Cefalea tensiva cronica che peggiorando cambia in emicrania senz'aura.

Soffro di mal di testa da circa 8 anni; Il m.d.t. è comparso intorno ai 15 anni con circa 1-2 attacchi bimestrali e i presumibili fattori scatenanti erano: Il vento, le giornate fredde, lavarsi i capelli o andare in moto per molte ore. Nonostante gli attacchi erano poco frequenti, e subito giunta la necessità di fermare qualsiasi attività stessi svolgendo al momento dell’attacco e appartarmi in solitaria in una stanza buia e quieta. Sin dal principio, farmaci di libera vendita, quali: Aspirina, Moment e Novalgina non hanno apportato il minimo miglioramento; La migliore cura era dormire per almeno 5 ore.

Dopo circa 2 anni dalla comparsa dei primi attacchi, sono stato ricoverato in “day-hospital” presso il centro delle Cefalee di Palermo per circa 1 anno e mezzo: Alla conclusione di molti accertamenti, mi è stata diagnosticata una cefalea tensiva cronica e una emicrania senza aura; Dopo la diagnosi, mi sono stati somministrati varie tipologie di farmaci, tra cui beta-bloccanti, farmaci per combattere l’ansia, ecc. tutti a cicli di 3 mesi. Dopo vari tentativi, nessuna delle varie cure è risultata soddisfacente, eccetto del zomig da 2,5 g (Zolmitriptan), che a distanza di 8 anni, continuo abitualmente ad assumerlo per i forti attacchi emicranici e risulta ancora funzionare nel 80% dei casi.

Nel corso di questi anni, ho notato parecchi fattori scatenanti o comunque allarmanti, uno tra tutti (soprattutto negli ultimi 2 anni) è l’eccessivo sonno, perché dormendo più di 5 ore al giorno o comunque dimezzare il sonno in 2 o più volte nell’arco delle 24 ore, porta ad un attacco emicranico al 100%.

La mia emicrania è senza aura, ma è preceduta da uno spostamento ed aumento d’intesità della cefalea; La cefalea è sempre presente, compare appena svegliato ed aumenta d’intensità partendo (30% delle volte) dalla cervicale arrivando sino alla nuca, per poi spostarsi alla fronte e alla fine in uno dei 2 lati degli occhi (quindi in emicrania), che per 95% è il lato sinistro, tutto questo avviene dalle 3 ore alle 15 ore dopo il risveglio.
Solamente 2 volte in 8 anni ho avuto l’emicrania al mio risveglio e solamente una volta, l’emicrania non è passata con una lunga dormita notturna.

Eccetto i farmaci, uno dei momentanei sollievi che continuo ad utilizzare, è avvolge un laccio emostatico intorno alla testa (all’altezza della fronte), in tal modo, bloccando il sangue sento un leggero miglioramento, ma soprattutto sento la testa molto più leggera.

Ho provato a non mangiare la maggior parte dei cibi trigger per 2 settimane, mangiando in prevalenza solamente Riso e Patate, ma senza il minimo miglioramento.

Dovendo trarre le conclusione; la mia cefalea tensiva cronica è passata da tollerabile a insopportabile, essa è sempre costante, rendendomi impossibile qualsiasi attività sportiva o ricreativa.
Per quanto riguarda l’emicrania, i suoi attacchi sono aumentati sino a 3 volte la settimana; gli attacchi cessano solamente dopo molte ore di sonno o dopo la somministrazione di Zomig 2,5 g (nell’80% dei casi) o Imigran ad uso sottocutaneo (100% dei casi) , durante un attacco emicranico devo sospendere qualsiasi attività; questo comporta soprattutto a problemi lavorativi, ad assentarmi dal lavoro sino a 3 volte in un mese ed a non poter usufruire di una normale vita sociale.

Tra le Terapie che ho provato senza avere nessun beneficio, ci sono: Betabloccanti (Atenolo e propanolo), Calcio-antagonisti, Antidepressivi (amitriptilina), Topiramato, e moltissimi altri, quali analgesici presi quotidianamente e minerali ed erbe quali magnesio, Ginger Root, Feverfew ecc.
L’unico trattamento di cui ho avuto un minimo beneficio è stato il gabapentin a circa 1.8 g al dì, di cui è scomparsa l’efficacia subito dopo il primo mese.

