piacerebbe sapere quali sono le indicazioni che posso dargli prima della visita.
Grazie ancora per la sua disponibilità e la celere risposta!
[#3]
Gentile Utente,
gli eventuali accertamenti li prescriverà il neurologo se li riterrà necessari. Il paziente dovrebbe recarsi dal neurologo con i farmaci che assume, con gli esami effettuati ed esponendo i problemi e i sintomi in atto, poi sarà lo specialista che orienterà la discussione secondo un ragionamento clinico.
Tutto qui.
Cordialmente
gli eventuali accertamenti li prescriverà il neurologo se li riterrà necessari. Il paziente dovrebbe recarsi dal neurologo con i farmaci che assume, con gli esami effettuati ed esponendo i problemi e i sintomi in atto, poi sarà lo specialista che orienterà la discussione secondo un ragionamento clinico.
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Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 22/10/2010.
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