Parlando degli esami diagnostici già eseguiti, avendo esito negativo: Rx dal cranio sino alla regione lombare, T.A.C, elettroncefalgramma, Ecodoppler normale e transcranico, esami sangue, visita osteopatia, visita Ortodontista, visita otorino, oculista, prove allergiche (anche da contatto) e molti altri di cui attualmente non ricordo.
In conclusione, chiedo scusa per le molte righe spese e desidererei sapere quale centro o clinica potrebbe aiutarmi, considerando che sono già stato per oltre 1 anno e mezzo nel centro delle cefalee della mia città e sono stato seguito da una clinica di londra per oltre 5 mesi. Ringraziandovi in anticipo, Vincenzo.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

Alcuni soggetti affetti da cefalea possono sviluppare, nel tempo, una cefalea cronica quotidiana, in qualche caso provocata da un abuso di farmaci per la terapia dell’attacco acuto (in particolare FANS e triptani). In questi casi è utile instaurare un trattamento preventivo con specifici farmaci per cicli di 4-6 mesi o più a lungo. Lei riferisce di aver sperimentato molteplici farmaci di prevenzione, senza particolare successo. A mio avviso in tali casi è necessario utilizzare una associazione di due farmaci per la profilassi delle cefalee , previa valutazione di controindicazioni e rilevazione di eventuali effetti collaterali. E' bene precisare, tuttavia, che una "cefalea cronica da abuso di analgesici" non risponde ai trattamenti di profilassi senza una preliminare sospensione dei medicinali di abuso. In tali casi è necessario sospendere in modo subitaneo o graduale i precitati farmaci, preferibilmente in ambiente ospedaliero ed iniziare, nel contempo, la profilassi farmacologica.
Inoltre è necessario valutare la presenza di altri cofattori in grado di causare cefalea, in primo luogo un disturbo depressivo “mascherato” ed altri eventuali “conflitti psicologici”.
Per quanto detto i consigli che posso darLe sono i seguenti:
1) si affidi ad un bravo neurologo o ad un Centro Cefalee che possa seguirLa nel tempo e suggerire i trattamenti farmacologici o di altro tipo più efficaci;
2) riduca lo stress psico-fisico e lavorativo;
3) si impegni nel regolarizzare per quanto possibile il ciclo sonno-veglia;
4) segua con continuità esercizi di rilassamento psico-fisico (i libri in commercio su questi argomenti sono numerosi).

Cordiali saluti ed auguri.


DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentilissimo Dottore, le sono molto grato per la Sua risposta, ma ahimè, tutto ciò che Lei mi ha detto non mi suona nuovo, persino per quanto riguarda un possibile disturbo che lei ha definito depressivo "mascherato", avevo tralasciato di dirle che sono in cura da un psicoterapeuta da oltre 5 mesi, senza che si stiamo facendo grandi passi...
Per quanto riguarda i restanti 4 punti...
1) Ho già chiesto e anche seguito ben 5 neurologi e sono già stato in un centro delle cefalee per oltre 1 anno e mezzo e dopo che era stata fatta la diagnosi, si è provato con le classiche terapie di profilassi, senza grandi miglioramenti.
2) Sicuramente prendersi una vancanza di tanto in tanto aiuta sicuramente la condizione generale dell'organismo, ma dato che l'emicrania non è stata ancora riconosciuta come malattia invalidante, purtroppo sono costretto a condurre una vita lavorativa come tutti gli altri, dove ovviamente non rendo quanto dovrei e in compenso peggiora anche la mia cefalea.
3)Per quanto riguarda il ciclo sonno-veglia, sono molto d'accordo con Lei, tanto è vero che ho abbandonato il precedente lavoro che era soggetto a turni e sicuramente avendo un ciclo sonno-veglia più regolare ho incominciato a sentirmi "meno peggio", ma il problema della mia cefalea non si può attribuire esclusivamente a ciò.
4) Avevo già provato e provo tutt'ora a rilassarmi e appartarmi al buio, quando vedo che la cefalea sta peggiorando e si sta scatenando in emicrania, ma se dobbiamo essere obbiettivi, queste sono tutte utopie, che, chi soffre di un problema cronico e quindi quotidiano come il mio, non può assolutamente seguire, perchè impossibilitato dal potersi rilassarmi 2 o 3 volte al giorno, in una società che, con i suoi ritmi ed obblighi, non te lo permette.
La ringrazio Moltissimo,
Calabrese Vincenzo.
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